Volumi di importazione negli Stati Uniti: ancora effetto ‘bullwhip’

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Ancora previsioni negative per il mondo della movimentazione merci intercontinentali: i volumi di importazione di container negli Stati Uniti subiranno infatti un ulteriore calo nel secondo semestre del 2023, tanto che gli analisti si aspettano un nuovo record di ribasso. Ciò è dovuto agli effetti persistenti dell’effetto “bullwhip sugli inventari e ai considerevoli rischi che affliggono il consumo. I prossimi mesi potrebbero dunque assistere a un livello di cautela senza precedenti tra gli importatori durante quella che dovrebbe essere la stagione di picco dell’anno. Proprio la cautela, combinata alla debolezza del contesto macroeconomico globale, rischia di aumentare ulteriormente i rischi di una diminuzione dei volumi di importazione.

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Container oceanici: andamento delle prenotazioni

Le prenotazioni di container oceanici nel primo semestre del 2023 si sono mantenute in linea con i livelli del 2019 e si prevede che continueranno così fino all’inizio del terzo trimestre. Tuttavia, si prevede che entro quella data si verifichi un distacco dai livelli di quattro anni fa per raggiungere un nuovo punto più basso. È attesa infatti una significativa diminuzione – dal 10% al 20% – rispetto ai livelli registrati nel secondo semestre del 2019. Inutile dire che questa diminuzione avrà un impatto significativo sui principali porti statunitensi.

 

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Riduzione degli inventari e sfide per i rivenditori

Nel mese di maggio 2023 si è osservata una riduzione degli inventari, ma è importante notare il trend opposto di quelli al dettaglio, che continuano a crescere, mentre ad essere in contrazione sono gli inventari dei produttori e dei grossisti; questa situazione potrebbe avere un effetto ‘onda lunga’ sul ciclo di smaltimento degli stock nel resto del 2023. 

Il settore dello shipping USA si aspetta che i rivenditori statunitensi, che sono importatori di peso sullo scenario globale, adottino un approccio cauto nella gestione degli inventari in eccesso, accumulati a causa dell’effetto “bullwhip” nella catena di approvvigionamento. 

Questa cautela si renderebbe necessaria per evitare ulteriori accumuli di inventario e gestire efficacemente i costi a fronte a eventuali inversioni di tendenza nella domanda dei consumatori.

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Difficoltà economiche in Cina ed Europa

La Cina, una delle principali fornitrici da cui dipendono le importazioni containerizzate degli Stati Uniti, sta affrontando un ciclo di difficoltà economiche: le stesse esportazioni verso gli Stati Uniti hanno registrato un calo significativo, mentre i prezzi alla produzione in Asia sono diminuiti considerevolmente. 

Da ciò si può dedurre che la ripresa economica post-Covid della Cina è stata sovrastimata e le incertezze della locomotiva cinese stanno avendo un effetto a catena su altre economie asiatiche, vedi Corea del Sud e Giappone, che hanno fatto registrare una flessione delle importazioni. 

Anche il settore manifatturiero europeo sta affrontando una forte contrazione, con una diminuzione sia dei prezzi alla produzione, sia del numero di commesse all’industria. Ciò indica una debole domanda di beni di consumo negli Stati Uniti e un’attività economica generale in diminuzione.

Questi fattori combinati stanno plasmando il panorama all’interno del quale agirà l’importazione di container negli Stati Uniti nel secondo semestre del 2023, che si imposta nel segno della cautela e dell’attenzione da parte degli importatori, come dei rivenditori.

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