Sempre più robot: entro il 2050 sarà una necessità

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L’invecchiamento della popolazione europea pone il problema della forza lavoro: dall’automazione le prospettive di risoluzione

Nel 2021 le applicazioni robotiche e l’automazione industriale in genere hanno compiuto un balzo avanti notevole. Il processo di digitalizzazione delle aziende accelera, considerando sempre più necessario sottrarre risorse umane dalle operazioni produttive per destinarle ad altre di tipo manageriale, a più alto valore aggiunto.

Quella che attualmente è una tendenza dettata soprattutto dalla convenienza, tra un paio di decenni potrebbe rivelarsi vitale per il tessuto produttivo e non solo: si stima infatti che l’invecchiamento della popolazione europea avrà come conseguenza, entro il 2050, un ammanco di forza lavoro in età giovanile, con tutte le ripercussioni del caso.

©Universal Robots
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Personale cercasi

Il Labour Market Outlook Summer 2021 ha messo in evidenza come nel corso del 2021 quella della vacanza di impiegati in ruoli chiave per la catena di approvvigionamento sia stato un problema consistente: i datori di lavoro che hanno lamentato difficoltà a trovare personale sono stati il 36% del campione intervistato, quando un anno prima erano il 26%.

I settori più afflitti dalla carenza cronica di personale si sono rivelati quello dell’ospitalità e della ricettività (51%), seguito da salute e assistenza sociale (49%) e manifatturiero (47%), ma tassi elevati si sono riscontrati anche nel trasporto e stoccaggio (36%) e nella vendita al dettaglio (31%).

Stando ai dati di uno studio condotto dalle Nazioni Unite, dietro al problema non vanno visti solo risvolti sociologici, bensì una tendenza difficile da invertire: la popolazione europea invecchia inesorabilmente e, da qui al 2050, le persone in età lavorativa – ossia tra i 20 ed i 64 anni – saranno ben 95 milioni in meno rispetto al 2015.

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Robot autonomi contro le lacune del sistema

I settori dell’industria e, nella logistica, quello dei magazzini in particolare si stanno già attrezzando sopperendo alla forza lavoro umana con altrettanta robotica.

Secondo Brain Corporation, società sviluppatrice di soluzioni software e hardware per la robotica autonoma, in più settori le aziende leader stanno costruendo operazioni più sostenibili attraverso la combinazione della sofisticata complessità basata sui dati dei robot automatizzati con i team umani.

Tra i campi di applicazione che più hanno incrementato la presenza robotica nel 2021 c’è anche la logistica, specialmente quella di magazzino, assieme a centri commerciali e punti vendita al dettaglio, settori aggiuntivi rispetto al consueto interesse per l’automazione del comparto industriale produttivo.

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Una crescita più che lineare

Secondo i dati registrati da Brain Corporation sulle proprie attività, la superficie di magazzino coperta in modo autonomo dai proprio robot è aumentata, nel solo periodo aprile-ottobre 2021, del 226%.

I robot autonomi starebbero dunque colmando un numero crescente di lacune essenziali all’interno di una catena di approvvigionamento che sta lottando per assumere e trattenere i lavoratori.

Sempre secondo i dati dell’azienda, nel semestre indicato sono state ‘restituite’ oltre 26.000 ore lavorative a dipendenti e responsabili delle operazioni, consentendo loro di concentrarsi su altre attività di maggior valore come la customer experience.

Un dato che andrà crescendo con l’avvicinarsi della data del 2050, sempre che non si inverta quella pare essere una tendenza naturale del Vecchio Continente.

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