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Settore marittimo, sempre più a braccetto con il Cyber Risk

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Un recente rapporto a firma DNV, «Maritime Cyber Priority 2024/25: Managing Cyber Risk to Enable Innovation», rivela una crescente accettazione del rischio cyber nel settore marittimo, superiore a quella di altri settori critici come l’energia, la manifattura e la sanità. 

La digitalizzazione sta d’altronde trasformando il settore marittimo, aumentando l’interconnessione delle tecnologie e, di conseguenza, le vulnerabilità ai cyber attacchi, ma sta anche assottigliando la soglia di diffidenza e alzando la spregiudicatezza all’interno del settore

Crescita del Cyber Risk nel settore marittimo

Secondo il rapporto, il 61% dei professionisti marittimi accetta di correre rischi cyber come un prezzo per l’innovazione tecnologica. La digitalizzazione, infatti, porta con sé opportunità significative in termini di analisi avanzata dei dati, Internet of Things, Intelligenza Artificiale e apprendimento automatico, comunicazioni satellitari a larga banda, operazioni autonome e molti altri aspetti e applicazioni che ingolosiscono l’industria. 

Tuttavia, questa maggiore interconnettività aumenta i punti di vulnerabilità del settore ai cyber attacchi.

Consapevolezza e investimenti in sicurezza informatica

Nonostante il rischio crescente, i professionisti del settore sono fiduciosi nella capacità di gestire questi pericoli. L’83% degli intervistati afferma che la propria organizzazione ha una solida postura di sicurezza informatica e il 71% è convinto che la propria azienda sarebbe in grado di tornare rapidamente alla normalità dopo un attacco. 

Inoltre, il 73% riporta un aumento degli investimenti in sicurezza informatica rispetto all’anno precedente.

False sicurezze e nuove minacce

Sebbene l’investimento in sicurezza informatica e la consapevolezza del rischio cyber siano cresciuti rapidamente, il rapporto evidenzia un falso senso di sicurezza nel settore. Solo il 53% dei professionisti marittimi ritiene di avere una visibilità completa delle vulnerabilità nella catena di approvvigionamento, un’area particolarmente vulnerabile agli attacchi cyber. Inoltre, il 68% degli intervistati crede che la sicurezza IT sia più forte di quella dei sistemi operativi (OT), legati a beni fisici come sensori e controllori logici programmabili (PLC).

Quattro sfide chiave per il settore marittimo

Il rapporto DNV identifica quattro sfide principali per il settore marittimo:

1. Garantire l’accesso a risorse esperte per costruire e implementare la resilienza alla sicurezza informatica.

2. Migliorare le capacità di rilevamento e risposta per minimizzare le conseguenze dei sistemi OT.

3. Assegnare ruoli e responsabilità chiari per la gestione continua della sicurezza OT a bordo e a terra.

4. Proteggere le interdipendenze nelle catene di approvvigionamento complesse.

Il 95% dei professionisti marittimi chiede anche maggiore collaborazione sulla sicurezza informatica tra le organizzazioni di infrastrutture critiche. Condividere esperienze – positive e negative – è essenziale per creare linee guida collettive sulle migliori pratiche di sicurezza.

La digitalizzazione nel settore marittimo porta avanti enormi opportunità di innovazione e miglioramento dell’efficienza. Tuttavia, affrontare il cyber risk con una sicurezza informatica robusta e collaborativa è fondamentale per garantire la resilienza delle imprese e delle società.

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