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Logistica britannica in crisi di liquidità, lo rivela studio UK

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Un recente studio dell’Office for National Statistics (ONS) del Regno Unito ha messo in luce una preoccupante crisi di liquidità all’interno del settore dei trasporti e dello stoccaggio britannico.

I dati rivelano che un’alta percentuale delle aziende che operano in questo settore sta lavorando senza riserve di liquidità, un segnale allarmante che potrebbe avere ripercussioni significative sull’intera economia del Regno Unito.

La fotografia scattata dalla ricerca ONS è significativa per comprendere della salute dei comparti industriali britannici a cinque anni dall’uscita del Paese dall’Unione Europea.

Aziende britanniche ‘in riserva’

Secondo l’indagine dell’ONS, ben il 36,8% delle aziende di trasporto e stoccaggio ha dichiarato di non avere alcuna riserva di liquidità, un dato particolarmente preoccupante se si considera che nel giugno 2020 il numero di aziende in questa condizione era così basso da non essere nemmeno registrato nell’analogo sondaggio effettuato all’epoca. 

Questo rapido peggioramento evidenzia una situazione finanziaria seriamente critica per molte aziende del settore.

I comparti dei trasporti e dello stoccaggio, tuttavia, non sono i soli ad attraversare delle difficoltà, sebbene siano sicuramente quelli che stanno soffrendo in misura maggiore. Il confronto con altri settori dell’industria UK rivela che il 10,9% delle aziende manifatturiere attualmente operanti ha dichiarato di non avere riserve di liquidità, mentre nel settore della vendita al dettaglio la percentuale è del 16,4%

Anche il settore delle costruzioni presenta una situazione critica, con il 25,5% delle aziende che dichiarano di non avere riserve di denaro liquido, sebbene si tratti comunque di in una posizione migliore rispetto ai trasporti e allo stoccaggio.

Risorse disponibili a breve termine

Oltre alla preoccupante mancanza di riserve di liquidità a lungo termine, un ulteriore 12,4% delle aziende di trasporto e stoccaggio ha dichiarato di avere meno di un mese di liquidità disponibile in cassa.

In questo caso a mettersi in luce è la fragilità finanziaria del settore, che rischia di trovarsi in difficoltà ancora maggiori nel breve termine. Al contrario, solo il 5,1% delle aziende manifatturiere e il 6,3% delle aziende di vendita al dettaglio dichiarano di avere meno di un mese di riserve disponibili.

Aziende con riserve a lungo termine

Le aziende di trasporto e stoccaggio con riserve di liquidità sufficienti a coprire più di sei mesi sono solo il 12,9%, in netto calo rispetto al 25,4% registrato nel giugno 2020, il che indica un deterioramento significativo della situazione finanziaria nel tempo.

Nel settore manifatturiero, il 29,8% delle aziende dichiara di avere più di sei mesi di riserve, mentre nel settore della vendita al dettaglio questa percentuale è del 27,7%.

Il settore delle informazioni e delle comunicazioni si distingue per avere il 46,5% delle aziende con riserve di oltre sei mesi, dimostrando una solidità finanziaria invidiabile nel panorama complessivo.

Implicazioni per il futuro

La crisi di liquidità rilevata dall’ONS nel settore dei trasporti e dello stoccaggio solleva preoccupazioni significative per la salute delle imprese britanniche. La mancanza di riserve di liquidità potrebbe portare a serie conseguenze, come fallimenti aziendali, licenziamenti e una riduzione dei servizi offerti. 

Questo avrebbe ripercussioni non solo sulle aziende del settore, ma anche sull’intera catena di approvvigionamento e sull’economia del Paese in generale.

Il rapporto dell’Office for National Statistics dipinge un quadro chiaro e preoccupante della situazione finanziaria del settore dei trasporti e dello stoccaggio nel Regno Unito, sollevando la necessità, con una percentuale significativa di aziende senza riserve di liquidità e molte altre con risorse limitate, che vengano adottate misure per prevenire una crisi ancora più grave. 

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