USA, nuove normative spingono l’automazione dei magazzini

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I regolamenti ambientali e lavorativi spingono verso una maggiore adozione di robot e sistemi digitali

I magazzini negli Stati Uniti si preparano a un importante cambiamento nel 2024, per via di una serie di nuove regolamentazioni che riguardano l’ambiente e il lavoro. 

Questi pacchetti di norme avranno un impatto sulle operazioni e sui costi dei magazzini, richiedendo un adattamento strategico e soluzioni innovative. Le azioni regolatrici stanno guidando il cambiamento in un’area della catena di approvvigionamento che è rimasta invariata per la maggior parte degli ultimi tre decenni. 

Vediamo quali sono le norme alla base di questi cambiamenti e come le soluzioni tecnologiche possono aiutare i gestori dei magazzini a rispettarle e a ottimizzare le operazioni.

Le normative ambientali

Tra le normative ambientali che influenzano il settore dei magazzini, ci sono quelle che mirano a ridurre le emissioni inquinanti dalle operazioni di stoccaggio e trasporto delle merci

Un esempio è la Warehouse Indirect Source Rule in California, che entrerà in vigore nel 2024 e che richiederà ai gestori dei magazzini con più di 100.000 piedi quadrati di monitorare e compensare le emissioni di ossido di azoto e di particolato provenienti dai camion e dalle attrezzature che operano nei magazzini e nei piazzali. 

Altre normative ambientali potrebbero riguardare l’efficienza energetica all’interno dei magazzini, richiedendo interventi di ristrutturazione o il passaggio a fonti di energia rinnovabile, o la gestione dei rifiuti, imponendo restrizioni allo smaltimento o requisiti per il riciclaggio e il compostaggio.

Le normative lavorative

Oltre alle direttive ambientali, ci sono le normative lavorative che incidono sul settore dei magazzini, come la legge Assembly Bill 5 in California, che potrebbe riconvertire alcuni lavoratori indipendenti in dipendenti, aumentando i costi del lavoro stesso. 

Altre norme lavorative potrebbero riguardare l’aumento del salario minimo in vari stati, che potrebbe incrementare i costi del lavoro per i gestori dei magazzini, o il potenziale aumento dei tentativi di sindacalizzazione all’interno del settore logistico, che potrebbe portare a cambiamenti nei contratti e nelle condizioni di lavoro.

Il soccorso della tecnologia

Di fronte a questo quadro normativo, è plausibile che l’industria logistica americana – ma l’analogia con la controparte europea è facile – guardi sempre più a quelle soluzioni tecnologiche che possono offrire una risposta efficace e vantaggiosa per i gestori dei magazzini, permettendo di ridurre i costi, aumentare l’efficienza e migliorare la sostenibilità

Tra le soluzioni tecnologiche, spiccano i robot autonomi mobili (AMR), che sono sempre più comuni nei magazzini e nei centri di distribuzione di tutto il mondo, in quanto offrono flessibilità, scalabilità e facilità d’uso, rendendoli strumenti ideali per automatizzare le attività di prelievo, imballaggio, spedizione e simili in strutture di tutte le dimensioni. 

Gli AMR possono aiutare i gestori dei magazzini a rispettare le normative ambientali, riducendo le emissioni di gas serra e il consumo di energia, e le direttive lavorative, risolvendo le carenze di personale e migliorando le condizioni di lavoro. 

Altre soluzioni tecnologiche che possono supportare i gestori dei magazzini sono i sistemi di gestione del magazzino (WMS), i sistemi di gestione del piazzale (YMS), i sistemi di gestione del trasporto (TMS), i sistemi di esecuzione del magazzino (WES), i sistemi di controllo del magazzino (WCS), i sistemi di identificazione automatica (AIDC), i droni, i veicoli a guida autonoma (AGV) e i veicoli elettrici (EV).

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