Arriva il Delivery Index per misurare i flussi di spedizioni e-commerce

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Nasce il Delivery Index, un nuovo sistema di rilevazione periodica dei flussi e-commerce delle spedizioni di pacchi e delle modalità di consegna preferite dagli italiani

Analizzare e tenere sotto controllo il fenomeno in ascesa dell’e-commerce in Italia è uno dei principali obiettivi del Consorzio Netcomm, punto di riferimento in materia di acquisti elettronici e retail digitale nel panorama nazionale e internazionale.

Per sua iniziativa, in collaborazione con Poste Italiane, è stato recentemente realizzato e presentato il Delivery Index che si avvale di una ricerca periodica sulle spedizioni legate agli acquisti on line non solo per avere una quantificazione del fenomeno ma anche per delineare il quadro dei comportamenti dei consumatori in merito a prodotti ordinati, modalità di consegna o ritiro preferita, tempi di attesa e livelli di soddisfazione.

Uno strumento importante la cui mancanza aveva sino ad oggi condizionato la completa comprensione delle dinamiche del mercato digitale impedendo ai vari attori di intraprendere i necessari interventi per ottimizzare il servizio non solo a beneficio del consumatore ma anche delle aziende operanti nel settore.

L’indagine, cosa di assoluto rilievo, ha beneficiato della collaborazione dei diversi operatori che hanno condiviso i loro dati.

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I primi risultati

La ricerca ha evidenziato che sono stati ben 160 milioni i pacchi spediti nel primo trimestre 2023 a seguito di ordini effettuati on line.

La ripartizione geografica delle spedizioni vede il prevalere del Nord Ovest con il 27,1% che uniti alla quota del 20,6% destinata al Nord Est, assegna al Nord Italia quasi la metà (47,7%) di tutte le consegne effettuate nel trimestre.

Alle regioni del Sud viene poi attribuita una quota del 23,2%, mentre il Centro ne contabilizza il 18,9% e le Isole solo l’10,1%.

Il totale delle spedizioni e-commerce, alla luce di questa prima rilevazione, è costituito in larga maggioranza dalla categoria Fashion&Sport (abbigliamento, sport e accessori) che ne rappresentano il 23%, seguita dall’informatica e l’elettronica di consumo con il 18% e dalla macrocategoria Health&Beauty con il 16%.

Di minor rilevo l’apporto di Editoria, Home (Arredamento e Home living) e Food&Grocery, tutte con quote non superiori al 10% del totale.

Significativo anche il dato dei resi che tocca mediamente il 5,4% di tutti i pacchi spediti e che costituisce un importante flusso di reverse logistic che necessita sempre più di una idonea gestione.

Infatti, la percentuale media indicata cresce in funzione della tipologia di prodotto considerato e, come rilevato dall’indagine, raggiunge il 9% per i prodotti della categoria informatica ed elettronica. Analogamente tocca il suo minimo per il segmento Health&Beauty con il 2,5%.

Per completezza d’informazione occorre però dire che i valori espressi risultano ottimistici rispetto a segnalazioni di alcuni singoli brand che lamentano resi a doppia cifra, soprattutto nell’ambito del settore abbigliamento e calzature.

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Le modalità di consegna e ritiro

L’Home Delivery continua ad essere la modalità di consegna preferita dagli italiani. Infatti, ben l’85% di chi ha acquistato on line ha optato per la consegna a domicilio, sia questa casa propria o di parenti o amici.

Il restante 15% ha invece richiesto la consegna in un punto ritiro o ha scelto la formula click and collect presso un punto vendita specifico.

L’incrocio con le diverse variabili disponibili porta a ritenere che l’età dell’acquirente e l’ampiezza del centro di residenza, siano le più condizionanti per la scelta delle modalità di consegna o ritiro.

Si rileva infatti che il segmento di età inferiore a 24 anni e residente in una città con oltre cento mila abitanti tende maggiormente ad abbandonare la consegna a domicilio per privilegiare il ritiro presso un centro o un negozio delegato.

A tale proposito occorre rilevare che la presenza capillare dei centri ritiro è caratteristica più delle grandi città che dei piccoli centri. In questi ultimi vanno superate le difficoltà a stipulare i necessari accordi per far si che i clienti possano realmente disporre di valide alternative alla classica consegna a domicilio.

La maggiore estensione dei punti di ritiro contribuirebbe anche a ottimizzare il sistema delle consegne risparmiando tempo e costi.

L’indagine registra inoltre i tempi di spedizione che non sembrano variare di molto in funzione della tipologia di consegna a domicilio o presso un punto di ritiro, essendo di 3,5 giorni nel primo caso e 3,3 nel secondo.

Gli scostamenti da queste medie sono però rilevanti se analizzati per singola categoria di prodotti e possono toccare i 4,6 giorni per l’area Fashion&Sport come ridursi a 1,9 giorni per il Food&Grocery.

Il Delivery Index ha infine rilevato il livello di soddisfazione medio dei consumatori per le consegne o i ritiri delle spedizioni.

Il risultato è stato di grande soddisfazione ottenendo ben 9 punti in una scala sino a 10, giudizio in gran parte trainato dalle categorie dell’Editoria e Health&Beauty.

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