L’affidabilità dei dati nel procurement: un problema che richiede soluzioni concrete

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La mancanza di fiducia nei confronti dei dati di approvvigionamento ostacola le decisioni strategiche e l’efficienza aziendale

Nel mondo del procurement, i dati sono la linfa vitale che alimenta le decisioni strategiche. Tuttavia, un nuovo rapporto mette in luce un problema diffuso: la mancanza di fiducia nei dati di approvvigionamento. 

Secondo uno studio condotto da SpendHQ, il 75% dei professionisti del settore dubita dell’accuratezza dei dati che presentano, con conseguenze significative sulla capacità delle aziende di prendere decisioni ‘informate’. Questo problema si riflette anche nella percezione dei dirigenti non appartenenti all’area degli acquisti, poiché il 79% di loro ha una fiducia solo parziale, se non nulla, nell’utilizzo dei dati di approvvigionamento per prendere decisioni strategiche. Ecco perché è fondamentale affrontare il problema dell’affidabilità dei dati nel procurement e adottare soluzioni concrete.

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Dipendenza dai fogli di calcolo: ostacolo per l’efficienza

L’utilizzo ancora diffuso dei fogli di calcolo per gestire i dati di approvvigionamento è un fattore che contribuisce all’affidabilità ridotta dei dati. Secondo il rapporto, il 74% delle squadre che si occupano dell’approvvigionamento continua ad affidarsi a questo strumento tradizionale, perpetrando un approccio che può essere inefficiente e suscettibile di errori. 

La dipendenza da tali strumenti obsoleti rallenta i processi, ostacola la collaborazione e aumenta il rischio di inesattezze nei dati. 

Per risolvere questo problema, è essenziale che le squadre di approvvigionamento abbraccino tecnologie moderne, come la Spend Intelligence e l’analisi dei dati, per migliorare l’efficienza e garantire dati affidabili.

 

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La collaborazione tra dipartimenti come chiave del successo

La mancanza di collaborazione tra i dipartimenti aziendali rappresenta un ulteriore ostacolo per l’affidabilità dei dati di approvvigionamento. Mentre è positivo che il 67% dei partecipanti al sondaggio collabori regolarmente o spesso con la parte finanziaria e il 60% lo faccia con la catena di approvvigionamento, la logistica e l’IT o le operazioni, vi sono ancora disconnessioni con altri reparti. 

Ad esempio, il 43% delle squadre di approvvigionamento non collabora mai o raramente con il reparto di produzione e il 39% non collabora mai o raramente con le vendite e il marketing. Queste mancanze di collaborazione possono portare a una frammentazione dei dati e a decisioni poco informate. È fondamentale promuovere una cultura di collaborazione interfunzionale per garantire la coerenza e l’integrità dei dati di approvvigionamento.

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L’importanza dei dati ESG e la necessità di piani concreti

Un aspetto critico nell’affidabilità dei dati di approvvigionamento riguarda l’integrazione delle considerazioni ESG (Ambientali, Sociali e di Governance). Il rapporto rivela che il 46% delle squadre di approvvigionamento non dispone di dati sufficienti sulla diversità ESG, il 39% ritiene che i dati siano disconnessi dalle decisioni di approvvigionamento e il 39% non ha piani per utilizzare i dati ESG per migliorare i risultati. 

Questi dati evidenziano la necessità di implementare piani concreti per integrare le considerazioni ESG nel processo di approvvigionamento e di migliorare la qualità dei dati in questo ambito. Solo così le aziende potranno dimostrare una reale responsabilità sociale e ambientale.

L’affidabilità dei dati nel procurement è un problema che richiede attenzione immediata. Le aziende devono abbandonare la dipendenza dai fogli di calcolo obsoleti e adottare tecnologie innovative per migliorare l’efficienza e la precisione dei dati. 

Inoltre, è fondamentale promuovere una cultura di collaborazione tra i dipartimenti aziendali, in modo da garantire l’integrità e la coerenza dei dati di approvvigionamento. Infine, l’integrazione delle considerazioni ESG rappresenta un’opportunità per migliorare la qualità dei dati e dimostrare una reale responsabilità sociale e ambientale. Solo attraverso queste azioni concrete, il procurement potrà diventare un partner di fiducia nell’orientare le decisioni strategiche delle aziende.

Fonte: scmr.com

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