2024 all’insegna della complessità: dal Nearshoring alle Catene di Approvvigionamento Etiche 

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Strategie smart e tendenze emergenti per affrontare i nuovi orizzonti delle catene di approvvigionamento

Affrontare le tematiche attuali che interessano le catene di approvvigionamento richiede, come sempre, un approccio intelligente, ma mai quanto in passato delle strategie che siano innovative

Dal punto di vista degli approcci intelligenti, lo spunto è offerto dalla necessità ormai quotidiana di pianificare ed eseguire efficacemente strategie globali di approvvigionamento nel bel mezzo di potenziali conflitti, il che rende essenziale adottare un approccio i più possibile ‘smart’ e flessibile.

Ciò implica una serie di accortezze di ampio respiro, come il monitoraggio attivo delle situazioni geopolitiche, la diversificazione dei portafogli fornitori e la valutazione approfondita dei rischi a vari livelli. 

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Una tendenza emergente è il ‘nearshoring’, ossia il riavvicinamento della produzione, portando un cambiamento a lungo termine nella manifattura o nella fornitura di beni. Si tratta di azioni che richiedono una visione a lungo termine e investimenti iniziali, con considerazioni importanti sulle implicazioni dei costi unitari. 

A completare il quadro vi è la complessità degli scambi commerciali, in aumento a causa degli eventi geopolitici in atto; per farvi fronte sono richieste strategie ben informate e molto localizzate sulla scala regionale. 

Complica ulteriormente il tutto la crescente richiesta di catene di approvvigionamento etiche, che richiedono una comprensione profonda della supply chain, investimenti in tecnologia e una collaborazione stretta con i fornitori. Una efficace raccolta di dati e l’utilizzo di tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale, sono alla base di decisioni ben informate e dello sviluppo di strategie efficaci per il futuro.

Strategie globali di approvvigionamento: approccio ‘smart’ 

Affrontare le turbolenze attuali richiede, come detto, un’approfondita comprensione delle dinamiche globali e un approccio flessibile alle strategie di approvvigionamento. Ciò si traduce oggi in una sorveglianza attiva delle situazioni geopolitiche, una diversificazione dei portafogli fornitori e valutazioni approfondite dei rischi. 

Il monitoraggio attivo delle variabili geopolitiche è cruciale per adattarsi in tempo reale a cambiamenti imprevisti, mentre la diversificazione dei fornitori è altrettanto essenziale per mitigare il rischio legato a interruzioni improvvise nella catena di approvvigionamento. Inoltre, è importante valutare i rischi a vari livelli, compresi i fornitori, le categorie e l’ambiente macroeconomico. 

Il trend del nearshoring

Il riavvicinamento della produzione si sta imponendo come una risposta strategica in chiave di resilienza delle catene di approvvigionamento. Tuttavia, è essenziale adottare una prospettiva a lungo termine quando si ragiona sulla localizzazione della catena di fornitura: la tendenza a riportare presso i Paesi di origine le produzioni rappresenta un cambiamento significativo che implica investimenti iniziali e considerazioni molto approfondite sui costi unitari. 

Il passaggio da destinazioni tipicamente a basso costo, come quelle asiatiche, a destinazioni relativamente più onerose richiede una pianificazione assai attenta e una gestione oculata dei costi. 

Se gestito correttamente, il vantaggio a lungo termine del nearshoring può superare gli sforzi iniziali: la produzione vicina non è solo una risposta alle attuali instabilità della catena di approvvigionamento ma rappresenta anche un’opportunità per le aziende di rafforzare la resilienza e la flessibilità delle loro operazioni.

Rapporti commerciali globali sempre più complessi

La complessità crescente nei rapporti commerciali globali richiede strategie informate di localizzazione e di diversificazione dei rischi. Secondo molti stiamo entrando in un ambiente di trading e sourcing notevolmente più complesso che in passato, non solo legato alle tensioni commerciali USA-Cina, ma a livello globale; eventi come le guerre Russia-Ucraina e Israele-Hamas, uniti alle prospettive di cambiamenti nelle politiche commerciali e migratorie degli Stati occidentali, europei come americani, nel 2024, aggiungono nuovi livelli di complessità.

Per mitigare l’incertezza legata a nuove tariffe, divieti di importazione/esportazione o cambiamenti normativi, le aziende dovrebbero avere tra le proprie priorità lo sviluppo di una strategia informata di localizzazione della produzione. Ciò vuol dire avere continua consapevolezza dei potenziali cambiamenti politici e tariffari, nonché piani robusti a breve e lungo termine: le aziende devono avere una dinamica di gestioneagile, tenendo conto di scenari alternativi e pianificando di conseguenza.

Inoltre, l’adozione di un monitoraggio continuo dei rischi è essenziale per affrontare gli improvvisi cambiamenti esterni che possono influenzare la produzione e la supply chain. La complessità attuale richiede un approccio olistico, come va di moda dire, che integri l’intelligenza artificiale per fornire previsioni in tempo reale e informazioni attivabili per una gestione più efficace dei rischi commerciali globali.

Catene di approvvigionamento etiche

Un altro motore di cambiamento è la crescente domanda di catene di approvvigionamento etiche. Si tratta di una spinta che viene dai consumatori, che cercano sempre più prodotti provenienti da filiere che possano definirsi sostenibili, a livello ambientale come umano.

Poiché una ‘catena di approvvigionamento’ coinvolge migliaia di aziende, non è sforzo da poco renderla visibile, tracciata ed effettivamente rispondente a criteri di sostenibilità. Tuttavia, il ruolo della tecnologia si mostra cruciale anche in questo contesto. Investire in soluzioni che consentano la trasparenza e la tracciabilità può facilitare il compito di mettere in piedi o implementare catene di approvvigionamento adeguate. 

Vi è anche una sfida educativa non secondaria che le aziende devono affrontare per garantire che i fornitori rispettino standard etici e sostenibili.

Raccolta dati ed Intelligenza Artificiale

La raccolta dei dati è al centro delle strategie di approvvigionamento moderne. Il ruolo dell’IA nella loro analisi è cruciale per ottenere insight significativi. 

Trovare l’equilibrio tra l’efficienza dell’IA e l’intelligenza umana è la chiave del successo. La raccolta di dati, compresi dati di intelligence di mercato e dati interni di approvvigionamento, fornisce una base solida. 

L’IA entra in gioco per analizzare grandi dataset, identificare modelli e prevedere tendenze; tuttavia, l’intelligenza umana è essenziale per interpretare i risultati, contestualizzarli e prendere decisioni informate. La combinazione di tecnologie all’avanguardia e competenze umane è il futuro delle strategie di approvvigionamento.

Approvvigionamenti, avere strategie efficaci

Sviluppare strategie efficaci di approvvigionamento richiede l’adozione di tecnologie per una visione coerente. Soluzioni basate sull’IA giocano un ruolo enorme nell’ottimizzazione delle decisioni di approvvigionamento. 

L’introduzione di tecnologie avanzate nel proprio modus operandi contribuisce a migliorare la visibilità end-to-end delle catene di approvvigionamento, gli insight giocano un ruolo chiave nei team degli approvvigionamenti, mentre la capacità di interpretare dati complessi e di ottenere informazioni strategiche è fondamentale. 

La combinazione di tecnologie di analisi avanzate e competenze umane è essenziale per sviluppare e implementare strategie efficaci di approvvigionamento, che siano resilienti, sostenibili e orientate al valore.

Fonte: scmr.com

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