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Logistica dell’ultimo miglio: dalle consegne porta a porta ai punti di ritiro per un futuro più sostenibile

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Le consegne al domicilio del cliente, anche se non sono destinate a scomparire, tendono a ridurre la loro incidenza a favore di soluzioni più efficienti e green, come i punti di ritiro presso negozi di prossimità, edicole, tabaccherie e locker

L’e-commerce ha rivoluzionato il modo in cui facciamo acquisti, con un impatto significativo sulla logistica e la distribuzione delle merci. Le consegne a domicilio hanno mostrato, negli ultimi anni, una crescita esponenziale che, solo nel nostro Paese, ha raggiunto nel 2023 un volume d’affari di 565 milioni di euro coinvolgendo 38 milioni di acquirenti on line (fonte Gel Proximity).

Un trend in costante crescita che sta mostrando, però, un importante rovescio della medaglia negativo i termini di aumento del traffico cittadino di furgoni e corrieri, dell’impatto significativo sull’inquinamento atmosferico, delle emissioni di CO2. e della congestione urbana.

Per contrastare questa tendenza, le aziende di logistica stanno esplorando nuove soluzioni, come la limitazione delle consegne porta a porta e la valorizzazione dei punti di ritiro presso negozi, tabaccherie ed edicole.

In questo sono confortate dai dati del Politecnico di Milano che indicano nel 60% la possibile riduzione dei costi e nel 73% quella di emissioni di carburante limitando le consegne a domicilio di merci.

Un nuovo modello in ascesa

Netcomm, il consorzio che rappresenta e promuove lo sviluppo dell’e-commerce in Italia, in un recente incontro ha indicato nella consegna attraverso punti di ritiro la modalità più virtuosa e sostenibile per gestire la logistica dell’ultimo miglio.

Questa scelta offre diversi vantaggi, tra cui, in primo luogo, la riduzione dell’impatto ambientale in quanto le consegne raggruppate presso punti di ritiro riducono il numero di furgoni in circolazione , con un conseguente calo di emissioni e inquinamento.

In secondo luogo, in questa modalità, i corrieri possono ottimizzare i giri di consegna, recapitando più pacchi in un unico punto con il risultato di ottenere maggiore efficienza.

Un ulteriore vantaggio è poi rappresentato dall’opportunità per le aziende di logistica di risparmiare sui costi di consegna, offrendo, al tempo stesso, un servizio più competitivo ai clienti.

Infine, i punti di ritiro, generalmente situati in zone strategiche, facilmente accessibili a piedi o con i mezzi pubblici, rappresentano una comodità per i clienti che possono ritirare i loro pacchi in orari flessibili, compatibili con i loro impegni quotidiani.

Edicole e tabaccherie: una nuova opportunità

Le edicole e le tabaccherie, in particolare, possono trarre grande beneficio dalla trasformazione in punti di ritiro. 

Questo servizio aggiuntivo può infatti aumentare il traffico di clienti che recandosi presso il punto vendita per ritirare i loro pacchi possono essere indotti ad effettuare nuovi acquisti in loco.

Esso è quindi suscettibile di incrementare le vendite grazie ad una maggiore affluenza di clienti.

In altri termini la trasformazione in punti di ritiro è un modo di diversificare l’offerta offrendo un servizio innovativo e complementare alla vendita tradizionale di prodotti.

Da osservare, infine, che la gestione dei pacchi può essere integrata con le attività esistenti, senza richiedere particolari investimenti.

Il futuro delle consegne urbane

La maggior parte delle indagini condotte nel settore, attestano tuttavia che le consegne porta a porta non spariranno del tutto, ma continueranno ad essere utilizzate in casi specifici, come per prodotti freschi o voluminosi.

La tendenza generale, tuttavia, si orienterà verso soluzioni più sostenibili e convenienti, come i punti di ritiro allocati presso negozi di prossimità quali edicole, tabaccherie e locker.

L’industria della logistica sta inoltre investendo in tecnologie innovative per migliorare l’efficienza e la sostenibilità delle consegne rappresentati dai droni e dai veicoli autonomi.

La consegna di pacchi con droni è già in fase di sperimentazione in alcune aree e potrebbe diventare realtà a tempi relativamente brevi, soprattutto in zone difficilmente raggiungibili con mezzi tradizionali.

Per quanto riguarda i veicoli autonomi, elettrici e autoguidati, il loro utilizzo per le consegne, come attestano i dati di ricerche condotte da McKinsey Global Institute, rappresenta il futuro con una presenza stimata nella logistica dell’ultimo miglio dell’80%.

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