Logistica 4.0: cresce e cambia nella movimentazione il ruolo delle piattaforme

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Le piattaforme logistiche europee sono protagoniste di un processo di rinnovamento finalizzato a rispondere con celerità ed efficacia ai cambiamenti che sempre più caratterizzano la nuova realtà del mercato

È innegabile che uno dei settori che, in tutta Europa, nel periodo pandemico, è stato chiamato a produrre uno sforzo straordinario per adeguarsi ad un incremento della domanda tanto forte quanto imprevisto, sia stato quello della logistica.

L’aumento delle consegne nei centri urbani, frutto di acquisti on line alimentati anche dai lockdown, ha messo a dura prova un sistema che ha dovuto prendere atto della necessità di adottare soluzioni innovative e soprattutto flessibili.

Le esperienze maturate proprio in questi ultimi anni hanno segnato un percorso di non ritorno verso un futuro del settore che passa anche dalla necessaria attenzione per lo sviluppo delle piattaforme logistiche come punto di incontro tra i vari corridoi merci europei e, di conseguenza, per la loro gestione.

La consapevolezza poi che la clientela, superato il momento emergenziale, non cambierà le nuove abitudini acquisite e tenderà anzi ad esaltare i comportamenti d’acquisto digitale, introduce uno scenario in cui innovazione tecnologica, agilità, velocità decisionale risultano fattori imprescindibili per mantenere competitività.

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Un nuovo approccio gestionale

Le piattaforme logistiche, in questo contesto, assumono, quindi, un particolare significato ed appaiono al centro di uno sviluppo in termini di modernizzazione necessario ed urgente.

Esse rappresentano infatti i punti nodali dell’intero sistema di movimentazione delle merci che deve evolvere per riuscire ad adattarsi alle nuove attese sia degli operatori che dei clienti finali.

Da qui si va facendo strada un nuovo approccio gestionale basato non più su precise e rigide aree di specializzazione, caratteristica estremamente diffusa nel passato, ma piuttosto sulla conoscenza trasversale dell’intero processo logistico di trasporto. Ciò richiede la presenza di competenze meno settoriali ma certamente in grado di avere una visione più globale delle diverse fasi della filiera.

Il vantaggio è quello di avere maggior flessibilità dinanzi a mutamenti improvvisi delle catene di approvvigionamento, esigenze improvvise dei consumatori o crisi impreviste che richiedono decisioni in tempo reale.

 

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La digitalizzazione

La nuova gestione tende ad accompagnarsi, quale fattore distintivo, a indispensabili investimenti in quelle innovazioni tecnologiche che possono velocizzare la gestione, migliorarne l’efficienza ed avere nel contempo un impatto positivo sui costi.

Elemento prioritario in questo nuovo modello di sviluppo è la digitalizzazione dei processi industriali che, attraverso l’adozione di sistemi automatizzati sia nella movimentazione delle merci, sia nelle operazioni di stoccaggio e prelievo, sia di gestione operativa consente di mantenere e migliorare il posizionamento su mercati globali e sempre più competitivi.

E’ questa una strada già intrapresa da numerose aziende, non solo per adeguare e migliorare i propri servizi ma anche per migliorare l’intero processo decisionale ed acquisire maggior precisione nella formulazione delle previsioni sull’evoluzione della domanda e del settore.

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L’ultimo miglio e la logistica di ritorno

Coinvolto in questo processo è anche la gestione dell’ultimo miglio, vero punto critico per le aziende logistiche a causa del difficile rispetto dei tempi di consegna decisamente più ristretti imposti dalle esigenze della clientela e dai grandi player della vendita on line.

La tendenza europea, a tale riguardo, è quella di prevedere delle grandi piattaforme logistiche lontane dai centri urbani ed una rete composta da mini hub situati a non più di 20 chilometri dalle città in modo da dislocare il processo distributivo il più vicino possibile all’obiettivo di consegna finale.

Ciò presuppone la caratterizzazione di questi punti di distribuzione con tecnologie d’automazione per le operazioni di ordine e stoccaggio delle merci nonché di presa e consegna delle stesse che, generalmente, viene effettuata nelle 24 ore.

L’automazione dei processi e la gestione attraverso particolari software degli stessi, è fondamentale anche per l’attuazione della reverse logistics.

La gestione dei resi, infatti, con lo sviluppo dell’e-commerce ha acquisito grande importanza anche in termini di immagine presso il cliente che desidera limitare i propri disagi e veder risolto rapidamente il proprio problema.

Al tempo stessa l’azienda di logistica per minimizzare i propri costi deve porre in atto misure di gestione del reso e del magazzino che interferiscano il meno possibile con gli altri cicli operativi. 

Ciò avviene con l’adozione di soluzioni personalizzate che prevedono l’allestimento nelle piattaforme di aree dedicate dove svolgere questa attività e l’implementazione di idonei software di magazzino per la loro gestione senza interrompere le altre operazioni in atto.

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