Il goods-to-person nell’editoria: l’esempio di MDS e Savoye

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La francese MDS, parte del terzo gruppo editoriale transalpino, investe nell’automazione dei magazzini

C’è chi sostiene che l’editoria, almeno quella cartacea, sia destinata a scomparire, soppiantata dal digitale: questa conclusione superficiale non tiene conto dell’evoluzione tecnologica del mondo editoriale, pronto ad imparare da altri settori per rimanere competitivo anche in un’era dominata dall’e-commerce.

È il caso di MDS, consociata del gruppo Média-Participations, che, assieme al partner Savoy, ha introdotto e costantemente aggiornato i sistemi goods-to-person nella propria catena logistica.

Ma in che cosa si traduce nella pratica?

Goods-to-person: il magazzino MDS nell’Ile-de-France

MDS vanta un biglietto da visita riassumibile in 55mila articoli rappresentati, 5.000 ordini al giorno e la movimentazione verso i clienti finali di 50 milioni di copie all’anno; la distribuzione di opere per conto di Média-Participations è affiancata da quella per terze case editrici, che costituisce circa il 25-30% del totale ed il portfolio clienti vanta nomi del calibro di Fnac, Cultura, Auchan, Carrefour, Casino tra i distributori fisici e fnac.com o Amazon tra quelli digitali.

È dunque chiaro che i tre siti di stoccaggio e distribuzione delle opere (strategicamente situati in Svizzera, Belgio e, appunto, nell’Ile-de-France, a Dourdan), devono fare agilmente fronte ad una grande mole dei lavoro.

Il magazzino di Dourdan si è dimostrato essere il sito ideale per applicare i sistemi goods-to-person: con 35.000 mq su 6,5 ettari, dal 2002, anno di apertura, i volumi di merce trattata sono cresciuti al punto da far lievitare il personale da meno di 100 dipendenti agli attuali 180, che a breve saranno ancora rinforzati.

Quando l’attuale amministratore delegato di MDS, Bruno Delrue, giunse in azienda dal mondo farmaceutico, si trovò di fronte ad una realtà che ignorava quasi del tutto le prospettive offerte dall’automazione, al contrario che nel mondo delle distribuzioni sanitarie.

Ecco allora che ricorrere all’esperienza pregressa di Delrue ha consentito a MDS non solo di migliorare la propria gestione e preparazione degli ordini, ma le è stato di supporto nella costante crescita avuta negli anni.

I sistemi INTELIS PTS Savoye al servizio dell’editoria

La materia trattata, ossia la carta stampata, pone dei vincoli non indifferenti nella sua gestione: peso e dimensioni.

Per automatizzare il processo di ordine, stoccaggio, imballaggio e spedizione si è dunque ricorso alle soluzioni goods-to-person, nel caso specifico studiate da Savoye, che nel 2010 lanciò il suo sistema robotizzato per l’orderpicking.

Tre corridoi, sei elevatori e 24 shuttle formarono il primo impianto installato a Dourdan: oggi il magazzino ne conta ben quattro.

L’upgrade del 2014 ha visto installare due stazioni per operatori, due corridoi, 4 elevatori e 30 shuttle, seguita nel 2017 da una terza che ha portato con sé 36 shuttle e 4 elevatori.

Quest’anno, per fare fronte all’acquisizione del gruppo La Martinière-Le Seuil da parte di MDS, il magazzino di Dourdan sta approntando la quarta installazione, con due corridoi, 50 navette, 2 stazioni per operatore e la bellezza di 24mila ubicazioni di stoccaggio.

Il ricorso a questi sistemi robotizzati è necessario per via della mutazione continua del mercato editoriale: il numero di articoli da gestire cresce senza sosta, mentre gli ordini sono sempre più piccoli e, quindi, frammentati.

Aumenta dunque il bisogno di rapidità nella preparazione degli ordini, contenendo i costi che, con metodi tradizionali, lieviterebbero a parità di vendite.

Per questo MDS si avvale di SAVOYE da oltre quindici anni e continua a lavorare con l’integratore secondo i cambiamenti della crescita, soddisfatta della capacità del partner di “innovare, adattarsi alle esigenze del cliente con flessibilità e una reale capacità di personalizzazione”, come sottolineato in più occasioni da Bruno Delrue.

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