Dogane, stop autorizzazioni: Assologistica chiede di aprire ad attività produttive e commerciali

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Dopo la Determinazione del 26 marzo che blocca gli scambi internazionali sarebbe a rischio la capacità di ripresa immediata degli operatori

Autorizzazioni derivanti dal Customs Decisions Systems, AEO, status di esportatore autorizzato, proroga dei termini di ri-esportazione delle merci vincolate ai Carnet ATA: una Determinazione Direttoriale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli le sospende tutte, parimenti, sino alla cessazione dell’emergenza sanitaria Covid-19.

Quale l’effetto pratico nascosto dietro a tali sigle? Per Assologistica si tratta di un blocco delle attività necessarie anche per quei servizi che rientrano nei codici Ateco consentiti dai Dpcm del governo e smonterebbero la missione statutaria delle Dogane intesa come facilitazione della crescita economica dell’Italia attraverso la circolazione delle merci negli scambi internazionali.

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Che cosa dice la Determinazione dell’Agenzia delle Dogane

In pratica, si tratta di un fermo delle attività “istruttorie ed autorizzati sino a fine emergenza Covid-19, eccezion fatta per quelle legate a chi rientra in un codice Ateco autorizzato.

Per tutti gli altri, si tratta di un congelamento delle pratiche, con ripresa al termine della situazione attuale. I punti salienti della Determinazione dell’ADM (Agenzia Dogane Monopoli) sono i 7 seguenti:

 

  1. Adozione di misure organizzative straordinarie per la gestione delle attività istruttorie ed autorizzative ai fini dell’ottenimento delle decisioni rilasciate mediante Customs Decisions System, delle autorizzazioni AEO e dello Status di esportatore autorizzato, nonché delle autorizzazioni di proroga dei termini di ri-esportazione di merci vincolate ai Carnet ATA.
  1. Gli operatori economici saranno invitati a non proporre nuove istanze che non abbiano carattere di assoluta necessità, perché indifferibili e urgenti ovvero a ritirare le domande già proposte e non ancora istruite dall’Ufficio competente.
  1. Salvo i suddetti casi eccezionali, per le istanze presentate e non ancora accettate, l’Ufficio competente non procederà all’accettazione.
  1. Qualora l’attività istruttoria, propedeutica al rilascio delle decisioni oggetto di questo provvedimento non sia già ad uno stadio avanzato, l’Ufficio potrà adottare un diniego secondo le procedure previste dalla normativa unionale; l’operatore potrà, al termine del periodo emergenziale, riproporre l’istanza oggetto di diniego che sarà trattata con priorità.
  1. Nel caso in cui l’istanza riguardi attività di operatori rientranti nei codici ATECO considerati essenziali in questo periodo straordinario, l’Ufficio procederà al completamento dell’istruttoria.
  1. Laddove gli operatori economici titolari di decisione doganale, per la quale è prevista una scadenza entro e non oltre la data del 1° maggio p.v., ravvisino la necessità di sospendere gli effetti della decisione medesima a seguito della intervenuta interruzione delle attività produttive, industriali e commerciali già menzionata, si potrà operare, su richiesta dell’interessato e senza indugio, una sospensione temporanea dell’autorizzazione stessa.
  1. Gli operatori economici in possesso di Carnet ATA in scadenza potranno richiedere la proroga dei termini di riesportazione delle merci, anche oltre la validità del Carnet ATA, in applicazione dell’art. 251 par. 3 del Reg. UE n. 952/2013.

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Le osservazioni di Assologistica

Il presidente della Commissione Dogane di Assologistica, Stefano Morelli, ha sollevato dubbi sull’opportunità di compiere una scelta di questo tipo – in primis la sospensione delle Custom Decisions – in un momento così delicato.

La critica riguarda soprattutto il non prevedere, da parte dell’ADM, la sostituzione di tutte quelle attività in presenza con altrettante da remoto per evitare la paralisi di quello che è l’ultimo step di alcune filiere comunque autorizzate dai codici Ateco.

In parole povere, fermare la circolazione internazionale delle merci o di parte di esse provocherebbe un danno anche a quanti sono autorizzati a lavorare in questo periodo, ma, soprattutto, avrebbe ricadute forti sulla ripresa.

L’anticipo sulla riapertura post-emergenza è la chiave da prevedere secondo Morelli: 

«Le nuove disposizioni non permetteranno al tessuto produttivo nazionale di ricorrere a strumenti fondamentali per poter continuare ad essere attivo, competitivo sui mercati internazionali e di conseguenza prepararsi in anticipo, non appena terminata l’emergenza. Senza dimenticare che in questo modo l’ADM sta venendo meno alla sua missione, sancita all’art. 2 dello Statuto della stessa, che recita: L’Agenzia favorisce la crescita economica dell’Italia, facilitando la circolazione delle merci negli scambi internazionali».

Gratitudine per lo sforzo delle Dogane, si chiede però un’apertura

Dunque, pur senza voler togliere alcunché all’operato dell’Agenzia delle Dogane, in questo periodo fortemente stressata per via dei controlli da effettuare, gli operatori rappresentati da Assologistica chiedono sostanzialmente di non sospendere le Custom Decisions e, quindi, le autorizzazioni per le attività produttive e commerciali.

La motivazione è poter garantire la filiera dei codici Ateco autorizzati e la preparazione di procedure efficienti per una ripresa della consegna delle merci quanto mai fulminea al termine dell’emergenza Covid-19.

Il refrain è sempre lo stesso, di settore in settore: se adesso a preoccupare è l’emergenza socio-sanitaria, in prospettiva spaventa il suo riflesso su quella economica.

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