Packaging carta e cartone: scende il contributo ambientale per le imprese

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Nell’ultimo anno e mezzo la contribuzione a carico delle imprese è sceso dell’81%

Il mondo del packaging in carta e cartone sta vivendo un progressivo aumento del costo della materia prima, problema che interessa anche altri settori, come ben noto, a causa di quel ‘commodity supercycle’ che è figlio degli scompensi degli ultimi due anni.

Come forma di compensazione e di agevolazione per le imprese che operano nel settore cartario e degli imballaggi, è stata decisa una riduzione del Contributo Ambientale Conai a partire dal primo gennaio 2022, senza che questo intacchi il riciclo della stessa.

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Contributo Ambientale Conai, -81% per le aziende

Il Consiglio di amministrazione CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, sentito il parere di Comieco, Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica, ha dunque deliberato la riduzione del Contributo Ambientale CONAI per la carta – da 25 €/tonnellata a 10 €/tonnellata – a partire dal 1 gennaio 2022.

Si tratta senz’altro di una buona notizia per gli utilizzatori di packaging in carta e cartone, che fa seguito al ribasso dello stesso contributo del luglio scorso, passato da 55€ ai 25€ oggetto dell’attuale riduzione.

La nuova decurtazione si inserisce all’interno di un percorso di sostegno, rivolto alle aziende e al sistema imprenditoriale del mondo cartario, avviato da diverso tempo e non incide sulle operazioni di raccolta riciclo della carta e del cartone che Comieco continuerà a garantire su tutto il territorio nazionale con le consuete modalità. 

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I benefici economici 

Secondo Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco, “Ridurre il contributo ambientale di oltre l’80% nell’arco di poco tempo, significa supportare concretamente le aziende utilizzatrici di packaging, ancora profondamente colpite dalla pandemia, aiutandole a ripartire. I risparmi già calcolati da inizio anno ammontano a 135 milioni di euro, ai quali aggiungere quelli stimati pari a 67,5 milioni di euro, a fronte di questa ulteriore riduzione”.

Benefici economici sostanziosi che possono rappresentare un driver importante per orientare le aziende ad utilizzare sempre più il packaging in cartone per i loro prodotti e allo stesso tempo contribuire a consolidare i buoni risultati di raccolta differenziata e riciclo sin qui raggiunti. 

 

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Italia, riciclo ed economia circolare

L’Italia è tra i Paesi che riciclano di più in Europa: nel 2020 sono state raccolte circa 3,5 milioni di tonnellate di carta e cartone eil tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici ha raggiunto l’87,3%, superando con ben 10 anni di anticipo i target UE al 2030. Una filiera efficiente che fa della circolarità il fiore all’occhiello: il 60% della produzione cartaria avviene infatti a partire da fibre di recupero. 

La diminuzione del cac non è l’unica novità in vigore dall’1 gennaio 2022. A questa si accompagnerà anche l’introduzione della diversificazione contributiva degli imballaggi in materiale composito, diversi da quelli per liquidi, allo scopo di rendere il ciclo del riciclo di carta e cartone ancora più efficiente, stimolando gli utilizzatori di packaging a scegliere per i loro prodotti imballaggi sostenibili e riciclabili all’insegna della transizione verso un’economia sempre più circolare.

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