Micro fulfilment, come sfruttarlo al meglio?

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Si tratta di una tendenza sospinta dalle cosiddette some-day delivery e dai servizi click-and-collect che può avere un ruolo determinante

La preparazione

Cosa si nasconde dietro l’efficienza delle consegne, specie quelle dettate dagli acquisti elettronici? Il micro-fulfillment, che altri non è che una ragnatela di mini-magazzini, spesso ad alta automazione, dislocati in area urbana in modo da coprire capillarmente il territorio e rispondere rapidamente all’evasione degli ordini.

Sono sempre di più i retailers che si avvicinano a questo approccio per rendere più efficienti le prestazioni del magazzino e migliorare la customer experience: se combinato con l’automazione, il micro-fulfilment diventa assai interessante in termini di sostenibilità finanziaria per via della massimizzazione dell’efficienza.

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Cosa considerare a priori

Per sfruttare davvero le potenzialità del micro-fulfilment occorre temere in considerazione un fattore pratico ed uno teorico. Si tratta di due aspetti fortemente legati: uno è l’impossibilità a stoccare tutto il proprio inventario-tipo in un magazzino di piccole dimensione o, meglio, in una rete di micro-magazzini, l’altro è il principio di Pareto.

Tale principio sostiene che l’80% delle vendite derivi dal 20% dell’inventario a disposizione: solo una minima parte degli articoli sostiene davvero le vendite ed è a questa che si devono gli introiti maggiori.

Dunque, per strutturare un micro-fulfilment che funzioni bisogna conoscere davvero bene il proprio inventario e concentrare quel 20% nel mix di prodotti disponibili nella rete in loco.

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Cambiare approccio

Il micro-fulfilment modifica il modo in cui il magazzino ragiona. La vicinanza con il punto vendita porta a beneficiare di consegne giornaliere multiple a negozi fisici, siti click-and-collect o direct-to-consumer, assicurando così che un rivenditore non perda una vendita.

Le dimensioni del negozio possono anche essere ridotte enormemente, sfruttando la posizione urbana per soddisfare ordini online in giornata. Con la giusta analisi dei dati, un micro-fulfilment può diventare un punto di raccolta molto strategico.

Considerando il centro di micro-fulfilment come un Warehouse as a Service, da esso è possibile eseguire anche altre attività fondamentali come etichettatura, confezionamento ed elaborazione dei resi, offrendo ulteriori miglioramenti ai clienti e risparmi sui costi.

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Alle spalle del micro-fulfiment vi è però la vera base che gli consente di operare al meglio. Per far funzionare questo tipo di magazzino è necessario disporre di sistemi informatizzati per il controllo dell’inventario, in modo da disporre di una buona visibilità dello stesso.

Fondamentale è che tale visibilità sia poi integrata tra tutti i punti di raccolta e vendita, in modo da avere dati real-time.

Tanto più è complessa la struttura organizzativa e fisica della società – molteplici punti vendita, più fulfilment center e centralizzazione del controllo – tanto più gestire i livelli di inventario delle scorte è cruciale.

Il rischio di disperdere i vantaggi dati dai micro-centri in spedizioni frazionate e vendite perse a causa di informazioni inventario imprecise, nonché costi di trasporto che si gonfiano in riflesso all’errato calcolo delle consegne, è dietro l’angolo.

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