Decarbonizzazione del trasporto aereo: in volo verso un futuro sostenibile

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L’industria aerea è impegnata a ridurre l’impatto ambientale e diventare più eco-friendly mettendo in campo non solo lo sviluppo di nuovi carburanti ma anche un’ampia attività di collaborazione tra tutte le parti interessate

Il settore del trasporto aereo è da sempre sinonimo di velocità, efficienza e connessione globale.

Tuttavia, il suo impatto ambientale è tra i più elevati e, secondo l’Agenzia europea dell’Ambiente, è responsabile di una quota significativa delle emissioni di CO2 a livello globale, rappresentando circa il 2,5% delle emissioni totali di gas serra e del 3,8% di quelle dell’Unione Europea.

Gli studi, inoltre, evidenziano come tale trend sia in costante crescita e, in assenza di interventi, si possa ipotizzare un ulteriore incremento delle emissioni nell’ordine di sette volte nel 2050.

Con l’aumento delle preoccupazioni sul cambiamento climatico, l’intero comparto è quindi chiamato ad affrontare una sfida senza precedenti individuando ed adottando strategie e soluzioni innovative per diventare più sostenibile e ridurre le emissioni di CO2.

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Verso una rivoluzione dei carburanti

Il primo importante passo verso la decarbonizzazione del trasporto aereo è rappresentato dalla ricerca e sviluppo di combustibili alternativi a basso tenore di carbonio.

Una delle strade più accreditata in tale direzione è rappresentata dai Sustainable Aviation Fuels (SAF) o biocarburanti sostenibili. Questi carburanti sono prodotti da fonti rinnovabili come biomasse, alghe o scarti agricoli e possono essere utilizzati come sostituti dei combustibili fossili tradizionali.

I SAF sono considerati un’alternativa promettente poiché possono ridurre le emissioni di CO2 fino all’80% rispetto ai carburanti convenzionali.

L’introduzione graduale di carburanti sostenibili e combustibili alternativi è prevista dal programma ReFuelEU Aviation che rappresenta una delle iniziative più interessanti per la decarbonizzazione del trasporto aereo.

L’obiettivo ambizioso è raggiungere una quota del 63% di combustibili sostenibili entro il 2050, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili e mitigando l’impatto ambientale delle operazioni di volo.

Le compagnie aeree stanno intensificando gli sforzi per sperimentare e implementare i biocarburanti sostenibili. Ad esempio, KLM e Lufthansa hanno già iniziato a testare voli alimentati da biocarburanti, riducendo le emissioni di CO2 del 70% rispetto ai combustibili fossili.

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Investimenti e normative

L’Unione Europea ha posto l’obiettivo di adottare una quota di SAF nel trasporto aereo fino al 5% entro il 2030, per poi crescere gradualmente, unitamente ai carburanti sintetici <sino al 2050

Secondo uno studio di Bain & Company, per raggiungere tale obiettivo, saranno necessari investimenti significativi nel settore, stimati ben oltre i 1000 miliardi di euro nei prossimi dieci anni. Questi investimenti saranno fondamentali per lo sviluppo delle infrastrutture di produzione di SAF e per aumentare la capacità di produzione per soddisfare la domanda del settore aereo.

Nonostante il grande potenziale dei biocarburanti sostenibili nel settore aereo, ci sono ancora criticità da affrontare.

Una delle principali riguarda le normative e le certificazioni necessarie per garantire la qualità e la sostenibilità dei SAF. È fondamentale definire standard rigorosi e meccanismi di controllo per evitare il rischio di greenwashing e assicurare che i biocarburanti utilizzati siano veramente a basso impatto ambientale.

Inoltre, i costi dei biocarburanti sostenibili restano ancora elevati rispetto ai combustibili fossili convenzionali e solo l’aumento della domanda e l’ulteriore sviluppo delle tecnologie di produzione, potranno diminuirli, rendendoli più competitivi sul mercato.

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Il Patto per la decarbonizzazione

Tra le iniziative in corso d’opera, da segnalare, in Italia, il Patto per la decarbonizzazione del trasporto aereo che coinvolge diversi attori chiave del settore, tra cui compagnie aeree, aeroporti, produttori di carburanti e organizzazioni governative.

L’obiettivo del patto è raggiungere emissioni nette zero entro il 2050. Tra le azioni previste vi sono l’introduzione di biocarburanti, l’adozione di tecnologie aereospaziali più efficienti, l’implementazione di pratiche di gestione del traffico aereo sostenibili e l’investimento nella ricerca e sviluppo di soluzioni innovative per la decarbonizzazione.

Inoltre, il patto prevede una stretta collaborazione tra le parti interessate per favorire la transizione verso un trasporto aereo più sostenibile. Ciò include la promozione di partnership pubblico-privato per sostenere lo sviluppo e l’adozione di tecnologie a basse emissioni di carbonio, nonché l’implementazione di politiche e regolamentazioni che incentivano la decarbonizzazione del settore.

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Aeroporti green come hub energetico

Adempiere agli obiettivi di decarbonizzazione, per il settore del trasporto aereo, per la complessità del problema, necessita di una strategia multi-approccio che includa una molteplicità di soluzioni tecnologiche.

Tra queste l’idea di trasformare gli aeroporti in “hub energetico” sta guadagnando sempre più terreno. Questo concetto innovativo si basa sull’utilizzo degli aeroporti come centri di produzione e distribuzione di energia green.

Ciò comporterebbe l’installazione di impianti solari, eolici o altre fonti rinnovabili all’interno dell’aeroporto, che potrebbero soddisfare il proprio fabbisogno energetico e, potenzialmente, fornire energia alle aree circostanti.

Questa soluzione potrebbe ridurre significativamente le emissioni di CO2 associate alle operazioni aeroportuali e svolgere un ruolo chiave nella transizione verso un trasporto aereo a basse emissioni.

Un esempio concreto è rappresentato dall’Aeroporto Internazionale di San Francisco, che ha recentemente completato l’installazione di un grande impianto solare sul tetto del suo Terminal 1.

L’impianto produce abbastanza energia da alimentare 3.500 case per un anno e riduce le emissioni di CO2 dell’aeroporto di oltre 2.500 tonnellate all’anno. Questo dimostra come gli aeroporti possono diventare non solo luoghi di transito, ma anche importanti contributori alla produzione di energia pulita, aprendo la strada a un futuro più sostenibile non solo per il settore aereo.

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