L’espansione dei traffici marittimi tra India e Iran e l’importanza strategica del porto di Chabahar.
In un’epoca in cui le dinamiche geopolitiche e commerciali stanno ridefinendo gli equilibri globali, realtà finora sconosciute al punto di vista occidentale, come Colombo in Sri Lanka o altri hub in Bangladesh e Pakistan, sono resi protagonisti più che in passato dallo spostamento delle rotte a seguito della crisi del Mar Rosso.
Una di queste realtà è il porto di Chabahar, in Iran, che sta emergendo come nuovo fulcro per il commercio marittimo nella regione asiatica.
Esplorare l’intensificazione dei traffici marittimi tra l’India e l’Iran e il ruolo cruciale che l’infrastruttura portuale di Chabahar sta giocando nel riequilibrare le rotte commerciali della regione può essere di notevole interesse per capire i possibili scenari futuri.
Potenziamento dei traffici marittimi asiatici
L’India, con la sua posizione strategica e la sua economia in rapida crescita, da sempre cerca vie alternative per espandere il suo commercio marittimo.
Il porto di Chabahar, situato in una posizione privilegiata al di fuori del Golfo Persico (la città fa parte della circoscrizione centrale della provincia iraniana del Baluchistan), offre all’India un accesso diretto all’Iran, all’Afghanistan e ad altri paesi della regione.
Con la firma di un accordo per la gestione del porto, l’India si è adesso assicurata un punto di snodo per i suoi traffici marittimi, dando così una prospettiva di rafforzamento alle proprie rotte commerciali.
Si tratta di un accordo a lungo termine, firmato tra India Ports Global Ltd (IPGL) e l’organizzazione iraniana Ports & Maritime Organization (PMO) per lo sviluppo dell’infrastruttura marittima.
È prevista anche la costituzione di una compagnia di navigazione indo-iraniana, che segna un ritorno alla collaborazione iniziata con la joint venture Irano-Hind Shipping Co., nel recente passato colpita dalle sanzioni contro l’Iran.
Chabahar: un’infrastruttura strategica
Il porto di Chabahar, nell’idea di Delhi, non è solo un terminale per i trasporti: è una porta verso nuove opportunità economiche.
La sua importanza è amplificata dalla creazione di una zona economica libera che attrae investimenti e facilita il commercio. Inoltre, essendo parte del Corridoio di Trasporto Internazionale Nord-Sud, Chabahar si posiziona come un’alternativa strategica al porto pachistano, ma sotto controllo cinese, di Gwadar, riducendo la dipendenza di entrambe le nazioni dai tradizionali corridoi controllati dai rivali regionali.
Per capire di che cosa si sta parlando, il Corridoio di Trasporto Internazionale Nord-Sud (INSTC) è una rete multimodale di rotte marittime e ferroviarie che collega l’Oceano Indiano e il Golfo Persico attraverso l’Iran alla Russia e al Nord Europa.
Chabahar è parte integrante di questo corridoio e, una volta operativo, consentirà all’India di inviare merci a Bandar Abbas, in Iran, via mare, da dove saranno poi trasportate su strada a Bandar Anzali, sempre in Iran, ma sul versante che affaccia sul Mar Caspio. Da lì, il passaggio fino ad Astrakhan in Russia e il trasporto in Europa in treno è rapido, e ridurrà significativamente i tempi e i costi di consegna delle merci
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Riequilibrio dei traffici marittimi
L’espansione del porto di Chabahar e l’investimento indiano non solo rafforzano i legami commerciali tra India e Iran ma tendono a riequilibrare i traffici marittimi nella regione.
Questo sviluppo offre un percorso alternativo per il commercio internazionale, sfidando la predominanza di altri scali e apportando un cambiamento che può guadagnare terreno significativo nelle rotte marittime asiatiche.
Il porto di Chabahar potrebbe diventare un nuovo epicentro del commercio marittimo asiatico, simbolo anche di una nuova cooperazione tra Paesi in cerca di sbocchi per il proprio sviluppo economico: con il suo potenziamento, l’India espande sicuramente la propria influenza commerciale, divincolandosi dalla dipendenza cinese, sebbene, sul piano dei rapporti internazionali, sia da verificare la validità del cavallo su cui ha deciso di puntare.