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Robot autonomi e magazzino, budget e ROI freno all’adozione

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Digit all'opera - Credit: © Amazon - https://www.aboutamazon.com/news/operations/amazon-introduces-new-robotics-solutions

L’automazione è la chiave di volta dei processi nei magazzini industriali e logistici, che stanno sia migliorando l’efficienza operativa, sia riducendo i costi. I robot mobili autonomi (AMR) sono al centro di questa trasformazione: essi possono assumere su di sé compiti ripetitivi e laboriosi, come la movimentazione di pallet e carrelli, e possono assistere i lavoratori in carne ed ossa nelle operazioni di prelievo e deposito. 

Le positività a proposito dei robot autonomi impiegati in magazzino sono molteplici: secondo un white paper del 2022 di Honeywell International, tra i principali sviluppatori di AMR, implementare gli AMR nei propri processi aziendali può aumentare la soddisfazione dei lavoratori, ridurre gli infortuni e i tassi di turnover, e sbloccherebbe la possibilità di spostare le risorse umane su attività di maggior valore.

Tuttavia vi sono almeno due forti freni all’adozione massiva di questa tecnologia: i budget necessari per infrastrutturale un magazzino di medie dimensioni e il ROI, i tempi di ritorno dell’investimento. 

L’adozione dei robot autonomi in magazzino

Nonostante i numerosi vantaggi, l’adozione dei robot mobili autonomi è dunque frenata da diverse barriere. Una ricerca di Interact Analysis condotta su una platea di 300 compratori e utilizzatori di robot autonomi operativi in differenti regioni del mondo ha rilevato che quasi sei aziende su dieci stanno già utilizzando qualche forma di automazione mobile nelle loro strutture. Tuttavia, la mancanza di budget disponibile è stata classificata come la principale barriera all’adozione, con un terzo degli intervistati che l’ha segnalata come una ‘sfida significativa’.

Interact Analysis ha sottolineato che proprio i costi elevati rappresenterebbero l’ostacolo più serio: equipaggiare completamente un intero magazzino con una massiccia implementazione di robot può costare fino a 1 milione di dollari. A ciò si aggiunge che le aziende potrebbero dover aspettare, in media, due o tre anni per vedere un ritorno sull’investimento (ROI), un periodo che per alcuni clienti non è considerato sufficientemente rapido.

Mercato dei robot autonomi: tendenza in crescita

Nonostante il blocco rappresentato da costi iniziali e ritorno, il mercato dei robot mobili autonomi è percepito in forte crescita. Sempre secondo Interact Analysis, si prevede che i ricavi annuali del mercato superino i 14 miliardi di dollari entro il 2027, rispetto ai 4,5 miliardi di dollari del 2023. Secondo la stessa previsione, quest’anno saranno venduti 200.000 robot mobili – un aumento del 25% rispetto al 2023 – e nel 2027 il numero di robot venduti dovrebbe raggiungere circa 700.000.

C’è anche da tenere in considerazione che grandi aziende come Amazon stanno investendo pesantemente sulle tecnologie di automazione. Lo scorso ottobre, Amazon ha annunciato un piano per iniziare a testare un robot a due gambe chiamato Digit, sviluppato da Agility Robotics, investimento che fa parte di un piano decennale di Amazon per le tecnologie di nuova generazione destinate alle sue operazioni, alimentato dal suo Industrial Innovation Fund da 1 miliardo di dollari.

Lo scenario europeo dei robot autonomi

Anche in Europa l’adozione dei robot autonomi nei magazzini sta crescendo rapidamente, spinta sostanzialmente dalla necessità di migliorare l’efficienza operativa e ridurre i costi.

Lo dimostra l’ascesa del mercato europeo dei robot in genere per magazzini: un’analisi di Mordor Intelligence stima che il valore del mercato raggiungerà i 2,60 miliardi di dollari entro fine 2024, arrivando a 5,16 miliardi di dollari nel 2029, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 14,72%. Un aumento che è alimentato dalla crescita di settori come l’e-commerce, l’automotive e il farmaceutico, che richiedono soluzioni di magazzino sempre più efficienti.

D’altronde, le aziende europee – almeno quelle con una dirigenza sensibile al tema e con i mezzi economici per farlo – si stanno riversando sulle soluzioni robotiche nell’ottica di sfruttare le potenzialità future dell’intelligenza artificiale (AI) per migliorare efficienza, aumentare la sicurezza dei lavoratori e ridurre gli errori nelle consegne dei prodotti.

Secondo un rapporto di DHL, i robot impiegati per il picking assistito rappresentano, ad esempio, un significativo miglioramento dell’efficienza, aumentando il numero di articoli prelevati per ora fino al 180%. È una conseguenza naturale che molti magazzini europei investano in tecnologie di questo tipo per rimanere competitivi.

Con l’aumento dei costi del lavoro e la disponibilità di soluzioni tecnologiche scalabili, il mercato dei robot per magazzini in Europa è quindi destinato a crescere ulteriormente. L’emergere poi dell’Industrial Internet of Things (IIoT) e la costituzione di reti di sistemi connessi stanno aiutando le industrie a svolgere una moltitudine di compiti di magazzino, aprendo prospettive molto più efficienti che in passato in merito alla gestione delle preziose e qualificate risorse umane. Budget permettendo.

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