Logistica post COVID-19: dalla Spagna un’alleanza per una ricostruzione ‘green’

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Investire su sostenibilità e digitalizzazione sono le chiavi della ricostruzione secondo la Green Recovery Alliance

C’è anche una grande firma della logistica del sud dell’Europa tra i sottoscrittori del manifesto per una ‘ricostruzione economica sostenibile’ pubblicato nei giorni scorsi in Spagna e promosso, tra gli altri, dall’Università Politecnica di Madrid.

Proteggere l’ambiente ed innovare sono i cardini della proposta, che nasce sulla scorta dell’esperienza drammatica appena vissuta dalla penisola iberica in parallelo al resto d’Europa, che ha portato alla consapevolezza di dover cambiare marcia.

 

Una ripresa ‘green’ o niente

Quanto espresso nel manifesto, che è stato prodotto da una serie di organizzazioni ecologiste spagnole (Ecología y Desarrollo o Ecodes, Grupo Español para el Crecimiento Verde e SEO/Birdlife) e dagli enti di ricerca Real Instituto Elcano, Centro Vasco para el Cambio Climático e dalla Universidad Politécnica de Madrid, il COVID-19 non lascia molte alternative per la ripresa.

Occorre ripensare un modello di società che si dimostri più solida e prospera, ma per fare ciò è necessario scommettere sui valori della sostenibilità, della salute, dell’inclusività e della resilienza.

Così, la pandemia, che è già stata definita dalle Nazioni Unite come la peggior catastrofe dopo la Seconda Guerra Mondiale in termini di impatto sociale ed economico, va colta come opportunità per cambiare una volta per tutte.

 

In linea con il ‘Patto Verde’ della Commissione Europea

L’iniziativa si allinea dunque con il ‘Patto Verde’ della Commissione Europea, una road map per le imprese europee che ha lo scopo di frenare l’emergenza climatica ed accrescere la sostenibilità economica e sociale delle attività.

La ricostruzione di cui parla la Green Recovery Alliance spagnola si fonda su tre punti chiave che perseguono i medesimi obiettivi comunitari: digitalizzazione, decarbonizzazione e resilienza. 

Il COVID-19 si può dire che abbia aggiunto valore alle scelte alternative, dimostrando altre potenziali ricadute di un sistema globale degenerato che si sommano agli effetti devastanti sul clima.

Generare un modello di crescita ‘verde’ duraturo

A sottoscrivere il patto si trova il nome di Logista, un player della logistica nel sud dell’Europa, nonché cofondatore del Grupo Español de Crecimiento Verde.

All’interno del manifesto si legge che l’Alleanza ha come obiettivo la nascita di un modello di crescita sostenibile e duraturo da applicare a tutti i Paesi comunitari, ma in particolare modo, data la nazionalità degli attori coinvolti, alla Spagna.

La nazione iberica offrirebbe infatti ottime condizioni per applicare strategie ambientali basate sulle energie rinnovabili (ed in quanto a maree, venti, sole e possibilità di produrre energia idroelettrica non è messa male nemmeno l’Italia), sulle potenzialità del territorio (anche qui la nostra penisola parte avvantaggiata), sul tessuto industriale e sulla transizione energetica.

Tutte condizioni che si riscontrano anche in Italia e, quindi, che potrebbero far vedere anche delle opportunità attraverso la situazione presente.

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