Tecnologia e riciclaggio per superare le carenze dei materiali

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Le sfide tecnologiche del 2024 pongono al centro la fusione di Intelligenza Artificiale e Riciclaggio per superare le criticità imposte dalla scarsità di alcuni materiali chiave

Nel sempre più mutevole panorama di un mercato caratterizzato delle tensioni commerciali globali e delle crescenti preoccupazioni sulle forniture di alcuni materiali e componenti strategici, quali, ad esempio, i chip ottimizzati per l’Intelligenza Artificiale generativa, l’anno 2024 si prospetta come una fase critica per le catene di approvvigionamento in tutto il mondo. 

Nel suo più recente studio Deloitte ha elaborato le tendenze TMT (Tecnologia, Media e Telecomunicazioni)per il nuovo anno mettendo in evidenza la necessità di catene resilienti in un contesto caratterizzato dalle persistenti interruzioni dovute a pandemie, cambiamenti climatici e conflitti geopolitici. 

Image by atlascompany on Freepik

Le sfide che ne emergono sono molteplici, tra cui la scarsità di materiali chiave come gallio e germanio, destinata a incidere pesantemente sulla produzione di chip e batterie per veicoli elettrici (EV). 

L’analisi mette comunque in evidenza le numerose proposte e soluzioni che si stanno avanzando per affrontare queste criticità, ed in particolare si concentra sulle prospettive del riciclaggio dei rifiuti elettronicie sull’uso dell’Intelligenza Artificiale (IA) per ottimizzare le supply chain.

Carenza di materie prime e implicazioni per le supply chain

Le previsioni di Deloitte per il 2024 mettono in luce una prospettiva inquietante: la carenza imminente di materiali chiave, con particolare attenzione a determinate terre rare come il gallio e, in alcune regioni, il germanio

Questi elementi, fondamentali per la produzione di chip e batterie agli ioni di litio, stanno diventando sempre più rari, alimentando le preoccupazioni per la stabilità delle catene di approvvigionamento. 

In risposta a questa problematica, le aziende del settore, secondo le indicazioni del rapporto, dovranno affrontare non solo la creazione di reti di fornitura digitali resilienti, ma anche esplorare soluzioni innovative come il riciclaggio dei rifiuti elettronici

Gli analisti del settore tecnologico di Deloitte, sottolineano la necessità di considerare il riciclaggio non solo da una prospettiva economica, ma anche da quella strategica, come strumento per affrontare la scarsa disponibilità di talune importanti risorse. 

Attraverso il riciclaggio, le aziende possono recuperare materiali preziosi dai dispositivi elettronici dismessi, mitigando così la dipendenza da fonti tradizionali sempre più inaffidabili.

Di fronte a una situazione così complessa, non esiste però una soluzione unica. La chiave sta nell’adozione di un approccio multi-fronte, che comprenda anche la ricerca di fonti alternative di approvvigionamento al di fuori della Cina, considerando le strategie di stoccaggio e, soprattutto, investendo nel riciclaggio dei rifiuti elettronici. 

La ricerca mirata per individuare nuove fonti di materie prime deve essere considerata oggetto prioritario di dibattito tra i diversi player globali interessati.

Il ruolo dell’IA nell’ottimizzazione delle catene di approvvigionamento

 Il 2024 costituisce un momento fondamentale in cui molte organizzazioni stanno reagendo alle pressioni globali investendo in tecnologie come sensori e intelligenza artificiale per rendere le catene di approvvigionamento più agili e connesse. 

Deloitte prevede un impatto positivo dell’intelligenza artificiale sulle catene di approvvigionamento, rendendole più efficienti e riducendo al minimo le carenze. 

L’analisi e la visibilità migliorate, fornite da queste tecnologie, sono fondamentali per affrontare e risolvere problemi attuali e futuri.

Nonostante l’ottimismo sull’uso dell’intelligenza artificiale, emergono però preoccupazioni legate alla carenza di chip di Intelligenza Artificiale generativa. 

Con un’esplosione nella richiesta di tali componenti, le aziende si trovano ad affrontare non pochi problemi per garantire una fornitura costante. 

Lo studio sottolinea che, nonostante si preveda un allentamento verso la fine del 2024, il settore deve affrontare la necessità di chip per sostenere l’espansione delle applicazioni di intelligenza artificiale. 

La ricerca e lo sviluppo di nuove soluzioni, insieme a un aumento della produzione di chip, sono necessari per evitare che la carenza diventi un ostacolo significativo per l’innovazione e la sicurezza delle installazioni.

In questo scenario in rapido cambiamento, la necessità di catene di approvvigionamento resilienti diventa sempre più evidente. 

Le aziende sono chiamate quindi a esplorare soluzioni innovative, dal riciclaggio dei rifiuti elettronici all’adozione di tecnologie all’avanguardia, per garantire una fornitura continua di materiali critici e sostenere la crescita dell’industria tecnologica.

Fonte: scmr.com

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