La frontiera che tutte le aziende logistiche devono abbattere è quella della digitalizzazione. Un’azienda può guadagnare rinnovando le proprie practices, rendendole non solo migliori, ma soprattutto parte integrante di uno schema organico.
Per farlo sono necessari i dati, dunque la capacità di rilevarli e la capacità di analizzarli.
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Le tecnologie digitali per l’omnicanalità
Gestire l’impegno che l’omnicanalità – must della logistica odierna – porta con sé richiede una serie di strumenti al passo con i tempi.
La digitalizzazione dei dati è l’unica soluzione per rispondere alla sempre maggior esigenza di fornitori e clienti: con l’IoT (Internet of Things) si possono tracciare gli asset, le persone e i processi stessi, con l’Intelligenza Artificiale si possono prevedere gli scenari nei quali si va ad operare per gestire al meglio gli ordini; in tutti questi casi, però, l’aspetto fondamentale è la digitalizzazione dei dati.
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Se migliora la logistica, migliorano tutti
Ricorrendo ad una digitalizzazione vera, della quale si sappiano cogliere i vantaggi e le applicazioni, le aziende logistiche possono migliorare i propri processi influendo sui margini di profitto, ossia tagliando i costi. In media, si parla di un 10% guadagnabile.
Aspetto non secondario, il miglioramento dell’efficienza delle aziende nel settore della logistica e dei trasporti ha un impatto diretto su altri settori, come l’industria dei consumi, che dipendono dal suo corretto funzionamento per ridurre i costi e aumentare la produzione e la redditività.
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Tempi di gestione e produttività
I vantaggi della digitalizzazione dei dati sono molteplici: se in magazzino si ricorre a software SAP, ad esempio, si possono migliorare i tempi di gestione fino al 20%, con una conseguenza diretta sulla produttività dei flussi di magazzino.
A cascata, si possono rendere più puntuali le consegne, con un margine che viene stimato intorno al 6%.
