Richiesta di indennità di sosta carico/scarico

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Il vettore che intende reclamare l’indennità per sosta al carico o allo scarico deve proporre la sua richiesta entro un termine fissato dalla legge? Quale documentazione deve eventualmente essere allegata?

Per rispondere a questo quesito è necessario prendere in considerazione quanto al proposito disposto dal Decreto dirigenziale 69 del 2011.

Per quanto riguarda la tempistica, rileva il comma 5 dell’articolo 2, in base al quale “salvo diverse pattuizioni scritte tra le parti, al fine della corresponsione dell’indennizzo il vettore deve inviare al committente, entro trenta giorni dall’evento, comunicazione scritta riguardante il superamento dei termini di franchigia, completa della prescritta documentazione”.

Per quanto riguarda l’individuazione della documentazione idonea a comprovare il superamento del termine di franchigia, il comma 2 dello stesso articolo dispone che “il computo dei tempi di attesa ha inizio dall’orario di arrivo del vettore al luogo di carico o scarico, ovvero dall’orario indicato nelle indicazioni scritte fornite dal committente prima della partenza, ai sensi del comma 1 del richiamato articolo 6-bis del decreto legislativo 21 novembre 2005, n. 286, in caso di arrivo in anticipo. A tal fine, il vettore è tenuto a produrre apposita certificazione circa l’orario di arrivo al luogo e/o al punto di carico o scarico e l’orario di inizio delle relative operazioni, rilasciata alternativamente dal mittente, dal destinatario, dal caricatore, o da un loro incaricato, ovvero, in mancanza, da altro soggetto addetto a sovraintendere le operazioni di carico o scarico. In caso non sia possibile acquisire suddetta certificazione il vettore potrà comprovare gli orari di cui sopra attraverso la produzione della registrazione del cronotachigrafo e/o di altra documentazione idonea a tal fine”.

Queste considerazioni ovviamente valgono in astratto, mentre relativamente al singolo caso concreto occorrerebbe anche valutare quanto disposto dal contratto che disciplina il rapporto, che potrebbe in parte derogare alle previsioni di legge.

 

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