Sempre sull’onda dei cambiamenti di costume portati dalla pandemia, proseguono le analisi di mercato indirizzate a leggere i trend che interesseranno il 2022 sul fronte eCommerce.
A porsi la domanda è Packlink, piattaforma che confronta e suggerisce soluzioni per le spedizioni. Quel che emerge sono il consolidarsi di attitudini avviatesi nel corso del 2021, al netto degli eventuali e difficilmente prevedibili impatti delle sanzioni economiche imposte alla Russia, le quali avranno inevitabili ricadute anche sul nostro sistema di vita.
Fermandosi alla pandemia, a cambiare è stato soprattutto il consumer behaviour, sempre più orientato ai valori e alla mission dei brand e alla loro attenzione per tematiche sociali ed ambientali, come la sostenibilità.
In questo contesto, in costante cambiamento, quali saranno dunque i principali trend dell’Ecommerce nel 2022?
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Sostenibilità
I clienti cercano sempre più brand attenti all’impatto ambientale dei propri prodotti o che annoverano la sostenibilità tra i valori portanti della propria attività. Questo riguarda non solo la richiesta di packaging riciclabile ma anche riduzione dell’impronta di carbonio e maggiore utilizzo di prodotti di seconda mano o dell’usato. Secondo l’ultimo studio di Packlink, condotto in 5 Paesi europei e che ha coinvolto più di 1000 partecipanti, il 45,7% degli italiani è disposto a pagare fino al 10% in più di sovrapprezzo per packaging sostenibile, in particolare le fasce d’età tra i 31 e i 35 anni (56%).
La scelta di affidarsi a brand attenti all’aspetto ambientale ha un forte impatto non solo sulle scelte d’acquisto ma anche sulla fidelizzazione del cliente.
Metodi di pagamento
La possibilità di pagare a piccole rate i prodotti acquistati online è uno dei trend dell’ultimo periodo e si confermerà anche nel 2022. Questa possibilità infatti aumenta i volumi d’acquisto dei consumatori, che soprattutto in seguito agli effetti economici della pandemia sono più inclini ad utilizzare questa forma di pagamento. Per quanto riguarda i metodi, Paypal e Satispay continuano ad essere i più famosi, poiché consentono di effettuare pagamenti immediati senza fornire le coordinate bancarie delle carte utilizzate.
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Social media per l’e-commerce
Uso crescente dei Social media per l’e-commerce: sta avvenendo sempre più negli ultimi anni una trasformazione dei canali di vendita ed acquisto dei prodotti online ed i social media sono al centro di questa rivoluzione. Facebook, Instagram, Pinterest sono ormai dei nuovi marketplace che rendono l’esperienza del consumatore più intuitiva: attraverso video, recensioni dei prodotti e possibilità di acquisti senza intermediari, i social media saranno il trend non solo del 2022 ma anche degli anni a seguire. A tal proposito ciò che si sta facendo largo all’interno del “social e-commerce” è il Live Commerce: non più foto del prodotto, ma video e visite virtuali che consentono di conoscere tutte le specifiche e gli usi attraverso livestream e tutorial in cui possono essere fatte domande e che contengono poi link diretto alla webpage per lo shop.
Acquisto vocale
Il potere della voce continua a crescere, aumentano i podcast e gli approfondimenti vocali, app come Clubhouse hanno avuto un boom durante la pandemia, ed ora anche il commercio online sembra crescere tramite la voce. Sarà dunque questo uno dei trend non solo del 2022 ma del prossimo decennio. Non solo SEO, infatti il mercato dell’e-commerce si sta aprendo sempre più al Voice Engine Optimization. I comandi vocali sembrano ormai rappresentare il futuro, soprattutto con l’avvento di Alexa (Amazon), Google Home e HomePod di Apple.
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Ottimizzare il proprio sito web per l’uso da mobile
Il mobile commerce è ormai un settore in continua crescita, visto l’uso sempre maggiore di tablet e smartphone per gli acquisti online. Dal 2016 al 2021, il valore di mercato annuo del mobile commerce B2C in Italia è passato da 3,6 miliardi di euro nel 2016 a 21,7 miliardi di euro nel 2021. (Fonte: Statista) Quello su mobile è però un tipo di e-commerce con ritmi e velocità d’acquisto molto diversi da quelli a cui siamo abituati su siti web da computer. La velocità delle piattaforme d’acquisto dunque diventa una discriminante fondamentale: il cliente che incontrerà piattaforme lente o problemi di caricamento prodotti non esiterà a passare ad altro. Diventa dunque essenziale ottimizzare il proprio sito per affrontare questi cambi, rendendo l’esperienza del consumatore più agile e funzionale.