Merci pericolose, imballaggi in sicurezza

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Traendo spunto dai fuochi d’artificio, Serpac spiega come spedire in sicurezza merci pericolose

Tra le tante sedizioni che può capitare di dover gestire in una filiera logistica ne esiste una tipologia particolarmente delicata, ossia quella delle merci definite ‘pericolose’.

Prodotti chimici, ma anche esplosivi: il caso più comune sono i fuochi d’artificio.

Per effettuare una spedizione di questi materiali è necessario seguire norme rigide e protocolli specifici per garantirne il trasferimento senza rischi; esistono una corretta classificazione delle merci da seguire ed una scelta degli imballaggi in base alla loro certificazione, cui vanno sommate le pratiche documentali a corredo.

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Merci pericolose: quali regolamenti

Ogni modalità di trasporto prevede il rispetto di un diverso regolamento: via terra, il manuale è l’ADR; via ferrovia è il RID; via nave, se per vie navigabili interne è l’ADN, mentre via mare è l’IMDG; infine, via aerea è la IATA.

Le normative per i trasporti nazionali ed internazionali contengono indicazioni precise sulle spedizioni di tutte le merci classificate come pericolose per il trasporto, articoli pirotecnici inclusi: la corretta classificazione delle merci da spedire corrisponde ad un numero ONU, che serve ad identificare il tipo di oggetti – per quelli pirotecnici si parla ad esempio di bomba sferica, bomba cilindrica, ecc.

 

Imballaggi 4G, sceglierli correttamente

Innanzitutto occorre sapere che una qualsiasi scatola 4G non è idonea per la spedizione: si devono verificare non solo gli imballaggi interni con cui la scatola è stata testata ma, peri fuochi pirotecnici, anche le caratteristiche fisiche di questi oggetti.

Per farlo, prima di acquistare una scatola, è necessario:

  • chiedere al fornitore il test report della scatola 4G 
  • verificare se i fuochi pirotecnici da spedire sono ammessi dal test report
  • verificare se i calibri dei fuochi sono ammessi dal test report
  • verificare se il numero ONU è presente nel test report

Il test report è la carta d’identità dell’imballaggio. Se non è in regola, è incompleto o se non ammette i prodotti spediti, la responsabilità ricade sull’azienda che spedisce il bene. 

Nel caso di Serpac, le scatole 4G PyroBoxes sono idonee per la spedizione di differenti fuochi pirotecnici ed accenditori. Per ogni scatola omologata Pyroboxes, è possibile vedere per quali numeri ONU, fuochi pirotecnici (bombe sferiche, monogetti, candele romane, …) e calibri sono idonee, oltre alla verifica dei pesi ammessi e del sistema di chiusura. 

 

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Le scatole PyroBoxes di Serpac sono corredate da completi test report hanno superato con successo severi controlli.

Ogni azienda produttrice di scatole è tenuta a presentarsi mostrando le proprie certificazioni.  Per ottenerle, chiaramente, non basta copiare test report di altre scatole, o riprodurne i simboli stampando sul cartone.
Materie prime differenti, condizioni diverse nella catena produttiva, mano d’opera e competenze diverse danno vita a prodotti diversi anche se si utilizzano gli stessi materiali. Infine, è bene ricordare che la stampa di simboli e loghi a seguito di una copia, e non dopo l’ottenimento della necessaria certificazione, equivale alla produzione di scatole contraffatte; attenzione, quindi, ai produttori improvvisati.  

Per spedire merce pericolosa senza rischi bisogna utilizzare solo imballaggi certificati e omologati ONU che vengono prodotti da aziende titolari delle opportune certificazioni. Queste certificazioni vengono emesse a nome ed uso esclusivo di quello specifico produttore.

Come anticipato in precedenza, solo tramite il test report (ossia la carta di identità degli imballaggi omologati) è possibile verificare se chi vi sta fornendo le scatole è il vero produttore e se ha i permessi necessari per produrre quell’imballaggio omologato. 

