Biden cambia marcia sull’elettrico: basta mezzi pesanti a combustione

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Ad una settimana dall’insediamento, la Presidenza di Joe Biden rilancia la transizione verso gli EV per le flotte governative, ma non solo

Un forte segnale di discontinuità con il predecessore Donald Trump è arrivato dal neo Presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden anche in materia di trasporti: passare alla trazione elettrica torna una priorità, a partire dalla US Federal Fleet.

Dopo un periodo di rallentamento, il mercato dei veicoli elettrici commerciali riceve un nuovo impulso, forte anche di iniziative di singoli Stati, come la “sempre verde” California.

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La nuova flotta del Presidente

Non esiste ancora una roadmap con timeline precise, ma il dado è tratto, in continuità con gli intenti di Obama, poi lasciati in sospeso dalla parentesi trumpiana: mentre Biden affermava il ritorno degli USA nell’accordo sul clima di Parigi, veniva anche fatto l’annuncio del massiccio ricambio dei veicoli presenti nelle flotte federali.

L’esempio deve arrivare dall’alto, come spesso si dice, e Joe Biden ha così ripreso un discorso, quello sull’elettrificazione dei trasporti, che era stato messo a margine, riprendendolo a partire dalla sua ‘nuova casa’, si potrebbe dire.

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650mila veicoli elettrici da acquistare (e produrre)

Il conto è rapido: la U.S. General Services Administration conta all’interno della U.S. Federal Fleet – la flotta di veicoli al servizio del Presidente e degli apparati governativi – 650.000 veicoli.

Tra questi non vi sono esclusivamente ‘auto blu’, ma anche 100mila veicoli semi-pesanti (furgoni e camioncini, per dirla in parole povere) e 40mila mezzi pesanti, veri e propri autoarticolati.

La strategia della nuova presidenza statunitense è dunque puntare sul loro ricambio con la soluzione più avanzata tecnologicamente e meno inquinante, dando un duplice segnale all’America: bisogna fare qualcosa per l’ambiente e, allo stesso tempo, lo si può fare aiutando l’industria di casa.

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Posti di lavoro nell’automotive e nell’energia pulita

Oltre che simbolico, il ricambio della flotta arriva in un momento nel quale gli Stati Uniti hanno da gestire diversi problemi, anche di natura sociale ed economica. 

Il Presidente Biden scommette sul settore dell’energia pulita e dei trasporti elettrici per ridare impulso al mercato stagnante del lavoro, sia tramite la riconversione di aziende in crisi, sia fornendo un assist all’automotive a stelle e strisce.

Lo stesso Biden ha descritto l’operazione come «the largest mobilization of public investment in procurement, infrastructure and R&D since World War Two», ossia «il più grande investimento pubblico in forniture, infrastrutture e Ricerca e Sviluppo dalla Seconda Guerra Mondiale».

 

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California: metà dei nuovi camion saranno EV

Intanto, c’è chi gioca sempre d’anticipo: la California, di tutti gli Stati federali americani il più aggressivo in materia di protezione ambientale, ha varato nel 2019 una legge che, dopo l’obbligo a produrre almeno una percentuale minima della gamma a zero emissioni per poter operare sul proprio mercato automobilistico, introduce l’obbligo per il 75% dei nuovi camion e per il 55% delle nuove motrici di essere completamente prive di emissioni di CO2 entro il 2035.

Di fatto un cambiamento è in atto e, probabilmente, arriverà di riflesso anche in Europa: il mercato dei veicoli pesanti e commerciali potrebbe proprio essere il primo volano per la transizione.

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