Le tendenze nell’eCommerce sono in repentina trasformazione, ma un aspetto resiste e riguarda il metodo di consegna. Sebbene gli ultimi anni abbiano visto diffondersi nuovi modi di ricevere la merce, con una ricerca spasmodica della soddisfazione delle esigenze dei consumatori, rimane infatti ferma la preferenza per il più classico, nonché il più comodo: la consegna a domicilio.
Un recente sondaggio condotto da CTT Express, società di consegne attiva sui mercati iberico e portoghese, svolto su consumatori tra i 20 e i 60 anni, ha confermato questa tendenza, comune anche a gran parte dei consumatori italiani ed europei, ma evidenziato anche alcuni cambiamenti nelle abitudini di acquisto online.
Preferenze nella consegna e nei resi
La consegna a domicilio rimane dunque l’opzione preferita per il 69% dei consumatori online nei mercati spagnolo e lusitano. Si tratta di un dato che in Italia, ad esempio, trova conferma nell’utenza al di sopra dei cinquant’anni di età; va detto che, nel nostro Paese, a farla da padrone è la preferenza per la gratuità delle consegne.
In Europa stanno guadagnando terreno anche altre opzioni di consegna e riconsegna, cosa che trova un riscontro anche nello studio di CTT Express, con la crescita delle preferenze per i punti di riconsegna per i resi invece che il ritiro a domicilio: il 35% dei consumatori spagnoli e portoghesi preferisce utilizzare un punto di riconsegna per effettuare resi, un balzo avanti significativo rispetto al 17% di quattro anni fa.
Tornando alle consegne, sempre i punti di ritiro diversi dal domicilio sono passati dal 2% del 2020 al 18% dell’ultimo studio, sopravanzando la consegna in ufficio, che ha perso punti passando dal 19% al 13%.
Anche la penisola iberica registra un aumento degli acquisti online mensili: il numero di consumatori che effettua almeno un acquisto online al mese è infatti cresciuto fino a quasi il 40%.
Crescono i punti di ritiro diversi dal domicilio
Se la consegna a domicilio, anche nei mercati caratterizzati da minor intraprendenza, resiste nelle preferenze dei consumatori, è anche vero che le possibilità schiuse da nuovi metodi di consegna stanno conquistando sempre più sostenitori.
Poter ritirare gli acquisti in luoghi concordati, come smart locker o punti di ritiro in negozio convince per via dell’ampiezza delle fasce orarie, che viene addotta come una delle principali motivazioni per oltre il 40% dei consumatori.
Comodità e vicinanza a casa dei punti di ritiro sono importanti per il 30% dei consumatori, mentre i costi di spedizione, determinanti in Italia, sono un fattore determinante per il 20% di spagnoli e portoghesi.
In linea con il resto d’Europa, detiene molta importanza la qualità del servizio, per cui il 76% dei consumatori iberici ritiene che una buona esperienza di consegna sia cruciale per decidere se riacquistare, mentre flessibilità e puntualità si confermano determinanti per fidelizzare i clienti.
Vantaggi dei punti di consegna per le aziende
In un momento storico nel quale l’attenzione all’impatto ambientale e al consumo di risorse è strettamente connaturato alla sostenibilità economica delle operazioni aziendali, per le società di consegne il cambiamento delle preferenze dei consumatori è importante.
I punti di consegna e ritiro hanno infatti diversi vantaggi che li fanno prediligere soprattutto a chi il servizio lo deve erogare: in termini di efficienza e di qualità del servizio, per esempio, le aziende di trasporto possono raggruppare gli invii, ottimizzando notevolmente le operazioni e i consumi.
Si tratta, oltretutto, di un’opzione vista come una soluzione sostenibile e rispettosa dell’ambiente: all’e-commerce viene infatti imputata una responsabilità notevole nell’aver aumentato la congestione dei centri città per via della mole di transiti di veicoli commerciali impegnati nelle consegne.
Non v’è pertanto dubbio che una riorganizzazione dei trasporti sia necessaria – alcune grandi metropoli hanno emesso delle ordinanze per contingentare le consegne – ma è anche vero che i servizi di spedizione hanno il vantaggio di ridurre gli spostamenti privati: secondo lo studio di CTT Express l’e-commerce può contribuire a ridurre il 60% degli spostamenti privati e il 30% delle emissioni dovute al trasporto su gomma.