La gamma PyroBoxes 4G di Serpac, imballaggi per bombe sferiche, bombe cilindriche, candele romane, torte, monogetti, accenditori, può essere prodotta e venduta solo ed esclusivamente da Serpac.  Una replica, seppur buona, non consentirà di spedire né in sicurezza né nel rispetto delle leggi nazionali ed internazionali. Controlli sul territorio nazionale ed internazionale sono sempre più frequenti e, grazie alla digitalizzazione delle informazioni, il passaggio e le richieste di verifica idoneità tra enti di controllo, enti certificatori e produttori sono sempre più efficienti.

 

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Etichettatura e marcatura

L’imballaggio corretto è la base per una spedizione conforme, ma senza la giusta etichettatura e marcatura dei colli la spedizione risulterà non conforme. Il dato fondamentale di partenza che va analizzato è il numero ONU con cui sono classificati questi esplosivi, questo è indispensabile per reperire le informazioni e le etichette corrette da apporre sul collo.

Per non andare incontro ad eventuali problemi è fortemente raccomandato affidarsi ad aziende esperte di imballaggi per merci pericolose ed etichette per merci pericolose, che abbiano le competenze per produrre marchi ed etichette da apporre sulle singole scatole, sui sovrimballaggi / overpack, come anche placche e pannelli da apporre sui container o sui mezzi di trasporto.

Normalmente queste aziende – è il caso di Serpac Srl – dispongono di un catalogo specifico per i produttori di fuochi pirotecnici, all’interno del quale per ogni scatola viene data un’indicazione molto precisa su quali sono le etichette da apporre a seconda del contenuto che volete spedire. Queste scatole sono la soluzione corretta per spedire sia fuochi nuovi diretti al luogo dello show ma anche per rispedire al mittente fuochi rimasti a magazzino, basti pensare ai fuochi artificiali invenduti nei centri commerciali durante le feste di Capodanno.

 

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Quali informazioni bisogna apporre?

Per una corretta etichettatura e marcatura dei colli è sempre necessario che il collo abbia le seguenti informazioni:

  • Numero ONU;
  • Etichetta di pericolo;
  • Designazione ufficiale di trasporto in una o più lingue (una delle quali deve essere francese, inglese o tedesco).

Se la spedizione avviene via aerea IATA, previa verifica documenti e permessi, sarà necessario apporre anche:

  • Indirizzo mittente e destinatario;
  • Marchio CAO (per spedizioni su aerei solo cargo);
  • Net Quantity e NEQ.

Parlando della qualità delle etichette è sempre utile, se non necessario, rivolgersi ai professionisti del settore per acquistare le etichette richieste dai regolamenti per 4 semplici motivi: miglior prezzo, dato dalle grandi quantità di stampa: design, conforme ai regolamenti; completezza delle informazioni, qualità, intesa come corretto materiale, corretto adesivo e corretti inchiostri. 

 

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Documenti e ADR

Per la spedizione di merci pericolose è necessario utilizzare appositi documenti che variano a seconda della modalità di spedizione scelta. Queste documentazioni devono essere compilate in conformità per evitare possibili fermi merci e ritardi nelle consegne. 

Il documento di trasporto ADR non ha un design specifico ma deve contenere una serie di informazioni molto dettagliate per ogni materia od oggetto pericoloso presentato al trasporto, tra i quali:

  • Il numero ONU
  • la designazione ufficiale di trasporto
  • il codice di classificazione 
  • il numero e la descrizione dei colli
  • la massa netta totale
  • la quantità totale di ogni merce pericolosa caratterizzata da un numero ONU

Vediamo a titolo esemplificativo una tipica descrizione di un singolo UN in un DDT:

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In caso di spedizioni via mare IMDG o via aerea IATA la compilazione dei documenti, rispettivamente il Multimodal per spedizioni via mare e la Shipper Declaration per spedizioni via aerea, oltre ad eventuali richieste speciali, fanno salire notevolmente il grado di complessità della compilazione delle documentazioni. 

Una piccola difformità rilevata su un documento in caso di controllo o incidente può significare sanzioni o blocco merce. 

Il consulente ADR, il “Dangerous Goods Safety Advisor”, è obbligatoria per legge, salvo casi particolari, per le aziende che svolgono attività legate alle merci pericolose, in conto proprio o per terzi, come spedizione, trasporto, imballaggio, carico, riempimento o scarico. 

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