L’IMO rivede la strategia di decarbonizzazione marittima: all’avanguardia nella riduzione delle emissioni

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L’International Maritime Organization (IMO) ha approvato una nuova strategia per affrontare le emissioni marittime, ponendo il settore in rotta verso l’obiettivo di emissione netta zero entro il 2050

La decarbonizzazione del settore marittimo è diventata una priorità nell’agenda globale per affrontare il cambiamento climatico.

Con una vasta flotta di navi mercantili che trasportano il 90% delle merci in tutto il mondo, è essenziale ridurre le emissioni di gas serra generate. Tuttavia, affrontare questa sfida non è facile e richiede un’azione decisa e un impegno collettivo da parte delle nazioni e delle organizzazioni internazionali.

In questo contesto, l’International Maritime Organization (IMO) ha recentemente rivisto la strategia di decarbonizzazione marittima approvandola al vertice sul clima del Comitato per la protezione dell’ambiente marino (MEPC 80) a Londra.

 

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Una transizione fatta di compromessi

Nel processo di adozione della nuova strategia, l’IMO ha dovuto affrontare molte criticità, tra cui il mantenimento dell’equilibrio tra la necessità di ridurre le emissioni e la garanzia della sicurezza e dell’efficienza delle operazioni marittime.

La transizione verso carburanti a basso contenuto di carbonio o tecnologie innovative può infatti comportare nuovi rischi e richiedere nuove infrastrutture. L’IMO ha dovuto lavorare a stretto contatto con le autorità di regolamentazione e gli operatori del settore per garantire che le soluzioni utilizzate fossero sostenibili a livello ambientale e allo stesso tempo non compromettessero la sicurezza delle navi e l’efficienza delle operazioni.

Un’altra difficoltà è stata rappresentata dall’esigenza di coinvolgere un’ampia gamma di attori nel processo decisionale. L’IMO ha dovuto bilanciare le esigenze dei suoi Stati membri, che rappresentano interessi diversi e spesso contrastanti, nonché quelle del settore privato, comprese le compagnie di navigazione, i produttori di combustibili e le aziende di logistica, per garantire che le soluzioni proposte fossero praticabili e in linea con le dinamiche del mercato.

Per superare queste difficoltà, l’IMO ha affrontato un approccio collaborativo e inclusivo, promuovendo il dialogo e la partecipazione di tutte le parti coinvolte, organizzando consultazioni pubbliche, workshop e riunioni internazionali. L’organizzazione ha anche incoraggiato la condivisione delle migliori pratiche e delle esperienze tra i suoi Stati membri, fornendo assistenza tecnica e finanziaria per facilitare la transizione verso una navigazione più sostenibile.

 

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La nuova strategia dell’IMO 

L’IMO ha rivisto la sua strategia per affrontare le emissioni di gas serra nel settore marittimo, puntando ad accelerare gli sforzi per ridurre l’impatto ambientale delle navi.

Essa prevede un obiettivo intermedio definito in una riduzione del 40% delle emissioni di gas serra entro il 2030 rispetto ai livelli del 2008.

Questo obiettivo ambizioso richiederà misure decise e innovative, come l’adozione di carburanti a basso contenuto di carbonio e l’introduzione di tecnologie avanzate per migliorare l’efficienza energetica delle navi.

Per raggiungere tali obiettivi, l’IMO si impegna anche a promuovere la ricerca e lo sviluppo di tecnologie pulite nel settore marittimo. Ciò significa incentivare l’uso di combustibili a basso tenore di zolfo, come il gas naturale liquefatto (GNL), l’idrogeno verde e le celle a combustibile. Inoltre, si prevede un’ulteriore sperimentazione e adozione di soluzioni come le vele automatizzate, i kite trainati dal vento e i pannelli solari per ridurre l’uso dei combustibili fossili tradizionali.

I paesi membri hanno anche concordato una serie di “punti di controllo indicativi” per ridurre le emissioni di almeno il 20%, puntando al 30%, entro il 2030 e almeno il 70%, puntando all’80%, entro il 2040, raggiungendo lo zero netto entro il 2050, se “le circostanze nazionali lo consentono”.

 

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Implicazioni per il settore della logistica e della supply chain

La strategia di decarbonizzazione marittima dell’IMO avrà implicazioni significative per il settore della logistica e della supply chain.

Le aziende che si occupano del trasporto marittimo dovranno tenere conto dei nuovi obiettivi di sostenibilità così come la logistica e le catene di approvvigionamento dovranno considerare l’impatto ambientale del trasporto marittimo nella loro pianificazione strategica. Ciò potrebbe includere una nuova valutazione delle rotte di navigazione per minimizzare le emissioni, l’adozione di processi di logistica inversa per ottimizzare il riutilizzo delle merci e l’implementazione di pratiche di gestione sostenibile dei magazzini e delle infrastrutture portuali.

L’approvazione della nuova strategia di decarbonizzazione marittima da parte dell’IMO rappresenta un passo significativo verso un settore marittimo più sostenibile. Con l’obiettivo di raggiungere l’emissione netta zero entro il 2050, l’IMO si impegna a guidare il settore verso una transizione energetica pulita.

Questa sfida richiederà un’ampia collaborazione e una continua innovazione, ma offre anche opportunità per promuovere la sostenibilità ambientale nel settore della logistica e per adottare una prospettiva più verde e resiliente per il trasporto globale delle merci.

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