Carbon Capture, tecnologie innovative per decarbonizzare il settore marittimo

Condividi
Tecnologie innovative di Carbon Capture per ridurre l’impronta ambientale nel settore marittimo

Il raggiungimento degli obiettivi di emissione zero di CO2 entro il 2050, sta mettendo a dura prova il settore marittimo.

In questo contesto, l’azienda italiana Ecospray, specializzata in soluzioni sostenibili per l’industria marittima e terrestre, in collaborazione con l’Università di Torino, ha messo a punto e presentato alcune soluzioni innovative di Carbon Capture per affrontare questo compito cruciale.

Le due tecnologie di cattura della CO2, prime nel loro genere, si distinguono per l’elevata efficienza raggiunta, di ben l’80%, che potrebbe cambiare il volto dell’industria marittima ed avere un impatto positivo anche sul settore logistico.

Image by rawpixel.com on Freepik
Leggi anche:
Il corridoio verde transpacifico: svolta epocale per la decarbonizzazione del trasporto marittimo

 

 

Le Tecnologie di Cattura della CO2

Le due innovative tecnologie di cattura della CO2 per il settore marittimo, presentate ad un recente seminario sulla decarbonizzazione tenutosi ad Atene, costituiscono una importante chiave di ingresso nella strategia posta in atto dagli operatori marittimi per mitigare le conseguenze delle emissioni di CO2 sul cambiamento climatico e contribuire ad un futuro più sostenibile.

La prima tecnologia si basa sull’assorbimento chimico della CO2 mediante una soluzione di ammine, mentre la seconda utilizza l’idrossido di calcio.

Entrambe queste soluzioni sono state sottoposte a rigorosi test, dimostrando un’efficienza di cattura fino all’80%.

Proprio questa loro incredibile efficienza rappresenta il loro tratto distintivo.

La tecnologia basata sulle ammine offre un risparmio energetico significativo, che va dal 10% al 15% rispetto ai metodi convenzionali di rigenerazione ad alta temperatura. Questo non solo riduce i costi operativi delle navi ma contribuisce anche a ridurre l’impatto ambientale.

L’approccio basato sull’idrossido di calcio ha dimostrato tassi di conversione dei reagenti sorprendentemente elevati, compresi tra il 90% e il 95%. Questo indica l’efficacia di questo metodo nel catturare e convertire la CO2 in un materiale solido, il carbonato di calcio.

Image by tawatchai07 on Freepik
Leggi anche:
Carburante marittimo: l’altalena dei prezzi segue le norme sulla navigazione oceanica

 

 

I test a bordo nave

Per dimostrare l’applicabilità pratica di queste nuove tecnologie, è stato installato un impianto pilota su una nave commerciale per circa due mesi per testarne le potenzialità in condizioni reali.

Durante questo periodo, sono stati confermati i risultati straordinari raggiunti in laboratorio ed in particolare i dati d’efficienza di cattura dell’80%. Questi test hanno validato la fattibilità delle tecnologie e hanno aperto la strada all’industrializzazione delle soluzioni.

I dati raccolti hanno inoltre consentito di ottimizzare la progettazione dei componenti e migliorare il progetto al fine di garantirne la sostenibilità sia per le aziende che per ilo mercato.

Come affermato dai ricercatori, sono già stati dimensionati gli impianti per catturare sino a 2.000 tonnellate di CO2 per singolo viaggio.

Le due soluzioni saranno disponibili sul mercato nel primo trimestre del 2024.

Image by jcomp on Freepik
Leggi anche:
Trasporto marittimo e decarbonizzazione, un settore fermo in rada?

 

 

I passi futuri

Lo sviluppo dei sistemi basati sulla tecnologia di cattura della CO2 già prevede la messa a punto di una terza tecnologia basata sulle celle a combustibile a carbonati fusi (MCFC).

Questa soluzione è al centro del CapLab, il laboratorio congiunto di Ecospray e Università di Genova e promette di portare ulteriori innovazioni nel settore.

La fase di industrializzazione è al momento prevista entro il 2025.

L’introduzione di tutte queste nuove tecnologie di Carbon Capture avrà un impatto significativo sull’industria logistica consentendo alle aziende di ridurre drasticamente il loro impatto ambientale e di aderire a standard di sostenibilità sempre più rigorosi.

 

Ti potrebbero interessare