Gli scioperi nei porti container e ro-ro della costa orientale e del Golfo degli Stati Uniti sono iniziati, come paventato, alla mezzanotte del primo ottobre, coinvolgendo oltre 45.000 membri dell’International Longshoremen’s Association (ILA).
I porti coinvolti gestiscono più della metà del commercio containerizzato degli Stati Uniti, e l’azione sindacale sta già causando ritardi significativi nella catena di approvvigionamento dal Maine al Texas. La mancanza di un accordo con i dirigenti portuali ha portato a questa situazione estremamente critica, con l’ILA che ha rifiutato un’offerta last-minute di aumento salariale del 50% in sei anni da parte dell’US Maritime Alliance (USMX).
I flussi di merci dove vanno?
Il fermo operativo dei porti della costa orientale e del Golfo del Messico potrebbe indurre molte aziende a considerare opzioni differenti nel tentativo di diversificare i rischi: c’è chi valuterà il riordino degli SKU critici per instradarli verso la costa occidentale degli USA (anch’essa a rischio congestione) e chi lo spostamento delle spedizioni verso il trasporto aereo per arginare i ritardi. Questo transfer modale è particolarmente rilevante per settori come il retail, l’automotive e la manifattura, che sono fortemente dipendenti dalla tempestività delle spedizioni.
Secondo Flexport, per ogni singolo giorno di interruzione del lavoro negli scali container costieri se ne devono aggiungere dai cinque ai dieci per smaltire i carichi accumulati: se queste sono le stime, è chiaro il perché, comunque vada lo sciopero, gli strascichi si faranno sentire per settimane, se non mesi. Ecco dunque il trasporto aereo diventare una soluzione più attraente, almeno per le merci critiche.
Trasporto aereo: capacità limitata
Il trasporto aereo, tuttavia, ha una capacità ben più limitata rispetto al trasporto marittimo e la pandemia di Covid-19 ha già ampiamente dimostrato come il cargo aereo non possa rimpiazzare il cargo marittimo.
È vero che nel 2023 la capacità globale nella stiva dei velivoli è andata aumentando per via della forte richiesta proveniente dall’e-Commerce, ma l’aumento improvviso – da un giorno all’altro – della domanda adesso potrebbe scoprire subito quanto è corta la coperta della capacità nel cargo aereo, causando ulteriori ritardi e ulteriori difficoltà nel trovare spazio per le merci.
Scan Global Logistics (SGL), società di spedizioni internazionali attiva in diverse aree del mondo, ha già raccomandato ai clienti di esaminare i prodotti e i servizi di trasporto aereo e le combinazioni mare-aria per i carichi critici, suggerendo che la capacità del trasporto aereo potrebbe essere messa a dura prova in tempi molto brevi.
Tariffe sulle rotte aeree merci
Se è vero che, come si suol dire, piove sempre sul bagnato, con l’aumento della domanda è previsto anche un rincaro delle tariffe del trasporto aereo.
I vettori aerei hanno subito annunciato sovrapprezzi in risposta alla congestione derivante dallo sciopero e le aziende che, quindi, si rivolgeranno al cielo per le proprie spedizioni non si devono fare molte illusioni sul fatto di dover pagare di più per garantire che le loro merci vengano inviate in tempo.
Sempre Flexport ha avvertito che, per via della concomitanza con l’inizio della stagione delle vacanze invernali, i prezzi del trasporto aereo a maggior ragione aumenteranno, mentre la capacità apparirà sempre insufficiente nel contesto di un mercato già teso.