Costi della logistica in Europa: nasce l’indice FVL

Condividi
Image by Freepik
Presentato il primo indice europeo dei costi della logistica (FVL) che mostra una decisa crescita dei costi logistici, negli ultimi quattro anni, in tutti i segmenti significativi

Il problema dei costi della logistica e della loro formazione è da tempo oggetto di dibattito ed attenzione per l’indubbia influenza che essi hanno sull’intero sistema di trasporto e distribuzione delle merci.

L’importanza della tematica e la necessità di poter disporre di uno strumento indipendente e trasparente, utile anche a predisporre confronti tra i singoli paesi che, pur rappresentando realtà tra loro eterogenee, devono omogenizzarsi in un mercato globale, ha così portato alla formulazione di un indice unico il più possibile rappresentativo dell’universo logistico.

Image by Freepik
Leggi anche:
Magazzino, è ora di ridurre i costi ed aumentare l’efficienza

ECG, Associazione europea della logistica dei veicoli, che rappresenta tutte le modalità di trasporto a livello UE, stradale, ferroviario, marittimo e fluviale, unitamente a PwC Austria Advisory Services GmbH, ha sviluppato il Finished Vehicle Logistcs (FVL) Index con l’obiettivo di fornire trasparenza sugli sviluppi dei costi specifici del settore.

L’indice, che sarà periodicamente aggiornato, è differenziato nei quattro segmenti logistici stradali, marittimi, ferroviari e piazzali e analizza otto paesi europei rappresentativi quali Belgio, Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna, Svezia e Regno Unito.

A medio termine, l’indice potrebbe facilitare lo sviluppo di uno standard per l’intero settore della logistica.

In quattro anno costi su del 53,9%

La prima elaborazione, pubblicata ai primi di marzo 2023, prende in esame l’arco temporale da gennaio 2019 a settembre 2022 rilevando che l’indice dei costi FVL ha raggiunto 153,9 registrando così unincremento complessivo del 53,9%.

Per meglio comprenderne le cause lo studio ha analizzato i singoli segmenti nel loro dettaglio.

Leggi anche:
Logistica autotrasporto: costi operativi ancora in crescita

Segmento stradale

L’indice dei costi della logistica stradale, nel periodo esaminato, è pari a 132,8 ed indica un rialzo del 32,8% nel periodo indicato.

Le cause vengono attribuite alla carenza di autisti dei camion in tutta Europa e al conseguente aumento dei salari che ha fatto lievitare il costo della mano d’opera.

Di maggior rilievo, appare, però, l’aumento del costo dei carburanti ed in particolare del gasolio che, nei primi sette mesi del 2022, è aumentato del 69%.

Quest’ultimo fattore induce preoccupazione anche per il futuro prossimo in quanto dal 5 febbraio 2023 è entrato in vigore l’estensione dell’embargo UE verso le importazioni di prodotti petroliferi raffinati dalla Russia, come appunto il gasolio.

Misura, questa, che fa parte del pacchetto di sanzioni esercitate dall’Europa, come conseguenza della guerra tra Russia e Ucraina con ricadute spesso pesanti sulle supply chain, e di cui è prematuro valutare le conseguenze.

Leggi anche:
Come cambia la gestione della supply chain nell’automotive

Segmento marittimo

In questo caso l’aumento dei costi logistici può definirsi addirittura esplosivo essendo l’indice arrivato in meno di quattro anni al livello di 213,7, mostrando un incremento dei costi di ben 113,7%.

Le ragioni risiedono, secondo lo studio ECG, nello squilibrio di capacità tra domanda ed offerta di vettori PCTC (Pure Car Truck Carrier) che ha letteralmente fatto schizzare le tariffe di noleggio a tempo ai massimi storici.

A ciò, si deve anche aggiungere il continuo aumento di valore degli asset per le nuove costruzioni di navi PCTC.

Leggi anche:
Cambia l’economia globale: quali gli effetti sulla logistica?

Segmento ferroviario 

L’aumento dei costi ricavato dall’indice per il settore ferroviario è del 24,2% nel periodo da gennaio 2019 a settembre 2022.

Le influenze maggiori sono state esercitate dai costi della manodopera, del carburante che ha risentito della crisi energetica e dagli asset ferroviari utilizzati nella logistica dei veicoli finiti.

 

Segmento dei piazzali

L’indice dei costi per i piazzali, nelle rilevazioni ECG ha toccato la misura di 121,4, evidenziando quindi una crescita del 21,4%.

Indubbiamente la valorizzazione dei terreni utilizzati per i piazzali si è riflessa sui costi degli stessi determinando il rincaro dei costi unitamente a quelli della manodopera.

Complessivamente è comunque il segmento i cui costi sono cresciuti meno nei quattro esaminati.

Ti potrebbero interessare