Industria farmaceutica, parte il più grande hub logistico europeo digitale

Condividi
Nascerà all’interno dell’interporto di Livorno la più grande piattaforma digitalizzata per gestire la logistica di farmaci e presidi medici con l’obiettivo di ridurre i tempi di consegna, ottimizzare i costi di stoccaggio e distribuzione ed offrire un portafoglio di servizi alle aziende aderenti alla sua rete

Prenderanno il via a luglio per concludersi a metà 2024, i lavori di realizzazione di Toscana Pharma Valley, progetto nato nel 2014 dalla fattiva e continua collaborazione tra pubblico e privato, che potrà contare su un hub di 120mila metri quadri di superficie destinato a rendere disponibile non solo una piattaforma logistica intesa come magazzino per lo stoccaggio e la movimentazione di prodotti dedicati alle scienze della vita,  ma soprattutto una serie importante di servizi alla rete di imprese aderenti.

La piattaforma, infatti, sarà in grado di gestire una filiera per tradurre in operatività un portafoglio di 32 servizi logistico digitali sia per flussi fisici che per flussi informativi con lo scopo di incrementare la competitività dei player consorziati ed ottimizzare le operazioni richieste riducendo tempi e costi. Il nuovo hub, ad esempio, potrà prevedere l’impiego anche per l’ingresso di materie prime, sarà dotato nel magazzino di una officina farmaceutica per il confezionamento personalizzato, renderà possibile la sincronizzazione dei flussi di import ed export tra aziende che hanno merce diretta nello stesso paese con evidenti opportunità di contenimento dei costi e riduzione dell’impatto ambientale.

 

Leggi anche:
Health & Pharma: il nuovo Dossier di Logistica

 

I vantaggi della rete

Inizialmente la piattaforma sarà al servizio delle prime aziende che si sono riunite nella rete di imprese Toscana Pharma Valley e cioè Eli Lilly, Abiogen, Molteni, Aboca e Galenica Senese. Tutte società che producono localmente in Toscana, e rappresentano il settore farmaceutico, quello nutraceutico e delle apparecchiature medicali.

Ma la piattaforma così come è stata concepita è un progetto di sistema e già sta attirando l’attenzione di molte altre aziende del settore che vedono i vantaggi della condivisione di una esperienza fortemente specializzata, multi-company e multi-provider.

Accanto a Bcube, primario gruppo logistico piemontese che realizzerà la piattaforma e si farà carico, in termini di servizio, della logistica industriale, opereranno, infatti, Dhl per i trasporti nazionali e internazionali su gomma e aereo, Maersk per quelli marittimi e Palladio Pharma Partners per l’officina farmaceutica.

Una prima stima dei vantaggi conseguibili parla di un possibile risparmio di circa 40 milioni di euro l’anno per le aziende della rete e tempi di consegna anche dimezzati da 24-48 ore sino a 18-24 dal momento dell’ordine, con una media complessiva del 35%, grazie alla realizzazione di corridoi doganali dedicati ed alla completa automatizzazione del sistema. 

Un ulteriore risparmio è poi dato dall’eco sostenibilità della struttura che si potrà avvalere di un impianto fotovoltaico che coprirà il 50-70% del fabbisogno elettrico della piattaforma.

Leggi anche:
Infrastrutture del futuro: il settore Pharma guarda ai droni

 

Gli investimenti e le ricadute sull’occupazione

La piattaforma nasce come investimento privato seppur con una forte regia pubblica, come sostenuto dal presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, con un ruolo determinante della regione nel riuscire a conciliare i diversi interessi economici, privati e territoriali in gioco, alla luce del più ampio interesse generale della salute pubblica e delle necessità logistiche evidenziate anche dalla pandemia.

L’investimento economico, sopportato da Bcube e dal fondo d’investimento P3 Logistics Park, si divide in due parti: la prima, operativa entro la fine del 2023, prevede la spesa di 70 milioni di euro per l’allestimento di un magazzino di 30 mila metri quadrati con capacità di stoccaggio di 60-70.000 posti pallet oltre ad una superficie di 60.000 metri quadrati all’interno dell’interporto. La seconda, entro giugno 2024, dispone di un budget economico leggermente inferiore a quello iniziale ed è finalizzata all’implementazione del primo magazzino sino a raggiungere, a regime, una movimentazione di 600mila pallet all’anno.

I dipendenti nella prima fase, che dovranno rispondere a profili professionali molto specializzati in linea con le caratteristiche della struttura completamente digitalizzata, saranno circa 100, destinati a raddoppiarsi al termine della seconda fase.

 

Leggi anche:
eCommerce Pharma, la classifica italiana

 

Gli sviluppi futuri 

Tra le operazioni ancora da completare restano alcune infrastrutture da realizzare come lo scavalco ferroviario di collegamento del porto con l’interporto, nonché la Darsena Europa che rientrano nelle aree di competenza regionale ma che non sembrano destare problemi.

E’ inoltre prevista l’approvazione da parte del Governo della Zona logistica semplificata (Zls) per l’area interessata che darebbe luogo ad un duplice vantaggio: lo snellimento doganale e l’estensione del credito d’imposta.

Tutto ciò sta portando anche altre regioni del Nord e del Centro Italia a seguire l’esempio della Toscana valutando l’opportunità di analoghe realizzazioni.

Ti potrebbero interessare