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Cambia il lavoro nella logistica, il Real Estate risponde

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Negli ultimi cinque anni il settore della logistica ha sperimentato una profonda trasformazione, a ritmi mai visti nei precedenti decenni: questa mutazione è stata accelerata, come noto, dalla pandemia e dal conseguente boom dell’e-commerce. 

Questo cambiamento ha posto nuovi problemi e nuove opportunità sia per il mercato del lavoro, sia per l’industria immobiliare. Con i nuovi trend sono emerse anche necessità differenti per il settore: la crescente richiesta di spazi industriali e logistici, insieme a un drastico calo della domanda di uffici tradizionali, ha evidenziato l’urgenza di ripensare l’uso degli spazi immobiliari. 

Sono dunque mutate anche le tendenze occupazionali nel settore logistico e le preoccupazioni del real estate: come il settore si sta adeguando alle nuove esigenze e abitudini lavorative?

La presenza di impiegati in ufficio e il lavoro da remoto

Uno dei cambiamenti più significativi nel mondo del lavoro è stato l’aumento dello smart working: le statistiche del 2024 mostrano che il 40% dei lavoratori non lavora più a tempo pieno in ufficio (statistiche ONS 2024 sul Regno Unito). 

Inoltre, un sondaggio condotto da Leesman, sempre sul Regno Unito, rivela che il 74% dei dipendenti prevede di essere in ufficio due o meno giorni alla settimana; la settimana corta e la possibilità di lavorare per task, riducendo e riorganizzando la propria presenza fisica sul luogo di lavoro, è  particolarmente diffusa nel nord Europa, ma è presente anche in Italia in alcune grandi aziende. 

Rappresenta un cambiamento nelle abitudini lavorative che ha ridotto drasticamente la domanda di spazi per uffici tradizionali, spingendo le aziende a ridimensionare e riorganizzare i propri spazi lavorativi. 

Nonostante esista una controtendenza, che ha visto anche grandi multinazionali revocare lo smart working, con un lieve aumento dei lavoratori che tornano in ufficio, si prevede che i grandi uffici fuori città perderanno ulteriormente popolarità, a favore di spazi di lavoro consolidati e più piccoli situati nei centri urbani, che rispondono meglio alle esigenze di flessibilità e mobilità dei dipendenti. Le aziende riferiscono di aver bisogno del 30-40% in meno di spazio per uffici rispetto a prima della pandemia, riflettendo una nuova normalità caratterizzata da settimane lavorative più corte e un equilibrio tra presenza in ufficio e lavoro remoto, sempre secondo Leesman.

La crescita dell’e-commerce e la domanda di spazi in magazzino

Parallelamente al cambiamento nelle abitudini lavorative, l’e-commerce ha visto una crescita esplosiva, inizialmente spinta dalla pandemia, creando una necessità senza precedenti di spazi logistici e di magazzino per soddisfare la domanda dei consumatori. 

Secondo i dati pubblicati dalla rivista britannica Logistics&ManufacturingIT, il solo Regno Unito potrebbe aver bisogno di oltre 112 milioni di piedi quadrati di spazio di magazzino nei prossimi cinque anni, un’area più grande di 1.700 campi da calcio, un aumento della domanda di spazi industriali che ha messo in luce la necessità di riconsiderare l’uso degli edifici per uffici sottoutilizzati e di convertirli in hub logistici.

Sempre secondo gli inglesi, che sentono in particolare modo il problema, l’idea che la conversione di edifici per uffici in spazi industriali comporti una perdita netta di posti di lavoro sarebbe da considerarsi una concezione errata. Mentre gli uffici tendono ad avere un’alta densità di posti di lavoro per metro quadrato, le grandi unità industriali possono offrire un numero altrettanto significativo di opportunità di impiego, includendo ruoli come operatori di macchine, assemblatori, supervisori, ingegneri e tecnici. Inoltre, il settore logistico crea una varietà di posizioni indirette o secondarie nella catena di approvvigionamento, contribuendo in modo significativo all’economia.

È però vero che il settore immobiliare deve adattarsi rapidamente ai cambiamenti nelle esigenze e nelle abitudini lavorative: la riduzione della domanda di spazi per uffici tradizionali e l’aumento della necessità di spazi logistici rappresentano, sì, una sfida, ma anche un’opportunità per ripensare l’uso degli immobili

La chiave per affrontare questo cambiamento risiede nella capacità di riconoscere e valorizzare le opportunità di impiego offerte dal settore logistico e di superare le vecchie concezioni sulla superiorità dell’occupazione negli uffici. Solo così sarà possibile creare un ambiente lavorativo in linea con le nuove dinamiche del mercato e le evoluzioni tecnologiche e sociali.

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