Boom delle portacontainer nel 2024: un record storico per la flotta mondiale

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Mai così tante navi operative, un’offerta di stiva di oltre 30 milioni di TEU rivoluziona il trasporto marittimo

Il 2024 è destinato a segnare un capitolo senza precedenti nella storia del trasporto marittimo, con un’incredibile crescita nel numero di portacontainer operative in tutto il mondo. 

Il nuovo primato comporta l’entrata in servizio di 478 imponenti nuove navi che, solcando le rotte marittime globali, contribuiranno con un eccezionale aumento di 3,1 milioni di TEU all’offerta di mercato. 

Tuttavia, questo boom presenta aspetti contraddittori, emergendo in un periodo di ribasso del mercato, con i noli ai minimi storici e gli armatori alle prese con un difficile recupero dei profitti perduti. 

La recente crisi nel canale di Suez, causata dal blocco del Mar Rosso per il pericolo di attacchi da parte dei missili Houti, ha costretto le compagnie a dirigere le navi verso il Capo di Buona Speranza, creando un inatteso, quanto temporaneo, rialzo nei noli. 

Tuttavia, l’incognita rimane sulla durata di questo effetto, e suscita meraviglia la corsa degli armatori verso nuovi tonnellaggi in un contesto economico incerto.

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La crescita del 2023 e le proiezioni per il 2024

Il 2023 ha già conseguito un risultato senza precedenti, con 350 nuove navi consegnateaggiungendo 2,2 milioni di TEU al mercato e diventando l’anno migliore di sempre. 

Tuttavia, le proiezioni per il 2024 superano ampiamente questo risultato, con una stima di 478 nuove navi e un conseguente aumento del 10% nella capacità di stiva della flotta.

Secondo autorevoli analisti del settore, nonostante la crescita prevista del traffico mondiale al ritmo del 3-4%, “le acque agitate non sono lontane per lo shipping.” 

Vale a tale proposito ricordare le ragioni di questa crescita che può definirsi anomala per l’attuale contesto. 

Essa trae le sue motivazioni innanzitutto nel costante sviluppo del commercio mondiale trainato dalla globalizzazione con conseguente aumento della domanda di trasporto marittimo anche per la maggior competitività in termini di costi rispetto a quello aereo e terrestre su lunghe distanze.

L’aumento del numero di navi portacontainer operative consente una maggiore efficienza del trasporto marittimo, con riduzione dei costi e dei tempi di consegna.

Inoltre, l’incremento della flotta rende più facile e conveniente l’accesso ai mercati globali per le imprese di tutto il mondo, oltre a contribuire allo sviluppo economico dei paesi che ospitano porti marittimi.

In tempi più recenti, si è aggiunto a ciò l’effetto della pandemia che ha causato interruzioni della catena di approvvigionamento, aumentando la domanda di trasporto marittimo.

Oggi, la guerra in Ucraina. interrompendo le rotte commerciali tra l’Europa e l’Asia, ha portato a un aumento della richiesta di trasporto marittimo sulle rotte alternative, senza considerare l’inflazione che ha fatto lievitare i costi dei trasporti aerei e terrestri, rendendo la nave portacontainer un’opzione più attraente. 

L’insieme di questi fattori ha indotto le compagnie di navigazione ad ordinare un numero elevato di nuove navi portacontainer negli ultimi anni, in previsione di un aumento della domanda che però non ha rispettato le attese causando un eccesso di offerta di navi portacontainer.

Le conseguenze che rischiano di aggravarsi con l’annunciato incremento della capacità di stiva, si possono riassumere in un drastico crollo dei nolinell’aumento della congestione marittima, con conseguenti ritardi e costi aggiuntivi per le aziende.

Da non trascurare, infine, l’aumento dell’inquinamento atmosferico e marino dovuto alle emissioni delle navi portacontainer.

Il fenomeno delle demolizioni e il dominio cinese

A fronte dei nuovi ordini di portacontainer emessi, si sarebbero dovute realizzare un numero di demolizioni sufficiente a riequilibrare i rapporti con le reali necessità del mercato. 

Malgrado ciò le demolizioni e le relative previsioni sono state basse al punto che nel 2023 si è registrato un aumento dell’8% nella capacità della flotta portacontainer

Le navi di grandi dimensioni, oltre i 15.000 TEU, hanno guidato questa crescita, registrando un incremento del 28%.

Nel 2024, ci si aspetta che questa tendenza si affermi ulteriormente, con una previsione di aumento del 10%nella capacità totale della flotta. 

cantieri navali cinesi hanno giocato un ruolo dominante in questo scenario, consegnando quasi il 55% di tutta la capacità navale nel 2023 e consolidando ulteriormente la Cina come il cantiere del mondo per le navi cargo. 

Il futuro del trasporto marittimo

Con un’offerta di stiva che supera i 30 milioni di TEU alla fine del 2024, il trasporto marittimo si trova di fronte a nuove sfide e opportunità. 

Gli operatori logistici, con ogni probabilità, saranno costretti a confrontarsi con un mercato sempre più mutevole, tra la crescente capacità della flotta e l’incertezza legata agli eventi geopolitici e alle crisi globali. 

Il dominio cinese nel settore della costruzione navale solleva domande sulle dinamiche di potere e sulla dipendenza globale da un singolo attore.

In questo contesto, il 2024 promette di scrivere un capitolo fondamentale nella storia del trasporto marittimo, plasmato da record di consegne, cambiamenti geopolitici e la costante necessità di navigare tra le onde di un mercato ancora agitato.

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