La logistica in Italia sta vivendo una fase di crescita costante, rappresentando un pilastro fondamentale dell’economia nazionale.
il settore conta 1,16 milioni di occupati e contribuisce con il 5,41% al PIL del paese, dati che evidenziano il ruolo strategico della logistica, spesso poco sconosciuto, ma anche le sfide e le opportunità che si prospettano per il futuro.
Queste ultime sono principalmente legate alla digitalizzazione, alla sostenibilità e alla necessità di attrarre giovani talenti indispensabili a coprire i ruoli che le nuove professioni emergenti tendono sempre più a proporre.
Lo conferma l’ultimo rapporto di Randstad Research, dal titolo “Trasformazioni del settore e delle professioni nella logistica”, presentato in questi giorni a Roma alla presenza di esperti, rappresentanti del mondo imprenditoriale e sindacale.
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Un settore in evoluzione
L’indagine di Randstad evidenzia come la logistica italiana sia composta principalmente da attività di trasporto terrestre, magazzinaggio e servizi postali che insieme rappresentano una parte significativa dell’occupazione e del valore economico del paese.
In particolare, nel corso degli anni, il settore ha assistito a una diversificazione delle attività al suo interno. Mentre il trasporto terrestre ha continuato a costituire la parte preponderante, rappresentando oltre la metà degli occupati (50,5%), anche il magazzinaggio e i servizi di supporto (27,9%) hanno guadagnato importanza.
I servizi postali e di corriere (15,8%) hanno, inoltre, acquisito un ruolo significativo, insieme al trasporto marittimo (3,6%) e aereo (2,1%).
Negli ultimi anni, la crescita del comparto si è dimostrata costante, passando dal 5% del PIL nel 1995 al 5,8% nel 2022. Questo incremento è stato trainato principalmente dal settore del magazzinaggio e dei servizi di supporto, che ha registrato un vero e proprio balzo valutabile nella misura del 50%. Queste attività sono diventate sempre più vitali nell’era dell’e-commerce e della distribuzione efficiente delle merci.
E’ bene sottolineare come il trasporto terrestre rappresenti il pilastro fondamentale della logistica italiana, contribuendo in modo significativo al valore aggiunto del settore con il 51,4%.
Questo segmento comprende una vasta gamma di attività, dalla gestione delle merci su strada alla logistica ferroviaria. La crescente domanda di trasporto di merci su strada è stata peraltro alimentata dall’aumento degli acquisti online e dal bisogno di consegnare prodotti in modo rapido ed efficiente ai consumatori.
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Nuove opportunità professionali
Randstad Research ha identificato una serie di nuove professioni che saranno fondamentali per il futuro della logistica italiana che vanno dalla progettazione di infrastrutture logistiche all’innovazione tecnologica, dalla gestione della sicurezza informatica alla sostenibilità ambientale.
In maggior dettaglio, i ricercatori hanno rilevato che nel contesto dell’innovazione, emergono figure professionali chiave come, ad esempio, gli “Addetti allo sviluppo della AI aziendale”, con la responsabilità di implementare l’intelligenza artificiale nelle operazioni logistiche, gli “Smart warehouse designer” con il compito di concentrarsi sulla progettazione di magazzini automatizzati e intelligenti, oltre agli “Esperti di Advanced Air Mobility” che devono gestire il trasporto di merci tramite droni e veicoli aerei avanzati.
Nell’ambito della sicurezza informatica, gli “Addetti alla protezione dei dati” diventano fondamentali per prevenire violazioni e garantire la sicurezza delle informazioni.
Analogamente prende sempre più piede la figura del “Risk Manager” che si occupa di identificare e gestire rischi legati alla logistica, mentre gli “Esperti di blockchain per la tracciabilità lungo la filiera” dovranno contribuire a garantire la trasparenza nella catena di approvvigionamento.
La sostenibilità è, infine, un tema centrale per il futuro della logistica. Figure come gli “Addetti al bike sharing aziendale” saranno chiamate a promuovere modalità di trasporto sostenibili, mentre i “Designer di imballaggi circolari” si concentreranno sulla riduzione degli sprechi e del consumo di risorse, senza dimenticare gli “Imprenditori/Tecnici gestionali della circolarità” con la responsabilità di sviluppare strategie per un’economia circolare nell’industria logistica.
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Sfide e opportunità
Nonostante la crescita, la logistica è quindi chiamata ad affrontare temi importanti, tra cui la necessità di attrarre giovani professionisti.
Queste nuove professioni promettono infatti opportunità di carriera gratificanti per coloro che sono disposti a investire in competenze tecnologiche e innovative ma il settore dovrà affrontare anche questioni legate ai contratti e all’attrattività delle retribuzioni.
E’ innegabile che il settore logistico avrà sempre più necessità di professionisti capaci di affrontare le nuove sfide della digitalizzazione, della sostenibilità e della sicurezza informatica. Inoltre, la crescente importanza delle reti globali di approvvigionamento e distribuzione richiederà figure esperte nella gestione delle catene del valore su scala internazionale
Senza dimenticare, infine, che la sostenibilità è diventata un aspetto cruciale del settore, con un focus crescente sull’uso di fonti energetiche rinnovabili e soluzioni a basse emissioni che necessitano di un reale cambiamento di paradigma anche, e soprattutto, nell’approccio strategico ed operativo degli operatori.
Per mantenere la sua posizione di rilievo, il settore logistico italiano dovrà quindi continuare a innovare e adattarsi alle mutevoli esigenze del mercato. In questo contesto giocherà un ruolo sempre più importante proprio lo sviluppo delle nuove professioni emergenti, fondamentali per plasmare il suo futuro.