Le tecnologie digitali aprono nuovi orizzonti all’e-commerce favorendone la crescita

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Continua la corsa nel 2023 dell’e-commerce in Italia in un ambiente dominato dall’innovazione tecnologica digitale rappresentata anche da Intelligenza Artificiale, Metaverso, Realtà Aumentata, NFT

Ancora una crescita a due cifre per l’e-commerce B2c in Italia che si prevede raggiunga il traguardo di 54 miliardi di euro a fine anno, segnando un significativo +13% sul 2022.

È questo, in estrema sintesi, il risultato che emerge dall’indagine condotta dall’Osservatorio eCommerce B2c-School of Management del Politecnico di Milano, presentata in questi giorni nell’ambito del Netcomm Forum.

In particolare, la quota del commercio elettronico sul totale acquisti Retail è, al momento, stabilizzata al 12%, senza sostanziali variazioni rispetto all’anno precedente.

Analogamente appare invariato il numero degli acquirenti on line attestatisi nell’intorno dei 33 milioni, dopo il costante trend di crescita evidenziato negli ultimi dieci anni.

Fattore, questo, che viene interpretato come un riassorbimento del boom di acquirenti registratosi nel periodo dell’emergenza sanitaria e frutto delle limitazioni alla mobilità delle persone, e non come un arresto della penetrazione degli acquisti sul web.

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Il contributo di prodotti e servizi

Tra i numerosi dati messi a disposizione dalla ricerca, emerge la ripresa della crescita del comparto dei prodotti che aveva manifestato un qualche rallentamento nel 2022.

La previsione per il 2023 è di un incremento dell’8% con un fatturato di 35,2 miliardi di euro, pari ad oltre il 64% del totale, trainato dai settori dell’Abbigliamento, del Beauty e soprattutto dell’Informatica, tutti in positivo del 10% circa.

La crescita dell’area prodotti, secondo i responsabili della ricerca, appare comunque più “controllata” in quanto risente in parte dell’inflazione che aumenta l’attenzione verso il prezzo, in parte delle tensioni tra innovazione e sostenibilità che sono chiamate a confrontarsi con la scarsità delle risorse e competenze anche logistiche.

L’indagine evidenzia inoltre che il risultato più lusinghiero è quello del comparto dei servizi, fortemente penalizzato nel periodo pandemico, che oggi si avvia a fare un balzo del 22% raggiungendo il livello di 18,8 miliardi di euro.

Al loro interno continua la crescita del settore Turismo e Trasporti con un +27% rispetto all’anno scorso, che già aveva evidenziato l’inizio di una netta ripresa.

Parimenti in salita l’interesse per il settore Ticketing per eventi, segnale di una normalizzazione del tempo libero dopo le forti paure e le restrizioni motivate dal Covid-19.

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Non solo Generazione Z

La fotografia che l’indagine restituisce del mercato on line in Italia manifesta un profilo della clientela non più focalizzato essenzialmente sul pubblico giovane ma che ha ormai conquistato fasce d’età più mature.

L’età media degli acquirenti, infatti, ha continuato, anno dopo anno, a spostarsi ed oggi è di 46 anni in media. Allo stesso modo ha perso quota anche il numero di coloro che risiede nei grandi centri urbani a vantaggio dei medi e piccoli centri.

L’osservazione degli analisti è che il profilo dell’acquirente on line tende sempre più a rispettare le caratteristiche più generali della popolazione italiana, a comprova della diffusione omogenea del fenomeno in tutto il paese.

Da notare anche che il numero degli “acquirenti abituali”, cioè che effettuano in media almeno un acquisto al mese, è cresciuto negli ultimi tre anni di 5,5 volte rispetto ai cosiddetti “acquirenti sporadici”, responsabili di meno di tre acquisti al trimestre, raggiungendo quest’anno la quota di 24,4 milioni, quasi il 74% del totale.

Un risultato che testimonia come l’e-commerce faccia ormai parte delle abitudini d’acquisto degli italiani. 

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L’affermazione dell’omnicanale

Se era abbastanza scontato che per la clientela più giovane il confine tra online e offline fosse molto labile, l’indagine Netcomm pone l’accento sulla generalizzazione del concetto di omnicanalità.

Esiste infatti, ed è sempre più diffuso, un progressivo passaggio da un canale all’altro per acquisire informazioni, effettuare comparazioni, realizzare prove fisiche.

La conclusione dell’acquisto può avvenire nel negozio fisico utilizzando il digitale come risorsa informativa o viceversa dove, in questo caso, il ruolo del punto vendita diventa quello di supportare a finalizzare l’acquisto sul web.

Un processo in cui possono partecipare anche i social, per cui l’esperienza d’acquisto diventa un processo decisamente più ampio ed a cui piattaforma web e negozio fisico devono essere in grado di interagire e giocare ruoli non precostituiti ma di volta in volta creativi ed innovativi.

Le nuove tecnologie come l’Intelligenza Artificiale, il Metaverso e la Realtà Aumentata possono aprire opportunità tutte da esplorare ed aiutare a sfruttare il concetto di Extended Retail che consente di offrire un’esperienza d’acquisto al cliente personalizzata e più completa. 

Soprattutto le piccole e medie aziende possono però trovare difficoltà ad affrontare queste nuove sfide e la loro competitività può essere a rischio se non supportata da aiuti nella formazione digitale e non solo.

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