La logistica dell’eCommerce batte gli acquisti in store: -75% di CO2 nel confronto diretto

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Home Delivery e Last Mile hanno una carbon footprint inferiore agli spostamenti dei privati, ma il ritiro presso un punto predefinito fa crollare la CO2 di 10 volte per singolo pacco

L’industria dell’eCommerce si dimostra un’alternativa più sostenibile agli acquisti tradizionali in negozio, con un’impronta di carbonio fino al 75% inferiore. Questo emerge da una ricerca condotta da Netcomm in collaborazione con il Gruppo di ricerca B2c Logistics Center del Politecnico di Milano, presentata durante l’evento Netcomm Focus Payment & Logistics. 

Impatto ambientale degli acquisti online e offline

Secondo i dati emersi dalla ricerca, oltre il 90% delle emissioni di CO2 negli acquisti offline è generato dagli spostamenti dei clienti per raggiungere il punto vendita e dal mantenimento del negozio fisico. Al contrario, gli acquisti online, compresi servizi come Home Delivery e Punti di Ritiro, risultano più sostenibili, riducendo fino a 10 volte le emissioni rispetto agli acquisti in negozio.

I risultati indicano che l’eCommerce impatta mediamente del 75% in meno rispetto agli acquisti offline in termini di emissioni di CO2. Questo vale per tutti i settori merceologici analizzati, dall’editoria all’elettronica. In particolare, il settore dell’editoria mostra una differenza di impatto ambientale fino a 5 volte tra acquisti online e offline.

Contributi principali all’impatto ambientale

Nel processo di Home Delivery, oltre il 60% delle emissioni di CO2 è causato dal trasporto last-mile e dal packaging

Anche il contesto della destinazione ha il suo peso: nei settori urbani e rurali, la densità di consegna influisce sulle emissioni, con un aumento nelle aree rurali a causa dei tragitti più lunghi. 

Il processo di reso negli acquisti online, soprattutto nei settori dell’elettronica e della moda, contribuisce significativamente alle emissioni di CO2.

La soluzione più sostenibile: il punto di ritiro

Il ritiro presso un punto predefinito si presenta come la soluzione più sostenibile, riducendo drasticamente le emissioni di CO2. Questo metodo può far crollare le emissioni fino a 10 volte rispetto agli acquisti offline e di 3 volte rispetto alla consegna Last Mile. 

L’analisi sottolinea l’importanza di considerare molteplici variabili, come la gestione logistica del trasporto Last Mile e le modalità di viaggio del cliente, per valutare l’impatto ambientale degli acquisti.

Fonte: Netcomm

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