Flotte a gas naturale, la stangata dei prezzi sulle scelte Green

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L’aumento del prezzo del gas mette in sofferenza chi ha puntato su alimentazioni a Gas Naturale compresso o liquido

I temuti rincari in bolletta che il Governo cercherà di mitigare non colpiscono solo le forniture di energia elettrica: c’è infatti una categoria che si serve direttamente del gas in modo massiccio e non per gli utilizzi comuni che ci vengon in mente.

Si tratta dell’autotrasporto, almeno per quella frangia, per il momento elitaria, che può fregiarsi dell’avere scelto un’alternativa meno inquinante ai soliti combustibili di origine fossile come il diesel.

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Una sorta di boomerang

In generale percorrere una via più ‘green non è mai stata una scelta facile per le imprese del trasporto, in quanto, pur parlando tanto della necessità di un mondo ‘decarbonizzato’, gli investimenti per passare a tecnologie poco usate sono alti e gli incentivi pochi.

Esistono però realtà pioniere della transizione ecologica ante litteram, come aziende che hanno messo in campo sforzi notevoli per dotarsi di flotte in parte o del tutto alimentate in modo alternativo.

I rincari sul costo dell’energia e del gas naturale nella fattispecie rischiano, per queste imprese, di trasformare il loro impegno verso la sostenibilità in un boomerang.

 

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L’allarme del trasporto spagnolo

La principale associazione di categoria spagnola, ASTIC (Asociación del Transporte Internacional por Carretera), ha lanciato un allarme che vale anche oltre i confini nazionali: il costo del gas naturale, sia esso in forma compressa o liquida, rincarerà del 100%.

Si tratta di un raddoppio secco del costo del ‘pieno’ per quei mezzi pesanti che lo utilizzano come propulsore, vanificando la convenienza del loro utilizzo. Il ricarico di costi sulle aziende rischia di diventare insopportabile ed una scelta esemplare – quella di passare a veicoli più ecologici – può trasformarsi in una trappola.

Una bastonata anche alle ambizioni tanto sbandierate in tema di transizione ecologica, che in Spagna vede un mix di alimentazioni su strada per quel che riguarda i mezzi pesanti nettamente a favore del diesel (90% del totale), non molto diverso da quello italiano.

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Anche Assologistica sul caro energia

In Italia l’impatto “dell’asteroide-bolletta” suscita preoccupazione: già nei mesi scorsi vi abbiamo parlato dell’allarme lanciato dal settore della refrigerazione, uno di quelli che dalla spina non può mai staccarsi.

Ora è la stessa Assologistica a sollevare il problema delle attività logistiche che devono garantire operatività continua.

Il presidente Ruggerone si è espresso chiedendo «di porre particolare attenzione al settore della logistica che ancora una volta si dimostra di fondamentale importanza per garantire la vita quotidiana del Paese. Auspichiamo inoltre che le nostre proposte già condivise con il Mise – con particolare riferimento a iniziative immobiliari a impatto zero con incentivi alla produzione di energia con scambio sul posto – possano avere seguito, al fine di avviare nei fatti una stagione di sviluppo sostenibile della logistica attraverso strumenti concretamente incentivanti la transizione energetica».

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