Logistica automotive in Italia: costi competitivi, ma i rincari sono in arrivo

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L’indice Fvl di Ecg conferma l’Italia come hub logistico a costi contenuti, ma le tensioni inflazionistiche potrebbero pesare sui prezzi

La logistica automotive, in particolare per la movimentazione di veicoli finiti, è un settore in forte crescita in Europa. I produttori di automobili, infatti, stanno investendo sempre di più in logistica per migliorare l’efficienza della supply chain e ridurre i costi.

L’ultimo aggiornamento dell’indice Finished Vehicle Logistics Cost Index (Fvl), lanciato da Ecg (ed elaborato con il supporto di Pwc Austria), conferma la tendenza al rialzo dei costi della logistica automotive in Europa.

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Costi in aumento in tutta Europa, ma l’Italia resta competitiva

L’indice Fvl, che misura l’andamento dei costi della logistica automotive in otto paesi europei (Belgio, Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna, Svezia e Regno Unito), ha raggiunto a metà del 2023 un valore medio di 158,7, in aumento del 4,1% rispetto al primo trimestre dell’anno.

Questo aumento è dovuto a una serie di fattori, tra cui la carenza di autistil’aumento dei costi del carburante e l’inflazione.

Nonostante il rialzo dei costi, l’Italia si conferma un paese competitivo per la logistica automotive. L’indice Fvl italiano, infatti, è pari a 146,3, in aumento del 2,5% rispetto al primo trimestre dell’anno.

I costi più bassi per il trasporto stradale e per i compound logistici

L’Italia si distingue per i costi più bassi per il trasporto stradale e per i compound logistici. L’indice Fvl italiano per il trasporto stradale è pari a 115,1, il più basso tra gli otto paesi analizzati.

Anche l’indice Fvl italiano per i compound logistici è pari a 110,2, il più basso tra tutti i paesi presi in esami.

Rincari in arrivo?

I costi della logistica automotive in Italia potrebbero aumentare nei prossimi mesi a causa delle tensioni inflazionistiche.

In particolare, l’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime potrebbe portare a un aumento dei costi del trasporto e dei compound logistici.

Gli operatori logistici italiani dovranno quindi monitorare con attenzione l’andamento dei rincari per adottare le misure necessarie a mitigare l’impatto dei rincari.

Strategie per mitigare l’impatto dei rincari

Per mitigare l’impatto dei rincari, gli operatori logistici italiani potrebbero adottare una serie di strategie che includono l’adozione di soluzioni flessibili e l’ottimizzazione dei processi che possono ridurre gli sprechi e migliorare l’efficienza, con conseguente riduzione dei costi.

Ciò comprende l’utilizzo di accordi di fornitura strategici con i fornitori di servizi logistici che possono contribuire a negoziare condizioni più favorevoli e a ridurre la volatilità dei costi.

Allo stesso modo va considerato l’investimento in tecnologie innovative, come l’intelligenza artificiale e la robotica, finalizzate al miglioramento dell’efficienza e alla riduzione dei i costi.

Fattori che potrebbero contribuire all’aumento dei costi

I fattori che potrebbero contribuire all’aumento dei costi della logistica automotive in Italia includono in primis l’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime che sono essenziali per il trasporto e la logistica.

Un ulteriore fattore è costituito dalla carenza di autisti che rappresenta un problema globale presente in tutta Europa, e potrebbe causare un aumento dei costi del trasporto stradale.

Determinante appare poi l’incremento dei prezzi del carburante la cui instabilità è destinata a incidere su tutte le modalità di trasporto.

Ultima, ma non meno importante, è l’inflazione, persistente in molti paesi, che potrebbe portare a un aumento dei costi di tutti i fattori di produzione, inclusi i costi degli immobili e delle attrezzature.

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