Distribuzione ultimo miglio: il nodo delle tecnologia di supporto ai corrieri

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I corrieri lamentano l’insufficienza funzionale dei dispositivi utilizzati per le consegne nell’ultimo miglio ed un’indagine ne conferma limiti ed importanza

I corrieri che si occupano delle consegne nell’ultimo miglio costituiscono l’anello terminale di una catena che, con l’esplosione dell’e-commerce, è sempre più sottoposta a grande pressione.

La velocità delle consegne che, pur nella rapidità del contatto con il destinatario, devono rispettare precise procedure finalizzate a certificare la consegna stessa, necessita quindi di un efficiente supporto tecnologico.

Nella maggior parte dei casi il dispositivo utilizzato è costituito da uno smartphone o da un dispositivo di scansione dedicato ma, in entrambi i casi, ben il 90% dei corrieri si ritiene insoddisfatto delle funzioni disponibili, giudicate non coerenti con le caratteristiche del lavoro che sono chiamati a fare.

Nel tempo, infatti, sono aumentati i volumi delle consegne così come le procedure da assolvere ma in tempi decisamente più brevi.

Lo afferma l’ultima indagine “Global Delivery Insight – Driver Technology in the Last Mile”, realizzata da Scandit e Opinium, basata su oltre 1200 interviste a corrieri operanti nella gig economy (30%), con contratti a breve termine (23%) e impiegati in aziende di consegna dell’ultimo miglio (47%), in undici paesi situati in Europa, Stati Uniti, Sud America, Giappone, Australia ed India.

L’obiettivo della ricerca è stato quello di verificare le modalità di utilizzo dei dispositivi tecnologici a disposizione dei corrieri per l’attività di consegna e quale livello di soddisfazione incontrassero. 

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Migliorare l’efficienza

Il quado che emerge dall’indagine è di un abbastanza diffuso sottoutilizzo dei device a qualunque titolo a disposizione dei corrieri, siano essi di proprietà o forniti dalle aziende.

Il 43% degli intervistati li utilizza solo per due o meno attività, ad esempio per confermare l’avvenuta consegna, in parte anche perché non sono sufficientemente attrezzati per sfruttare il potenziale della loro tecnologia.

Coloro che hanno in dotazione uno smart device sfruttano maggiormente le funzionalità integrate quando comunicano con i clienti (46%), per accedere alla navigazione e alla guida del percorso (45%), per fornire servizi di verifica della carta d’identità alla porta (33%).

Inoltre, sebbene il 66% dei corrieri abbia segnalato un aumento dei carichi di lavoro negli ultimi cinque anni causato dalla necessità di espletare nuove attività quali le consegne ai punti di ritiro e riconsegna (i cosiddetti PUDO, pick-up drop-off ), il pagamento alla consegna, o la verifica dei documenti di identità, la maggior parte degli intervistati non utilizza i propri smartphone per le operazioni più comuni.

In questo contesto un ulteriore dato rilevante è che tra gli utenti di smart device, le cui funzionalità sono notoriamente più ampie, il 67% dichiara di non essere stato abilitato dalla propria azienda ad utilizzare alcune funzioni come la verifica della carta di identità.

Inoltre, non possono avvalersi di smart device per localizzare i pacchi (73%) o caricare i furgoni (75%).

Funzionalità, queste ultime, che avrebbero bisogno dell’implementazione di opportune soluzioni intelligenti di acquisizioni dati, alcune basate sulla realtà aumentata, disponibili sul mercato, che richiedono però uno specifico investimento aziendale.

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Aumentare la fidelizzazione dei corrieri

L’utilizzo del proprio smartphone è maggiormente diffuso tra i lavoratori della gig economy rispetto a quelli con contratto stabile (46% vs 31%). 

Analogamente ben il 49% dei dipendenti con contratto di dipendenza stabile riceve un dispositivo dal proprio datore di lavoro da impiegare nell’attività di consegna, contro il 38% dei gig worker.

Nelle situazioni aziendali in cui è previsto l’impiego dello smartphone personale, attraverso un sistema di app è possibile adeguare la risposta alle esigenze del momento, in pratica si può aumentare il fattore di scalabilità per soddisfare i picchi di domanda.

Nel caso in cui i corrieri utilizzino un dispositivo dell’azienda secondo la formula “company-owned, personal enabled” (COPE), lo smartphone può diventare oggetto di fidelizzazione e strumento di soddisfazione del lavoratore. 

Il dispositivo in questione può essere, inoltre, abilitato a ricevere un idoneo software in modo da attivare una gamma di funzionalità atte a coprire le diverse esigenze operative

Tuttavia, moltissime aziende, il 53% del settore delivery, che forniscono uno smartphone ai corrieri non consente l’uso personale.

Tale elemento, però, merita attenta riflessione in quanto il 26% degli intervistati ritiene che la fornitura da parte del datore di lavoro di opportuna tecnologi che aiuti nell’attività operativa sia tra i principali motivi di scelta dello specifico impiego.

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La posizione degli Italiani

 Anche il sotto campione degli italiani si dichiara per la massima parte insoddisfatto per la scarsa funzionalità dei dispositivi utilizzati per le consegne.

Circa il 30% vorrebbe la possibilità di effettuare più scansioni per volta, il 17% incontra difficoltà a scansionare codici a barre danneggiati ed il 18% ha problemi a scansionare con la poca illuminazione.

Tutti problemi ripetitivi che rallentano l’operatività tenendo presente che il 78% dei corrieri non usa altro dispositivo al di fuori dello smartphone per le consegne.

Tale device viene utilizzato per il 40% per recepire gli aggiornamenti e le modifiche nei programmi di consegna in tempo reale, per comunicare con i clienti  per il 39% e per confermare l’avvenuta consegna per il 35%. Solo il 20% lo utilizza per il reperimento dei pacchi da consegnare.

I corrieri italiani appaiono dalla ricerca come i meno sensibili alla disponibilità della tecnologia: infatti solo il 22% dichiara di scegliere sulla base dei device che sono resi disponibili.

Stipendio e reputazione aziendale sono i fattori più premianti (rispettivamente citati dal 34% e dal 33%), seguiti dall’equilibrio tra lavoro e vita privata (31%) e dai benefit (25%)

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