Smart Mobility World: parole d’ordine safety e security

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A Smart Mobility World, la più grande manifestazione europea sulla smart mobility che si sta svolgendo in questi giorni nella cornice unica dell’Autodromo di Monza, la sicurezza dell’automobilista e del pedone è uno dei temi protagonisti.

Ormai classificazioni come le “stelle” EuroNCAP, che parteciperà a SMW, costituiscono un selling point importante per i nuovi modelli di auto: ecco perché  diverse aziende e gestori di flotte di grandi dimensioni inseriscono la certificazione di sicurezza come requisito necessario per i veicoli in dotazione ai propri dipendenti e clienti.

Fino a qualche anno fa quando si parlava di sicurezza principale si intendeva quella passiva. La novità degli ultimi anni è stata l’apparizione e la diffusione di sistemi di sicurezza attiva che si sono affiancati a dotazione ormai standard come ABS e ESC (Enhanced Stability Control) e che hanno un duplice obiettivo:  cercare di evitare in modo puntuale l’incidente (ad esempio, evitando il pedone che attraversa improvvisamente la traiettoria dell’auto), e prevenire le situazioni che hanno alta probabilità di portare ad un incidente (scarsa illuminazione, presenza di curve improvvise non segnalate, affaticamento del conducente). Alcune di queste tecnologie di sicurezza attiva sono ormai talmente mature, come quelle per l’anticollisione frontale, da essere disponibili anche come add-on a livello aftermarket e non solo come prima dotazione dei veicoli.

A Smart Mobility World è mostrata una carrellata dei sistemi e tecnologie più interessanti ed efficaci per la sicurezza attiva, sistemi grazie ai quali il conducente si trova ad essere affiancato da una assistente instancabile e sempre vigile che lo aiuta a viaggiare sicuro e sereno. Le nuove funzionalità di safety possono avere però il loro rovescio della medaglia: più le auto saranno dotate di sistemi automatici, più diventerà cruciale la sicurezza anche nel senso di security. Come i recenti eventi di cronaca hanno dimostrato, infatti, un tema “caldissimo” è la sicurezza delle auto connesse e automatizzate. Azioni dimostrative da parte di hacker, per fortuna non malintenzionati, dei sistemi di bordo di diversi modelli FCA ha provocato il richiamo di centinaia di migliaia di veicoli. Finora nessun incidente è avvenuto in modo conclamato per un “hackeraggio” dei sistemi di bordo, ma vista la posta in gioco le Case e i loro fornitori vogliono e devono essere pronti.

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