Nolo container, il 2024 parte in salita

Condividi
Gli indici delle tariffe dei noli container sulle rotte dalla Cina verso Occidente da dicembre hanno ricominciato a crescere, ma gli esperti rassicurano: “non è l’inizio di un nuovo super-ciclo”

L’andamento delle tariffe dei container da 40 piedi – il taglio più grosso disponibile, nonché quelli che usualmente si vedono imbarcati sulle portacontainer – favorisce inevitabilmente un parallelo con gli avvenimenti bellici che interessano il Mar Rosso: a partire da dicembre 2023, il rialzo è eclatante.

In particolare, il ‘salto’ quantitativo dei prezzi è spiccato nell’ultima ventina di giorni, con un incremento di oltre il 60% sulle singole settimane. Ad affermarlo sono i dati raccolti dalle più grosse firme di analisi del mercato container, da Drewry a Xeneta.

Gli aumenti più consistenti interessano proprio le rotte da Shanghai ai porti del Vecchio Continente, con Rotterdam in testa ai rincari relativi al breve termine, ma battuta in negativo da Genova in quanto a costo finale del trasporto.  

Image by chandlervid85 on Freepik

Spedire da Shanghai costa di più

Il Drewry Container Index monitora, in quanto significative per avere un polso della situazione, le rotte dello shipping dal principale scalo merci marittimo e fluviale al contempo della Cina, ossia Shanghai, e i porti di riferimento in Europa e Stati Uniti.

I numeri parlano chiaro: nella settimana a cavallo di capodanno, tra il 27 dicembre 2023 e il 4 gennaio 2024, le tariffe per imbarcare un container da 12metri (40 piedi, appunto) hanno registrato aumenti medi superiori al 60%, superando del 25% circa le quotazioni di mercato di un anno fa.

In particolare, spiccano i dati relativi alle spedizioni verso l’Europa, in quanto, se è vero che l’indice composito segna un +61%, spacchettandolo nelle singole rotte – New York, Los Angeles, Rotterdam e Genova – le differenze prendono il volo.

Dopo un ottobre di generale ribasso, soprattutto per le tratte Shanghai-Genova (con il minimo annuale di 1.344 dollari/container) e Shanghai-Rotterdam (addirittura scesa a 1.004 dollari ogni 40 piedi), le tariffe sono schizzate in cielo, lievitando del 114% e del 115% rispettivamente solo tra il 27 dicembre ed il 4 gennaio.

Image by jcomp on Freepik

Il container più caro viaggia verso Genova

La palma del container più costoso la vince, per nostra sfortuna, quello in viaggio nei primi dell’anno verso il porto di Genova, attestato dal Drewry WCI a $ 4.178 il 4 gennaio. 

Sbarcare a Rotterdam costa meno, 3.577 dollari, sebbene il punto di partenza della rotta tra Shanghai e i Paesi Bassi fosse più basso (circa 1.500 dollari) rispetto a quello genovese (più o meno 1.800 dollari a container), registrando così un incremento relativo più forte.

Leggermente in salita anche i costi di spedizione verso la Cina, sebbene un +2% possa apparire irrisorio in confronto alle percentuali registrate per la tratta inversa.

Stati Uniti in attesa dell’onda d’urto

Negli USA la situazione sembra meno impattante, sebbene gli analisti siano propensi a credere che nelle prossime settimane l’andamento delle tariffe seguiranno quelle europee subendone l’influenza, o, meglio, patendo le conseguenze della diminuzione drastica dei transiti attraverso lo stretto di Bab-el-Mandeb, ossia la porta per Suez oggi preso di mira dagli attacchi Houthi. 

Tutto sommato, il legame è più difficile da cogliere, in quanto dalle coste cinesi è più vicina Los Angeles, i cui rincari dell’ultima settimana sono limitati ad un +30% per container da 40piedi (da 626 a 2.726 dollari), mentre la rotta per New York da Shanghai è cresciuta fin meno, del +26% (partendo però da noli più cari, $784 divenuti rapidamente $3.858 ogni feu).

Noli più cari del 2019, ma non sarebbe un nuovo super-ciclo

A conti fatti, il 2023 ha avuto un andamento calante, toccando i suoi minimi nel mese di ottobre e rialzandosi in agosto e con quest’ultima ripidissima crescita, iniziata grosso modo a metà dicembre, che si attesta al disopra delle tariffe di un anno fa di oltre 500 dollari, considerando l’indice medio complessivo.

Per la rotta Shanghai-Genova, nello specifico, in un anno siamo passati da 2.900 dollari a 4.178 dollari, ben 1.278 dollari in più a parità di periodo.

Sempre e comunque si tratta di noli lontani dai livelli del 2019, quando, prima di pandemia e recrudescenze belliche, la media tra tutte le rotte per la spedizione di un container da 40 piedi si fermava a $1.420, mentre l’ultima rilevazione del Drewry WCI segna $2.670, l’88% in più.

Ciò detto, una fonte interna a Deutsche Bank che si occupa di analisi dei mercati dei trasporti, ha affermato a FreightWaves che gli esperti non identificano in questi rincari l’inizio di un nuovo superciclo economico dei noli container; piuttosto, essi sarebbero propensi a credere che si tratti di fenomeni limitati ad un breve periodo. 

In particolare, il cauto ottimismo deriverebbe dall’idea che tutte le nazioni coinvolte nei traffici attraverso il canale di Suez, Egitto compreso, hanno forte interesse ad arginare la crisi nel Mar Rosso, mentre a potenziare la stabilità delle disponibilità in stiva si attende in parte il reimpiego della sovra-capacità evidenziatasi nel corso del 2023, in parte l’arrivo di nuove portacontainer per una crescita delle flotte del 7-8% nel 2024 e del 5-6% nel 2025 – ossia, ben più di quanto non sia prevista in crescita la domanda di tonnellate per miglia nello shipping globale.

Ti potrebbero interessare