Noli container dalla Cina: si fa strada un mercato parallelo?

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Non c’è pace per i prezzi dei noli per il trasporto marittimo dei container dalla Cina verso Europa e Stati Uniti, sempre più al centro di una vera e propria guerra tra carrier

Sono passati non molti mesi da quando l’offerta di container a nolo riusciva ad imporre tariffe la cui entità aveva ben pochi precedenti, per poi, con altrettanta rapidità, iniziare un crollo che, ancor oggi, non sembra aver toccato il suo fondo.

In un contesto di domanda depressa da crisi energetica, inflazione e timori di un aggravamento delle tensioni geopolitiche in atto in alcune aree del mondo, e con una capacità d’offerta in eccesso, le quotazioni del trasporto marittimo non sembrano trovare pace.

Anche i segnali di una possibile vicina stabilità sono stati puntualmente contraddetti dalla rilevazione della settimana successiva.

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A titolo d’esempio, secondo il Drewry World Container Index, nell’arco temporale dal 4 febbraio 2022 a fine gennaio 2023, la tariffa per un container da 40 piedi relativa alla tratta Shanghai-Rotterdam è passato da circa 14.000 US $ a poco meno di 1.800 US $, per poi assestarsi, con modeste oscillazioni nell’intorno di 1.750 US $.

Trend simili si possono rilevare anche per altre principali rotte, quali Shanghai-Los Angeles, Shanghai-Genova, Shanghai-New York tutte passate da noli di 11.000-14.000 US $ al precario equilibrio odierno collocato tra i 2.000 ed i 3.000 US $.

Né le previsioni, quelle di Xeneta, ad esempio, sono tranquillizzanti assegnando un alto grado di realizzazione alla continua, seppur più moderata, flessione dell’indice per tutto il 2023, fatto che sarà più evidente man mano che saranno rinnovati i contratti a scadenza assumendo, con tutta probabilità, le tariffe spot come nuovo punto di riferimento.

Le incertezze in atto, infatti, non sembrano destinate a dissolversi nel breve periodo e si ritiene che possano continuare a pesare sui fondamentali del mercato introducendovi gli elementi di una flessione “ciclica”.

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La guerra dei prezzi

Lo scenario indicato potrebbe essere complicato dall’esistenza, sottotraccia, di una offerta per noli spot dalla Cina a prezzi più bassi di quelli ufficiali.

Lo rileva The Loadstar, secondo cui i vettori marittimi per le esportazioni dalla Cina al Nord Europa quoterebbero tariffe speciali riservate a spedizionieri che hanno in carico piccoli e medi volumi.

Indicativamente per un container da 40 piedi si parlerebbe di noli richiesti inferiori ai 1.000 US $ per la rotta Cina-Regno Unito, al netto delle commissioni dello spedizioniere.

Per un confronto vale la pena ricordare quanto precedentemente riportato e cioè che, secondo l’indice Drewry la quotazione ufficiale della rotta Shanghai-Rotterdam è di poco superiore ai 1.700 US $ per un container delle stesse dimensioni.

Il fatto assume importanza in quanto indicherebbe l’esistenza, o la nascita, di un mercato parallelo con offerte più basse anche del 40% rispetto alle quotazioni di mercato e darebbe un’ulteriore misura del grado di difficoltà in cui si trovano molti vettori, disposti a “svendere” pur di utilizzare capacità ferme.

Inoltre, questa potrebbe essere un ulteriore conferma che, malgrado l’apparente stabilizzazione dei noli rilevata nelle ultime settimane, il mercato manifesterebbe una ulteriore tendenza ribassista spinto anche dalla pressione sui vettori e dalla loro reazione competitiva.

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