Pratiche TIC sempre più al centro

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Pandemia e continui cambiamenti strategici della Supply Chain rendono test, ispezioni e certificazioni procedure imprescindibili da una digitalizzazione

L’incipit di molti articoli è ormai simile: gli ultimi due anni, tra pandemia, crisi di materie prime, semiconduttori ed energia, hanno ribaltato le certezze della Supply Chain.

La pandemia, tra i tanti punti che ha fatto emergere violentemente, ha reso evidente l’importante ruolo delle TIC, ossia delle pratiche di Test, Ispezione e Certificazione di conformità nella catena di approvvigionamento e distribuzione.

Si tratta di un gioco nel quale la rapidità delle riposte da parte delle aziende e delle autorità regolatrici pesa moltissimo, pena il blocco della merce su un determinato mercato.

Questa reattività, accompagnata da un livello di affidabilità dal quale non si può prescindere, è poi legata indissolubilmente alla digitalizzazione delle pratiche e dei processi.

Automazione e Intelligenza Artificiale sono, anzi, indispensabili nell’ambiente aziendale che tali TIC deve produrre e gestire.

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Perché sono importanti le TIC

In primis, le TIC fanno parte della stessa strategia aziendale: la capacità di un’azienda di sviluppare nuovi prodotti, fornire nuovi servizi, modificare gli impianti di produzione, cambiare fornitori o entrare in nuovi mercati dipende spesso da esse.

Oggi i consumatori e gli enti regolatori sono molto attenti alla sicurezza ed alla provenienza delle merci, dunque la tracciabilità della catena di fornitura è un requisito necessario, come anche l’impatto ambientale dei prodotti.

Le pratiche di test, ispezione e certificazione diventano quindi sempre più centrali in tale sistema di mercato.

 

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Digitalizzazione e TIC

Due anni di interruzioni alternate dei traffici, di stop&go dovuti alle quarantene, di lavoro a singhiozzo e di continui contraccolpi tra domanda impazzita e forniture che non tengono il passo della stessa, hanno reso evidente che flessibilità, capacità di cambiare fornitori e di rivedere il design dei prodotti sono frecce da avere nella propria faretra.

Occorre però che anche i processi collegati siano rapidi e reattivi: per le aziende digitalizzare è diventato così un dogma, cui si accompagna la possibilità di scegliere la strategia più appropriata, come avere solo processi interni oppure affidarsi a revisori esterni.

 

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Competenze interconnesse

Le TIC escono dunque dal ruolo statico dell’adempimento da spuntare e diventano una risorsa, una capacità che l’azienda può, o meno, avere.

Per questo esse vanno viste come una competenza da implementare all’interno dei rami aziendali e della catena logistica: le pratiche TIC vanno generate all’interno delle catene di approvvigionamento, puntando sulle tecnologie che ne consentono il miglior sviluppo.

In tempi pandemici è stato implementato l’auditing remoto per i fornitori, che richiede dati sicuri, pronti in tempo reale e altamente affidabili.

In tale quadro, le TIC si spostano in un paradigma di maggior dipendenza dalle tecnologie digitali, le uniche in grado di tenere il passo con le richieste sempre più alte imposte dalle sfide di un mondo in evoluzione iper-rapida.

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