PNRR, ancora ‘sconosciuto’ a 3 imprenditori su 10

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Ridisegnerà l’Italia del futuro, è pronto a concretizzarsi, ma il 30% degli imprenditori italiani sembra ignorarne l’esistenza

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, noto anche come PNRR, sta all’Italia post-Covid-19 come il Piano Marshall stette a quella del Dopoguerra. L’importanza di questo pacchetto di riforme, cui faranno seguito altrettanti progetti concreti, pena la sospensione dei fondi europei in supporto agli Stati membri dell’Unione per stimolare la ripresa dopo i danni inflitti dal lockdown, è vitale per il Paese e non a caso si articola a tutto tondo sui settori pubblici e privati.

È dunque possibile che una fetta consistente, sebbene non maggioritaria, dell’imprenditoria italiana ne ignori i contenuti quando non la stessa esistenza?

L’allarme deriva dai risultati dell’Osservatorio Imprese, Sostenibilità e Comunicazione 2021, curato da Format Research e promosso dalle società di comunicazione Homina e Mediatyche.

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PNRR e piccoli imprenditori: percezione errata

Dei 900 manager e imprenditori interpellati, 7 su 10 hanno affermato di conoscere il Pnrr, mentre per gli altri 3 si tratta di un acronimo pressoché sconosciuto. Un dato, quest’ultimo, che sale al 35% se si prendono in considerazione solo i manager dell’industria e che scende al 27% se si guarda al mondo della finanza.

Un’interpretazione di questo risultato è fornita dagli stessi promotori dell’indagine: «Si tratta di un dato molto alto che però sorprende solo in parte. Gli imprenditori di organizzazioni medio grandi conoscono bene le opportunità del Pnrr, mentre il settore manifatturiero, composto da imprese piccole e piccolissime, evidentemente non pensa di poter essere coinvolto in questo processo di rilancio. Percezione errata, nel momento in cui si apriranno i bandi sarà importante essere preparati. Ecco perché è necessario implementare la comunicazione nei confronti di questo mondo».

 

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PNRR, guida for dummies

Proprio per via della sua importanza, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è spiegato anche in pillole sui siti istituzionali.

Esso è preposto a dare linee guida per le trasformazioni che nei prossimi cinque anni – dunque con una scadenza ravvicinata – riformeranno i settori chiave dello Stato.

Le missioni del PNRR sono 6 e contemplano altrettanti settori con tutte le ricadute previste: si parla di riforma della Pubblica Amministrazione, dei Comuni, di iniziative per le imprese, per le famiglie, per la ricerca e l’innovazione, per il Mezzogiorno e per la Governance.

 

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Energia e rinnovabili i due focus degli investimenti privati

Come già detto, a non conoscere il PNRR ed i suoi contenuti è il 30% degli intervistati; la maggioranza, ossia il 70%, si definisce invece buon conoscitore del Piano.

Quali sono le mosse che gli imprenditori prevedono di mettere in campo in vista delle opportunità che esso offrirà?

Tra coloro che si dichiarano “profondi” conoscitori del Pnrr, il 93% ha deciso di concentrare i propri investimenti sull’efficientamento energetico, l’87% nell’impiego di energie rinnovabili e il 77% nell’ammodernamento del proprio sistema di gestione dei rifiuti industriali, in un’ottica di maggior circolarità.

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