Transizione digitale, Meta entra nella GDO

Condividi
Le grandi catene di supermercati guardano ai servizi collegati a social e realtà virtuale per anticipare il futuro

Tutti vorremmo avere la sfera di cristallo: in un certo senso, una delle peculiarità della digitalizzazione portata all’estremo è proprio l’utilizzo della tecnologia in senso predittivo.

Una delle categorie del commercio più interessate all’idea di poter intercettare in anticipo le tendenze della domanda è la grande distribuzione, anche nota come GDO, per gli addetti al settore.

Non è dunque passata inosservata la trasformazione di Facebook in Meta e tantomeno il lancio del Metaverso, ossia di una realtà virtuale immersiva che, si immagina, dovrebbe rappresentare l’evoluzione dei social, se non una vera e propria estensione della quotidianità.

Ecco dunque come la GDO si sta muovendo per sfruttare le potenzialità di questi strumenti.

Leggi anche:
Magazzino e GDO, etichette wireless per risparmiare tempo

 

Ben più che comunicazione e marketing

L’aspetto più scontato, ma in ogni caso il primo sul quale il pantheon digitale di Zuckerberg fa affidamento per conquistare partner commerciali, è quello della comunicazione.

I social network – Facebook ed Instagram i due direttamente controllati da Meta – rappresentano ormai dei veri e propri editori, di fatto i più grandi al mondo, tralasciando le polemiche, anche giustificate, che ne derivano.

È dunque tramite essi che la GDO punta a veicolare sempre di più le proprie offerte, ma anche affermare il brand e fidelizzare clientela.

Leggi anche:
GDO e food, l’assedio delle nuove tecnologie e le abitudini che cambiano

 

Volantino via WhatsApp?

Meta dal canto suo non rimane passiva: attraverso le WhatsApp Business API, ossia gli strumenti per sviluppatori della chat, offre alle società di distribuzione al dettaglio notevoli personalizzazioni per veicolare le offerte.

Soprattutto, come nel caso della catena francese Carrefour, permette di sviluppare campagne marketing estremamente focalizzate, integrate nella piattaforma del gruppo Carrefour Links.

Technology photo created by freepik – www.freepik.com
Leggi anche:
Trasporti green, i camion elettrici entrano nella GDO

 

Realtà virtuale per la formazione

La vera prospettiva rivoluzionaria è però insita nella realtà virtuale. Proprio da un accordo stretto tra Meta e Carrefour – che interessa le sedi di nove Paesi nei quali il Gruppo è presente: Francia, Italia, Spagna, Belgio, Polonia, Romania, Taiwan, Argentina e Brasile) emerge che l’aspetto social è solo una parte delle opportunità che la GDO può cogliere.

Vi è infatti la possibilità di sfruttare le potenzialità di Workplace, una piattaforma che ha l’obiettivo di creare una comunità tra i lavoratori di qualsiasi grado e livello di una stessa azienda, con lo scopo di generare collaborazione e spirito di appartenenza.

Vi è però soprattutto la possibilità di sondare le capacità della realtà virtuale, in particolare rivolta alla formazione del personale ed al suo aggiornamento. Non esistono dettagli in merito, ma farebbe parte del pacchetto concordato tra Meta e Carrefour: dunque la ‘realtà social’ potrebbe assumere presto una nuova dimensione ed una nuova importanza in ambito lavorativo.

Ti potrebbero interessare