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Strategie di diversificazione per una Supply Chain anti-fragile

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Illustrative model of the dimensions of supply chain diversification - ©DHL

Nel mondo imprevedibile di oggi, la resilienza della catena di approvvigionamento è diventata una priorità assoluta. Un recente studio di DHL, in collaborazione con il Professor Emerito Richard Wilding OBE, ha messo in luce quattro strategie chiave per costruire una catena di approvvigionamento a prova di crisi.

Si tratta di Multi-Shoring, Multi-Sourcing, di ridondanza delle modalità di trasporto e di approccio agile.

Distribuzione Globale Intelligente o Multi-Shoring

La prima strategia, il Multi-Shoring, suggerisce una distribuzione geografica equilibrata delle attività produttive. Questo non solo riduce la dipendenza da un’unica località ma garantisce anche una continuità operativa in caso di interruzioni localizzate.

La forza del Multi-Sourcing

Il Multi-Sourcing è la seconda tattica raccomandata. Espandere la rete di fornitori significa non solo avere piani B, ma anche C e D, pronti ad entrare in gioco quando necessario, proteggendo così l’azienda da shock finanziari e operativi.

Trasporto flessibile

La terza strategia riguarda l’adozione di modalità di trasporto parallele. Questo approccio multidimensionale assicura che, indipendentemente dalle sfide che si presentano, ci sia sempre un percorso alternativo per mantenere il flusso delle merci.

Logistica Agile

Infine, le operazioni logistiche concorrenti o ridondanti offrono un’ulteriore rete di sicurezza. Avere più centri di distribuzione e magazzini, possibilmente gestiti da partner esterni, significa poter reagire rapidamente e con flessibilità a qualsiasi cambiamento del mercato.

Casi di studio e conferme empiriche

Il rapporto di DHL non si limita alla teoria, ma presenta casi di studio tangibili che dimostrano l’efficacia delle strategie illustrate.

Nel rapporto di DHL sulla diversificazione della catena di approvvigionamento, vengono presentati diversi esempi di casi studio che illustrano l’applicazione pratica delle strategie proposte. Alcuni esempi sono:

1. Per il Multi-Shoring nella rete di approvvigionamento viene citato il Volkswagen Group. Il colosso di Wolfsburg ha creato PowerCo per raggruppare le attività lungo la catena di approvvigionamento delle batterie per veicoli elettrici (EV), costruendo gigafactory strategicamente posizionate nei mercati chiave in Europa e Nord America.

 Al tuo esempio è Volvo, il Marchio svedese, ora proprietà della cinese Geely, sta investendo circa €1.2 miliardi in una nuova fabbrica di EV in Slovacchia orientale, il primo nuovo sito produttivo europeo di Volvo Cars in quasi 60 anni.

 Ancora, LEGO Group: ha annunciato piani per investire oltre $1 miliardo in una nuova fabbrica nella Contea di Chesterfield, Virginia, la loro prima negli Stati Uniti e la settima a livello globale.

2. Per il Multi-Sourcing DHL parla di come molti produttori di tecnologia, dopo anni di produzione in Cina, stanno cercando di aggiungere capacità produttive altrove, principalmente in altri paesi del Sud-est asiatico, spesso riferendosi a questa strategia come “China+1”.

Ad esempio, HP sta spostando la produzione di laptop in Thailandia, e Foxconn sta trasferendo una parte delle sue capacità di assemblaggio dalla Cina al Vietnam.

Anche Apple sta spostando la produzione dalla Cina, dove attualmente la maggior parte degli iPhone, iPad e altri prodotti Apple sono prodotti, verso l’India, il Vietnam e altri paesi asiatici.

3. Nella Diversificazione delle operazioni logistiche, lo studio DHL suggerisce che l’espansione dell’infrastruttura logistica per includere funzioni aggiuntive come hub, magazzini e centri di distribuzione sia una pratica comune per aumentare la resilienza.

Risultati chiave

I risultati chiave dei casi studio presentati nel rapporto di DHL sulla diversificazione della catena di approvvigionamento sono così riassumbili:

1. Riduzione dei rischi: le aziende che hanno adottato il Multi-Shoring e il Multi-Sourcing hanno ridotto significativamente i rischi operativi e finanziari, diventando meno vulnerabili a interruzioni localizzate e fluttuazioni del mercato.

2. Aumento della resilienza: l’implementazione di modalità di trasporto parallele e operazioni logistiche ridondanti ha permesso alle aziende di mantenere la continuità delle operazioni anche in presenza di eventi imprevisti, migliorando così la resilienza complessiva della catena di approvvigionamento.

3. Miglioramento dell’agilità: la diversificazione delle operazioni logistiche ha portato a una maggiore agilità, consentendo alle aziende di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato e alle esigenze dei clienti.

4. Crescita della competitività: le aziende che hanno espanso la loro infrastruttura logistica e adottato un approccio proattivo alla diversificazione hanno visto una crescita della loro competitività sul mercato, grazie alla capacità di rispondere più efficacemente alle sfide globali.

Questi risultati dimostrano l’efficacia delle strategie di diversificazione della catena di approvvigionamento proposte da DHL e l’importanza di adottare un approccio olistico e proattivo per costruire catene di approvvigionamento resilienti e sostenibili. Per ulteriori dettagli sui risultati specifici e su come questi si traducono in vantaggi tangibili per le aziende, si può fare riferimento al rapporto completo di DHL.

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