Settore vitivinicolo, la logistica siciliana protesa verso l’estero

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Screenshot via GALvalledelbelice.it
Firmato un protocollo per l’internazionalizzazione del settore vitivinicolo tra operatori logistici e GAL Valle del Belice

Un protocollo per aprire nuove prospettive al settore vitivinicolo sisciliano: è il risultato di un accordo tra Associazione Siciliana Operatori Spedizioni e Logistica – aderente a FEDESPEDI e che rappresenta le imprese di spedizioni internazionali – e il GAL Valle del Belice – Programma LEADER Sicilia.

Il Protocollo si pone l’obiettivo di portare produzioni di eccellenza sui mercati esteri, con l’obiettivo comune di ottenere una collaborazione sempre maggiore, anche in relazione ai sistemi di controllo della qualità, tracciabilità e trasparenza, investendo a fianco delle aziende nei mercati che offrono crescita e sviluppo.

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Numeri del mercato agroalimentare siciliano

Il Protocollo nasce a latere del convegno del 29 ottobre scorso a Palermo prezzo il Palazzo Trinacria il Convegno su “Imprese di spedizioni internazionali: un valore aggiunto per la sicurezza dell’eccellenza agroalimentare del territorio”.

Allora si era fatto il punto su numeri e specificità del mercato agroalimentare siciliano, da oggi le imprese di spedizioni internazionali rivestiranno il ruolo di consulenti a 360° gradi in grado di valorizzare le potenzialità – ancora in parte inespresse – delle eccellenze del territorio sui mercati internazionali.

 

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L’apporto dell’Associazione Siciliana  

L’Associazione Siciliana Operatori Spedizioni e Logistica, presieduta a far data dal dicembre 2022 dall’avv. Alberto Cozzo, è l’organizzazione regionale della Federazione Nazionale delle Imprese di Spedizioni Internazionali – FEDESPEDI, che rappresenta un settore che, a livello nazionale, genera un fatturato di oltre 15 miliardi di euro l’anno – circa il 20% del fatturato italiano dell’intero settore dei trasporti e della logistica – impiega circa 50.000 addetti e dà il proprio determinante contributo all’industria italiana della logistica, che incide per il 9% sul PIL del Paese e attrae investimenti privati per 6 miliardi di euro. E, nella consapevolezza che l’aumento della capacità competitiva delle imprese di spedizioni, trasporto e logistica e la loro possibilità di successo sui mercati passano attraverso un’apertura personale e una cultura aziendale orientate all’apprendimento continuo, l’Associazione intende promuovere programmi di approfondimento sui settori di punta dell’export italiano.

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Il ruolo del GAL Valle del Belice

Il Gruppo di Azione Locale (GAL) Valle del Belice – Agenzia di Sviluppo, è composto da 12 Comuni a cavallo fra le province di Trapani, Agrigento e Palermo (Caltabellotta, Contessa Entellina, Gibellina, Menfi, Montevago, Partanna, Poggioreale, Salaparuta, Salemi, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita di Belice, Santa Ninfa) e da circa 60 fra imprese, consorzi, e associazioni del territorio. È uno dei 23 GAL attivati in Sicilia grazie al Programma LEADER-Sicilia, (Programma nato per iniziativa della Commissione Europea nel 1988) e svolge attività di animazione locale, di pianificazione strategica e di finanziamento di interventi pubblici e privati legati al territorio. La Strategia di Sviluppo del GAL è basata soprattutto su due tematiche:

1.                  Lo sviluppo delle filiere produttive (soprattutto agroalimentari)

2.         La valorizzazione del Patrimonio culturale materiale e immateriale del territorio

La scelta dei temi strategici è ovviamente collegata al contesto della Valle del Belice che conta su un patrimonio culturale di enorme valore (dai Parchi Archeologici di Selinunte e Segesta all’arte contemporanea di Gibellina e ai numerosi Borghi, come Salemi e Sambuca di Sicilia, etc), ma anche su un settore agroalimentare di assoluto rilievo, con una buona propensione all’export, in cui spiccano la filiera vitivinicola, con alcune fra le più importanti Cantine cooperative di tutto il Mezzogiorno (Settesoli, Ermes, Colomba Bianca,etc), la filiera olivicola con due DOP (olio e oliva da mensa) legate alla cultivar Nocellara del Belice e una dinamica filiera casearia il cui fiore all’occhiello è rappresentato dalla produzione della Vastedda del Belice DOP, unico formaggio di pecora a pasta filata.

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I progetti: formazione, operatività e nuove tecnologie

Primo progetto in pista è quello di portare in aula operatori della filiera agroalimentare e delle case di spedizioni, al fine di soddisfare da un lato fabbisogni formativi comuni, dall’altro di realizzare veri e propri percorsi operativi partendo dall’analisi della contrattualistica, dei profili di responsabilità, del commercio internazionale.

In aula ci sarà la partecipazione del CRESM, una cooperativa sociale onlus, con sede a Gibellina e Palermo, con un’esperienza pluridecennale negli ambiti della pianificazione dello sviluppo locale e rurale. Le attività del CRESM, che si rivolgono principalmente ad agricoltori ed imprenditori, in questo caso si caratterizzeranno per la collaborazione al progetto formativo, e la promozione di start-up.

La piattaforma di e-learning dedicata alla formazione 4.0 sarà di CentoCinquanta srl, società di consulenza direzionale che da quasi vent’anni offre il suo supporto nell’analisi delle performance aziendali e nella loro riorganizzazione.

 

In previsione l’avvio di un progetto di qualificazione della filiera a partire dagli applicativi “blockchain”.

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