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Trasporto aereo cargo, rimbalzo positivo alle spalle del trasporto marittimo

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Negli ultimi tempi, in particolari modo durante il mese di maggio 2024, il settore del trasporto aereo ha registrato un incremento notevole

Sulle prime gli analisti hanno giustificato una crescita così sostenuta con la domanda proveniente dall’e-Commerce, che è stimato come principale vettore trainante per le spedizioni aeree già da tempo.

Una parte la giocano anche i ritardi provocati allo shipping dalla crisi del Mar Rosso, facendo sì che una buona fetta di spedizionieri abbia traslato almeno parzialmente le proprie merci sui vettori aerei accettando costi maggiori, ma in virtù di tempistiche più rapide e certe.

Adesso, un fattore dominante è l’anticipo degli ordini per la prossima alta stagione, con casi eccezionali, rispetto al passato, di approvvigionamenti tipicamente natalizi che sono già stati richiesti e che vanno ad appesantire tutta la supply chain e la distribuzione.

Cargo aereo Asia-Occidente, crescita eccezionale

Le statistiche più interessanti dell’ultimo periodo arrivano da World ACD e rivelano che sia la domanda, sia le tariffe per il trasporto aereo merci in partenza dall’Asia Pacifico hanno superato i livelli dell’anno precedente, con un aumento medio del 20% nelle tonnellate e del 16% nelle tariffe.

Un caso particolare è rappresentato dal Vietnam, da cui le tariffe per l’Europa hanno raggiunto il doppio dei livelli dell’anno scorso, attestandosi in media a $4.19 per kg, che riflette una rapida crescita del settore del trasporto aereo nella regione del Sud-est asiatico.

Le previsioni prevedono per altro che si tratti solo di una fase iniziale di incremento, sebbene rimanga da chiarire quale sia il vero ‘driver’ del fenomeno.

Come si diceva, La crisi del Mar Rosso ha avuto ripercussioni significative sul trasporto marittimo, causando congestioni portuali e portando, anche per via dei giochi strategici messi in atto da compagnie di navigazione e Stati nell’intessere nuove strade commerciali, inaspettate carenze di capacità fuori stagione. Una situazione che ha contribuito ad un incremento delle tariffe di spedizione, con aumenti fino al 324% per le rotte Cina-Europa e fino al 309% dalla Cina alla costa occidentale degli USA (dati espressi dagli analisti della Stifel Investment Bank).

La reazione dei proprietari delle merci e degli spedizionieri sarebbe dunque stata l’orientarsi verso soluzioni alternative, come il trasporto aereo.

Quanto durerà?

Gli esperti del settore sono divisi sull’impatto a lungo termine di questi cambiamenti: se c’era chi sosteneva che l’aumento della domanda marittima non avrebbe influenzato significativamente i volumi aerei, è già stato smentito. Tuttavia, è difficile capire la stabilità di questo fenomeno.

Soprattutto, non è chiara una questione, ossia quanto l’incremento dipenda da un effettivo aumento della domanda da parte dei consumatori – al netto dell’e-commerce – e quanto da una sorta di ‘pompaggio’ dovuto all’estremo anticipo di approvvigionamenti per l’alta stagione autunnale e invernale prossima.

Un fatto, questo, che era stato anticipato anche dalle analisi di Xeneta e che rappresenta, da un lato, un segno di lungimiranza da parte dei fornitori, ma, dall’altro, un segnale di sfiducia sull’andamento prossimo della Supply Chain e delle situazioni internazionali più calde.

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