Logistica 3PL verso un anno di riflessione

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Dopo la forte crescita degli ultimi anni, la logistica di terze parti a livello globale sembra risentire della contrazione della domanda e del timore per il perdurare della crisi economica

I ricavi globali della logistica in outsourcing sono cresciuti nel 2021 del 31,5% raggiungendo la cifra di 1,4 trilioni di dollari e tale trend è continuato per buona parte del 2022.

È quanto si rileva dall’ultimo rapporto presentato dalla Armstrong & Associates, Inc società di consulenza ed analisi mercato tra le più accreditate nel mondo della logistica.

Il rapporto denominato “Downshift: Latest Global and Regional Logistics Costs and Third-Party Logistics Market-Trends and Outlook evidenzia come questo particolare settore abbia tratto vantaggio dal 2020 al 2022 dalle progressive aperture dei mercati, soprattutto dei paesi più sviluppati, man mano che la vaccinazione contro il Covid-19 progrediva, con conseguenti positive ricadute sull’aumento della domanda.

Inoltre la logistica conto terzi ha beneficiato in larga misura dell’inflazione dei prezzi di gestione delle catene di approvvigionamento, riuscendo a sostenere la sua crescita sino alla prima metà del 2022.

Successivamente, con la diminuzione della domanda ed il calo delle tariffe sia marittime che di trasporto ha iniziato a ridurre la sua crescita mantenendo però tutta la sua attrattività.

Molte aziende infatti, in virtù dell’aumentata complessità delle catene di approvvigionamento, decidono con sempre maggiore frequenza di affidarsi a strutture specializzate nella logistica e nelle normative internazionali che occorre assolvere. 

La logistica in outsourcing consente inoltre di usufruire di servizi end-to-end per gestire con la dovuta esperienza i trasporti internazionali, il magazzinaggio e la distribuzione, e tutta la fase operativa a sostegno del commercio globale.

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Previsioni a breve e medio termine

La logistica, come afferma il rapporto della Armstrong, è un’industria ciclica e l’attuale fase negativa della domanda avrà ricadute sull’andamento del 2023.

A tale proposito, per formulare stime attendibili per il triennio 2023-25, la società americana indica alcuni fattori chiave da tenere in considerazione.

Innanzitutto il ruolo della Cina che rimane fondamentale per una prospettiva di crescita del mercato mondiale. Il ritardo accumulato dalla più importante fonte di approvvigionamenti al mondo oltre che dal più ampio mercato potenziale, dovrebbe essere colmato quanto prima.

A fine 2022 il governo cinese ha già invertito la sua politica Zero Covid e, al suo seguito, altri paesi asiatici hanno mostrato importanti segnali di aperture.

E’ questo, indubbiamente, un fattore positivo che determinerà una crescita della domanda in Asia di cui la logistica globale 3PL potrà beneficiare.

Secondo Armstrong, per molti paesi in via di sviluppo, si può parlare di ripresa post Covid, seppur ritardata, ma che potrebbe presentare tassi di crescita superiori a quelli conseguita dai paesi industrializzati nel 2021 e 2022.

Tuttavia, la piena ripresa della Cina potrebbe richiedere tempi più lunghi di quelli, ad esempio, impiegati da Stati Uniti per lasciarsi alle spalle la crisi pandemica.

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Il peso della congiuntura economica

L’ulteriore fattore che occorre considerare in una valutazione oggettiva di quanto potrà accadere domani è strettamente legato alla situazione economica internazionale.

Mentre ancora permangono tutti i timori legati al conflitto russo-ucraino e alle ripercussioni sui costi e sulla disponibilità dell’energia e di talune materie prime, il 2023 sarà caratterizzato da politiche monetarie restrittive a difesa dall’inflazione che, in molti paesi permane a livelli ancora allarmanti.

Il pericolo che lo studio prospetta è che questa situazione finisca per portare l’economia dell’Europa e degli Stati Uniti in recessione, rischio comunque che, oggi, appare meno grave rispetto alle pur recenti indicazioni.

Tutto ciò porta gli analisti a formulare una previsione di crescita della logistica conto terzi più modesta nell’arco temporale 2023-25 con la prospettiva di conseguire ricavi globali per 1,6 trilioni di dollari nel 2025 con un tasso annuo di crescita del 3,5%.

Tasso che si spera transitorio, riconoscendo lo studio che la stessa esperienza emergenziale vissuta abbia posto in luce le potenzialità e le opportunità insite nello strumento dell’esternalizzazione di taluni servizi come la logistica ed i trasporti.

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