La nuova generazione di magazzini: Classe A, Leed Platinum e km 0

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La costruzione dei nuovi hub logistici guarda a standard di efficienza ed ambientali altissimi

Semplici capannoni? Non sia mai. Alle spalle dei poli logistici si sta sviluppando da alcuni anni una vera e propria ‘disciplina’ fatta di progettazione integrata, sostenibilità ambientale ed utilizzo di strategie di mitigazione rispetto al contesto.

Certo, alla base rimangono le scelte logistiche, ma i nuovi hub non possono essere chiamati ‘solo’ magazzini.

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Dalla progettazione integrata all’impatto

Un caso che ben si presta è il nuovo polo logistico di Casei Gerola, poco distante da Pavia, località strategica per la sua coincidenza con il passaggio delle Autostrade A7 Milano-Genova e A21 Torino-Brescia.

Oltre alla posizione, che naturalmente è stata scelta per la facilità di accesso da tutto il nord Italia, è la concezione del nuovo hub ad indicare il trend ormai acquisito dal settore delle costruzioni specializzate nell’edilizia per la logistica e l’industria.

Tanto per iniziare, infatti, si sono seguiti criteri di progettazione integrata, ossia comprensivi a 360 gradi del processo costruttivo e di tutti gli altri processi che daranno effettivamente vita al polo. Per farlo è stata eseguita una progettazione con metodologia BIM, che permette di modulare tridimensionalmente non un semplice modello degli edifici e del contesto, ma una reale simulazione fisica dei manufatti.

Si tratta di un presupposto importante, in quanto tale ‘realtà virtuale’, oltre a ridurre errori e sprechi nelle fasi di progettazione e costruzione, rimane a fungere da base digitale per la gestione del prodotto sino al termine del suo ciclo di vita.

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Classe A e Leed Platinum

Il Casei Gerola Logistics Park ha l’obiettivo di ottenere la Certificazione LEED Platinum, il livello massimo secondo il protocollo più importante e autorevole in termini di efficienza energetica e sostenibilità. Inoltre, in tutte le fasi di progettazione, sono stati seguiti i criteri ESG per uno sviluppo sostenibile e responsabile.

Di forte impatto visivo le Green Wall dell’edificio, con arbusti e piante di medie dimensioni, nate da un concept di “compensazione”, ovvero la possibilità di neutralizzare le emissioni di CO2 generate dalle attività insediate, oltre a rendere la percezione visiva delle facciate più gradevole rispetto alla sola struttura geometrica. Queste straordinarie “quinte verdi” insieme alla mitigazione verde sono in grado di ridurre le emissioni di CO2 per una percentuale pari al 20% e sono l’immagine autentica di una logistica innovativa, che preserva anche le Biodiversità. Infatti piante, arbusti, cespugli, fiori ed erbe sono integrati con mangiatoie, nidi e bat box, come aiuto all’insediamento delle specie, tali da mitigare l’impatto ecologico dell’intervento.

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Benessere sul posto di lavoro e materiali km 0

Grande attenzione anche al Comfort Ambientale, con apporto aero-illuminante mediante luce naturale integrata con luce artificiale modulabile in base all’organizzazione degli spazi interni, alla loro destinazione d’uso e al livello di occupazione. Sono stati utilizzati sensori per la regolazione locale del benessere degli ambienti interni e finiture a basso contenuto ed emissione di composti organici volatili.

Per quanto riguarda il tema dell’impatto ambientale in ottica di risparmio energetico, sono previste pompe di calore idroniche e pannelli fotovoltaici in copertura, oltre ad impianti idrico-sanitari collegati a sensori di presenza per evitare sprechi; la scelta di tutti i materiali, inoltre, è a kilometro zero.

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