Una fotografia aggiornata dei comportamenti di consumo è stata fornita da una recente indagine condotta da Rebound Returns, azienda specializzata in soluzioni per la logistica inversa, che ha analizzato le tendenze di oltre 5.000 consumatori europei.
L’indagine ha evidenziato un fenomeno in crescita, ossia la disponibilità a sostenere costi aggiuntivi per rendere i resi più sostenibili. Il 18% degli intervistati ha infatti dichiarato di essere disposto a pagare di più per contribuire alla tutela dell’ambiente nel processo di restituzione dei prodotti.
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I giovani guidano la transizione
Il dato più significativo riguarda la fascia d’età tra i 16 e i 24 anni, dove quasi un terzo (32%) degli intervistati si è detto favorevole a pagare un sovrapprezzo per soluzioni di reso ecologico.
Al contrario, tra gli over 55 la percentuale scende drasticamente al 9%, suggerendo che sono le generazioni più giovani ad esercitare una crescente pressione per l’adozione di pratiche sostenibili anche nel post-vendita.
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Sostenibilità sì, ma senza rinunciare alla scelta
Dalla ricerca si evince anche che i consumatori non vogliono essere forzati a scegliere tra convenienza ed etica, ma preferiscono avere opzioni diverse al momento della restituzione.
Offrire soluzioni sostenibili facoltative migliora l’esperienza cliente e rafforza l’allineamento dei brand con i propri valori ambientali.
Secondo quanto emerge dal report, la sostenibilità nei resi non si limita alla scelta del packaging o alla riduzione delle emissioni durante il trasporto: coinvolge anche scelte operative intelligenti, come l’uso di hub locali, l’ottimizzazione dei percorsi logistici e il ricorso a fonti di energia verde nei magazzini.
L’interesse per modelli circolari
Infine, l’indagine di Rebound evidenzia l’interesse concreto per servizi di circolarità integrati nei resi: il 67% degli intervistati vorrebbe poter riciclare o donare dispositivi elettronici, il 60% esprime lo stesso desiderio per i capi d’abbigliamento e quasi l’80% di chi si dice interessato utilizzerebbe questi servizi almeno una volta l’anno.